E non nominerai il mio nome mai più
io per te sono l'alfa e sono l'omega
sono caos e geometria
sono la medicina, sono il morbo
 
Camminerai su strade assolate d'ora in poi
mai più avrai memoria di me
né del mio volto
né dei mie lombi assetati di te
 
E crederai di essere felice, di essere finalmente libero
sarai solamente un illuso
un sognatore sbugiardato svegliato nel cuore della notte
perchè tu sei luce
ma la luce senza le tenebre non trova ragion d'essere
 
Tu, candido giglio errante per le strade degli uomini giusti
rimpiangerai di non esserti sporcato di sangue
di pece
di fango e neve sporca
implorerai a gran voce una sola macchiolina scura sul bianco della tua corolla inamidata
 
E chinerai infine il capo
prostrato per la troppa luce
che altro non è che il riflesso sbiadito dei nobili cuori
luce tenue, fioca
rimpiangerai di non esserti tuffato tra i bagliori dell'inferno
dove tutto splende di luce e tenebra propria
ove oramai tutto è sincero, senza più bisogno di menzogne e ipocrisie
 
Ti ridurrai ad una delle tante anime mediocri
in un paradiso uguale a tanti altri
e avrai smarrito il tuo spirito
avrai smarrito la tua vera luce
 
E piangerai, oh se piangerai!
Ti sforzerai di ricordare anche un solo brandello di ciò che sono
di ciò che sono stato
arrancherai nella tua memoria distorta ed ovattata
ciò che riuscirai ad udire sarà solo un lieve e cupo battito d'ali scure
in lontananza
 
E di me non rimarrà che cenere
polvere grigia rapita dal vento
mai più ti sporcherai del mio peccato
mai più maledirai i tuoi giorni
il tuo cuore tornerà ad essere puro
e salvo
 
Ma sappilo, non sarai mai completo
ti mancherà sempre qualcosa
quel tocco in più per arrivare alla perfezione
quell'istante di pura follia che racchiude in sé la verità d'ogni cosa
e la bellezza del bene e del male
io ti mancherò, e questo già lo sai
ti mancherò
e quando te ne renderai conto sarà ormai troppo tardi per tornare indietro
 
Ti volterai e vedrai solo una strada vuota
polverosa
intrisa del sangue rosso di un tramonto infuocato e aberrante
sarai solo
e ti sentirai perso
senza di me, ti sentirai perduto
e non potrai fare altro che maledire te stesso
la tua narcisistica ambizione ad essere perfetto
a voler essere un eroe, l'Eroe
la tua convinzione di assomigliare a ciò che in realtà non sei
a riflettere la tua maestosa immagine nello specchio del mondo
 
Un angelo imbrattato di pece, con le ali spezzate
una colomba ferita
un agnello grondante del sangue del proprio sacrificio
e mi rimpiangerai
maledirai te stesso, certo
ma non potrai fare a meno di rimpiangermi
 
Saresti potuto essere il mio principe
imperatore incontrastato di una diarchia dalla perfetta simmetria
hai fatto la tua scelta
il tuo volere si compie in questo preciso momento
mentre mi guardi beffardo e crudele come non lo sei mai stato
puntandomi addosso per l'ultima volta la tua bacchetta
ignaro che colui che stai per distruggere
in realtà non sono io
ma sei semplicemente tu