Titolo:
Tutto per colpa di un tiramisù
Fandom: Bleach
Personaggio/Coppia: Neliel
Tu, Inoue Orihime, Grimmjow
Jaggerjack [GrimmHime]
Prompt:
# Set
Cibo: Tiramisù
Rating: +14
Conteggio
Parole: 1170
Riassunto: [...]Da
quando era entrata in quella casa Nel aveva
dovuto fare i conti con molti, moltissimi cibi dal dubbio gusto e dalla
dubbia
forma. Eppure, doveva ammetterlo, alla fine erano sempre buoni.
Bisognava solo
avere il coraggio di assaggiarli.
Si
ricordava la prima volta che Orihime aveva tentato di cucinare un
qualcosa
di speciale per Grimmjow e lei si era ritrovata a svolgere il ruolo di
aiutante
e di assaggiatrice
ufficiale con
risvolti a dir poco inquietanti.[...]
Note: AU; One
Shot
Ecco,
che dire, scrivere questa storia è stato davvero divertente, anche se,
come sempre non sono de tutto soddisfatta del capitolo. Il fatto del
tiramisù è
successo ad un paio di miei amici e così non ho potuto fare a meno di
trasportarlo qui, su carta bianca XD
Vi
lascio alla lettura di questa cosa, i commenti sono sempre accetti XD
Partecipa
all'iniziativa "150 Challenge" indetto da fanworld
Tutto
per colpa di un tiramisù
Da
quando era entrata in quella casa Nel aveva dovuto fare i conti con
molti,
moltissimi cibi dal dubbio gusto e dalla dubbia forma. Eppure, doveva
ammetterlo, alla fine erano sempre buoni. Bisognava solo avere il
coraggio di
assaggiarli.
Si
ricordava la prima volta che Orihime aveva tentato di cucinare un
qualcosa
di speciale per Grimmjow e lei si era ritrovata a svolgere il ruolo di
aiutante
e di assaggiatrice
ufficiale con
risvolti a dir poco inquietanti.
Il
Tiramisù non era certamente un dolce così difficile da preparare eppure
quella volta era successo il finimondo, a partire dalla panna che
avevano
voluto aggiungere a tutti i costi nel mascarpone che, a causa del caldo
di quei
giorni, aveva cominciato a diventare burro. Se si
pensava poi alla
loro bella pensata che, col calore, il burro si sciogliesse, beh, si
può immaginare che fine avesse fatto il dolce alla fine di tutte quelle
operazioni di salvataggio estremo per far tornare alla normalità quella
cosa
decisamente informe. L’avevano tirato fuori dal frigo – come fosse
riuscito a
sopravvivere fino a quel momento per le due ragazze risultava un
mistero, ma si
sa, alle volte i miracoli accadono – e quell’ammasso di zuccheri e
calorie
aveva cominciato a prendere
vita. Il
mascarpone e la panna sembravano
uscire alla terrina come se qualcosa li stesse spingendo fuori a forza
e così
le due povere disgraziate avevano dovuto dire addio a quello che in
potenza
sarebbe dovuto essere uno dei dolci più buoni della cucina italiana.
Ed
ora, dopo un mese da quell’esperimento mal riuscito, Orihime aveva
avuto la
bizzarra idea di riprovare, questa volta cercando di non combinare
pasticci
irreparabili che le avrebbero portate a mettere mano al portafoglio
inutilmente. E lei, Nel, non aveva certo il coraggio di dire di no
all’amica
quando la guardava con quei suoi grandi occhi grigi, sperando di
convincerla.
Riuscendoci sempre, ovviamente. Nel non era in grado di dirle di no,
soprattutto quando si trattava di darle una mano con quel suo fidanzato
un po’
troppo suscettibile che portava il nome di Grimmjow. Hime aveva sempre
bisogno
di una spinta, di qualcuno che le desse una mano nel trovare la fiducia
in sé
stessa e, la ragazza dai capelli verdi doveva ammetterlo, lei lo faceva
più che
volentieri.
Stavano
girando ormai da ore nel supermercato, ma certi ingredienti erano
sempre difficili da trovare. Il mascarpone non cresceva certamente
sugli alberi
e trovarne uno che potesse essere a buon prezzo ma che non risultasse
una mera
imitazione non era affatto facile. Così si erano costrette a comprare
il
trovabile nel supermercato più vicino per poi tornare a casa, posare
tutto, ed
alla fine precipitarsi in quel negozietto che distava un paio di
chilometri
dalla loro abitazione dove, ne erano certe, avrebbero trovato quel
benedettissimo ultimo ingrediente.
“Sai
Nel” le aveva detto la coinquilina mentre si dirigevano con tutta
tranquillità
verso la tanto agognata meta “Spero di non fare alcun danno, questa
volta. Tra
un paio di giorni è il compleanno di Grimmjow, quindi volevo fargli
qualcosa di
speciale. E sai com’è fatto riguardo i regali. Non gli piace quando
glieli
faccio, dice che sono una cosa inutile…”
“Così
tagli la testa al toro e gli fai un bel dolce!” aveva terminato la
frase
la più grande, sorridendole e scompigliandole leggermente i capelli
mentre le
accarezzava la testa i maniera affettuosa, come sempre.
“Io…
Ci tengo che venga bene, questa volta.”
Ammirava
la volontà e l’affetto che la sua amica ci metteva, in ogni cosa che
faceva, che fosse un dolce o molte altre cose.
Quando
arrivarono al negozio non ci volle molto perché riuscissero a trovare
quel benedetto mascarpone. Erano fortunate ad avere un negozio gestito
da una
famiglia di origine italiana a venti minuti da casa.
Sempre
meglio che fare un qualche altro danno con ingredienti sbagliati, no?
Nel
doveva ammetterlo, questa volta non c’erano stati errori di sorta. Ogni
cosa era andata per il verso giusto – nonostante Hime si fosse scottata
col
caffè bollente – e il dolce, dopo un paio d’ore nel frigo, sembrava
davvero
appetitoso. L’unico problema, come al solito, era convincere Grimmjow
ad andare
a trovare Orihime senza che si rendesse conto della piccola festicciola
che la ragazza aveva organizzato per lui.
Jaggerjack
odiava le feste e questa era una cosa risaputa. Non era uno che
amava stare in mezzo alla gente, preferiva restarsene a casa a fare qualcosa
di più interessante, ma,
Neliel ne era certa, in un modo o nell’altro
avrebbe accettato di buon grado quel piccolo pensiero così dolce della
ragazza.
Bastava semplicemente proporglielo nella maniera giusta.
“Tu
pensa a rendere la casa presentabile ed a farti bella, ed io cercherò
di
far venire Grimmjow senza che sospetti nulla di nulla.”
Lo
sguardo inquieto dell’amica la diceva lunga perché lei, Neliel, era in
grado
di causare gravi danni quando ci si metteva. Eppure, la ragazza dai
lunghi
capelli castani era certa che questa volta non sarebbe successo nulla
di male.
Doveva solo avere fiducia, come sempre.
Il
piano di Nel era semplice, in fondo. Doveva solo recitare bene la
parte,
cercando di non mandare troppo nel panico il ragazzo. Così, alla fine
prese un
respiro profondo e cominciò a suonare al campanello di casa sua, poco
distante
da dove si trovava l’appartamento che lei ed Orihime condividevano da
un anno e
mezzo buono.
“Grimmjow!”
aveva cominciato ad un tratto, sbattendo le nocche sulla porta con
fare agitato, cercando di risultare il più credibile possibile
“Grimmjow
abbiamo bisogno del tuo aiuto!”
Quando
l’altro era apparso da dietro la porta, in pantaloncini corti, la birra
in mano ed il petto nudo madido di sudore, la giovane dovette cercare
di non
mettersi a ridere perché, lo sapeva, il ragazzo si sarebbe precipitato
dalla
sua bella in quelle condizioni decisamente trasandate.
“Che
cazzo vuoi?” aveva domandato, gli occhi stanchi e la faccia smunta a
causa
del suo lavoro di guardia notturna.
“Orihime
è nei guai.” Si era limitata a dire con voce ferma e decisa, cercando
di far trasparire solo una punta di preoccupazione.
Erano
bastate quelle semplici parole per far tornare sull’attenti il ragazzo
che la guardava con gli occhi spalancati fino all’inverosimile.
“O…
Orihime? Che cazzo le è successo?”
“E’
a casa ed il telefono non funziona. Vai da lei, io chiamo l’ospedale.”
Ecco,
alla parola ospedale il ragazzo non capì più niente. Lasciò cadere la
birra, abbandonando lì la povera Neliel che si permise di fare un
sorriso
soddisfatto mentre entrava nell’appartamento del ragazzo e chiudeva la
porta
dietro di sé. Certamente quando la festa sarebbe
finita Grimmjow
sarebbe andato a cercarla per tirarle il collo, come minimo. Eppure la
cosa non
l’infastidiva se la sua amica era felice.
Si
sedette sul divano, posando le gambe incrociate sul tavolino che si
trovava
poco più in là, finendo di bere la birra che il suo vecchio compagno di
scuola
aveva fatto cadere.
Doveva
ammetterlo, avere a che fare con loro due era davvero divertente, ogni
cosa diventava un’avventura. Anche fare un semplice dolce come il
tiramisù…