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Autore: Beckss_    20/07/2011    7 recensioni
Un caldo afoso, un momento di relax e una sfuriata prima della pace.
"Uscirono insieme dal distretto, mano nella mano, investiti dalla morsa del caldo, ma felici per aver trovato riparo in un amore finalmente confessato."
FF PARTECIPANTE AL CONCORSO ONE-SHOT DELL'ESTATE :)
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Decontracting massage, Love and Hampton.


Si alzò dalla sedia lentamente, sospirando e agitando la mano verso di te per farsi aria. Quattordici luglio duemilaundici. È estate e fa caldo. Si sporse dalla finestra e si affacciò. Si trovava al sesto piano di un palazzo e tirava un fresco venticello ogni tanto che ti scompigliava un po’ i capelli.

Guardava di fuori e vedeva l’asfalto rovente e le macchine in fuga dall’afa, alcuni con canotti legati sopra la macchina, altri con bagagli che riempivano completamente il portabagagli.

E lei era lì e quell’estate non sarebbe partita.
Da quando la sua casa era saltata in aria, le spese per la sua abitazione si erano raddoppiate: nuova casa, nuovi mobili, nuovo tutto.

Sospirò ancora e si toccò la spalla. Le faceva malissimo.
“Maledetta. Aria. Condizionata. La sparano a palla su di noi e poi ci prendiamo le conseguenze.”
Aveva la spalla completamente contratta a causa del colpo di freddo e se la massaggiava cercando un po’ di conforto.

Richard Castle si appoggiò allo stipite della porta e con l’aria pensierosa cominciò ad immergersi nelle sue illazioni.
Riviveva momenti già vissuti, immagini già immaginate, paure già sentite sulla sua pelle.
Quest’anno a distanza di tempo riprovava ad invitarla negli Hampton. Aveva paura, paura che lei si potesse risentire per questo, per chissà quale motivo. Ci voleva provare. Voleva provare a diminuire le distanze. Era stufo di quella situazione. Si sentiva come se vivesse nel bel mezzo di un limbo.
La osservò mentre si toccava la spalla.
Si avvicinò silenziosamente a lei e poggiò le sue mani silenziosamente sulla spalla scoperta. Quella mattina Kate aveva indossato un top senza maniche.
Nel sentirlo si irrigidì e contrasse ancora di più i muscoli.

“Kate rilassati. Se faccio un massaggio e tu sei ancora più rigida del solito non risolviamo nulla.”
Kate si girò e lo guardò negli occhi. In quel momento pensieri di morte attraversarono la testa di Castle ma lei semplicemente lo portò in sala relax dove nessuno li poteva vedere. Non voleva più essere l'impenetrabile Kate.

“Mi rilasso di più qui. Mi sento più protetta da occhi indiscreti” disse abbassando gli occhi  e guardando il pavimento imbarazzata.
Lui ancora scosso per essere ancora vivo, ringraziando mentalmente il Cielo, la fece sedere sul piccolo divano, a pancia sotto, posizione in cui lui avrebbe potuto agire meglio.
Si stava bene. Con quella leggera arietta emanata dall’aria condizionata, i due potevano finalmente togliersi l’afa di dosso.
Ripoggiò le mani su di lei e la stessa reazione colse la donna che piano piano però, si rilassò.
Castle, con mani esperte, cercò il punto in cui aveva la contrattura, riscaldando intanto tutta la zona per aumentare l’effetto.
Trovata cominciò a fare lievemente pressione sul punto, sentendo i muscoli sotto la sua pelle che si scioglievano.
“Ahia Castle!”
“Pensa che ti stai facendo massaggiare dal più bel scrittore di tutta New York”
“Vai a quel paese Castle.”
“Dai dai che ho quasi finito. Certo se fossi stata nuda, con un asciugamano intorno alla vita, sul mio letto sarebbe stata tutta un’altra cosa… Piega la testa verso di me, ora, allunga un attimo i muscoli.”
“Castle se ridici un’altra cosa così ti ammazzo e neanche l’intera squadra del telefilm NCIS potrà trovarti”. Detto ciò inclinò la testa verso di lui con una smorfia di dolore.
“Detective, sono felice di comunicarti che il tuo scrittore preferito ha finito e che ora non avrai più quel dolore alla spalla.”
“Uh, bhè, grazie Castle”. Disse con lieve imbarazzo.
 
Lui si fece serio, non dimenticò il vero intento di quella conversazione.
“Sai ti dovresti rilassare. Dove vai in vacanza?”
L’aspetto della detective si fece triste e scosse leggermente il capo in segno di dissenso “Da nessuna parte..”
Castle decise di non aspettare neanche un attimo di più e sparò a tutta velocità l’invito.
“AlloraPerchèNonVieniConMeNegliHampton?”
Aveva anche un po’ di fiatone alla fine della frase
“Cos’è Castle, la Bambola Gina quest’anno non ti fa compagnia?” disse con il veleno nella voce. Si pentì di averlo attaccato così, ma la ferita era ancora aperta dall’anno scorso.
“Cosa c’è Beckett?”
“Già non vai più in vacanza con lei? Cos’ha da fare stavolta? Un’altra operazione di chirurgia?”
“Cos’hai Kate?”
“Cos’ho? E me lo chiedi pure? E non chiamarmi Kate e non provare a spiegare Castle. Io non mi faccio fregare come l’anno scorso, non voglio rimanere delusa da te come l’altra estate, io non voglio più soffrire per te. Preferisco rimanere qui a crepare di caldo e illudermi di essere felice negli Hampton per poi venire scaricata per la prima bambola di gomma che passa.”
“MI SPIEGHI COSA DIAVOLO HAI?” Era infuriato e lei era la prima volta che lo vedeva così. Si mise un po’ paura.
“Mi vuoi dire che diavolo ti prende? L’altro anno è venuta Gina solo perché te avevi Mr.Poliziotto dell’anno Tom. Chi vuoi prendere in giro? Quello che ci è rimasto fregato sono io. E mi sto maledicendo per averti invitato a casa mia anche quest’anno, illudendomi di poter avere qualcosa di più da te. Perché vedi, sono io che sono stufo di te Kate, sono io che non ce la faccio più con i tuoi chiari di luna. Hai un altro? Non mi ami? Mi odi? Va bene, sbattimi fuori, ma dimmelo. Dimmi che non mi ami e che non mi vuoi più vedere.”
 
Il caldo cominciava a farsi sentire anche nella stanza ben arieggiata. New York al di fuori di quelle mura vedeva scorrere il tempo lentamente. Erano le tre, il sole era alto nel cielo, le persone camminavano con le bottiglie gelide di acqua in mano. Le passavano sulle gote arrossate, le mani nei capelli per ravviarli un po’.
Passavano all’ombra, ma quaranta gradi erano quaranta gradi. Nessuno si risparmiava quell’afa terribile ognuno si sentiva allo stesso modo: sotto la morsa del caldo girava la testa, sbandavi un poco, ti sentivi mancare.
Il tempo nella stanza del distretto era fermo. Castle guardava la sua musa, per la prima volta furioso. Beckett guardava l’uomo che amava che per la prima volta non l’aveva assecondata. Si sentiva stupida in quel momento. Maledettamente stupida.
 
“Io… Io l’avevo lasciato per te. Ma tu… - alzò lo sguardo e con le lacrime sul volto urlò – TU AVEVI LEI!”
 
Castle si sedette. Non ci poteva credere.
 
“Perché non me l’hai mai detto?”
“Perché tu avevi lei.”
 
La guardò poi chiuse gli occhi e si prese la testa fra le mani. Passò la mano sulla faccia una, due volte, si strofinò gli occhi. Prese fiato e con la stanchezza di un uomo sfinito disse:
 
“Ti amo. Non c’è altro da dire. Dipende da te.”
 
Quello che  Beckett sentì salire era un caldo dovuto alla situazione, non ai quaranta gradi.
 
“Perché ti sei innamorato di me? Perché? Non è giusto. Meriti altro.”
 
Con un gesto le disse di no, si alzò e la baciò con tutta quella passione che non avrebbe mai creduto di avere. La strinse come se fosse la cosa più fragile del mondo, con tutta quella forza “protettrice” che aveva.
 
Ricambiò. Lei ricambiò.
 
“Ricominciamo?”
“Solo se tu sarai con me.”
“Rick, vengo con te.”
“Davvero?” si staccò da quell’abbracciò per guardarla nei suoi occhi pieni di lacrime.
“Si!” disse con entusiasmo accompagnando la risposta con un gesto del capo
Preso dalla foga del momento la prese si braccio e fece un giro su se stesso.
 
“Siiiiii Katherine Beckett verrà con me negli Hampton!” e le stampò un bacio sulla bocca.
 
La detective rideva, era felice.
 
Uscirono insieme dal distretto, mano nella mano, investiti dalla morsa del caldo, ma felici per aver trovato riparo in un amore finalmente confessato.

AngoliiiiinoMio*____________*

Allora, non mi uccidete, lo so che avrei dovuto pubblicare il seguito dell'altra FF ma è sull'altro pc e non sono a casa in questo momento. Giuro che domani lo pubblico!

Ho deciso di partecipare al concorso con questa FF. Spero che vi piaccia ma non convince tanto neanche me. Per ora è qusta, poi si vedrà se sostituirla. Spero nella buona riuscita e ringrazio tutti quelli che leggeranno.

With looooooooooooove..
Becksss :)
  
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