D'state io e Isabella tornammo allo nostra isola d'amore.
Un vento caldo e secco soffiava leggero e carezzava la mia pelle di diamanti illuminata dal sole.
Ma non erano le uniche carezze che ricevevo.
Sdraiata accanto a me, la mia dolce metà, la mia stessa vita, la gioia, ciò che ho sempre sognato. Isabella, con le sue mani delicate, sfiorava il mio sensibile corpo di vampiro.
Leggere e dolci labbra si impossessarono del mio visto, mentre un mare di sensazioni bellissime si impossessavano del mio spirito.
Frattanto, tra un bacio e l'altro, porole d'amore mi facevano rabbrividere.
Non chiedetemi come fosse Isabella: si può forse descrivere il sole? Da lei emanavano calore, gioia, amore.
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