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Autore: Svazzi    20/07/2011    5 recensioni
Due ragazzi, infatuati l'una dell'altro, che non possono stare insieme si dovranno dire addio per sempre, sono consapevoli del fatto che non si vedranno mai più ma decidono comunque di confessarsi i propri sentimenti. In questa storia, come accade spesso nella realtà, la differenza di età e la distanza avranno la meglio.
{One Shot dell'estate}
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I wish i could stay with you

Sdraiata sul mio lettino in piscina, con le cuffie alle orecchie, nascosta dietro un libro, lo spiavo, osservavo ogni sua mossa, si spostava da un lettino all’altro conversava e poi passava ad un’altra sdraio e così via fino a che non fu proprio vicino alla mia, così facendo finta di non vederlo continuai a leggere il mio libro senza prestare troppa attenzione alle sue mosse, sentii delle mani posarsi sulle mie ginocchia piegate e scuoterle leggermente, mi tolsi le cuffie dalle orecchie e mi posai il libro sulla pancia “Ti diverti?” gli chiesi sorridendo “Se ti do fastidio si” disse per poi guardare interrogativo il libro “Cosa leggi?” mi chiese prendendolo e squadrandolo “Una tragedia greca, la ‘Medea’ parla di una donna che vuole vendicarsi del marito che l’ha tradita” continuava a guardare prima la pagina di destra scritta in italiano e poi quella di sinistra scritta in greco cercando di capirci qualcosa, dopo vari tentativi ci rinunciò e mi ridiede il libro “Beh allora ti lascio studiare” “No, non mi disturbi” dissi sperando che rimanesse, i miei desideri furono esauditi e si sedette vicino a me “Allora, oggi è il tuo ultimo giorno” “Già” “Ti sei divertita qui?” “Si, parecchio non ho voglia di tornare a casa” “È sempre così, nessuno vuole mai tornare a casa, ma tanto vedrai che tra una settimana ti sarai già dimenticata di noi, di me..” lo guardai “Se mai è il contrario, io starò a casa, con le solite persone, con i soliti amici, con la solita vita, tu starai qui dove arriva ogni settimana gente nuova, migliore di me, sei tu che ti dimenticherai di me” “Fidati Silvietta, non è facile dimenticarsi di te” disse accendendo una speranza nel mio cuore “E  perché?” “Beh prima di tutto perché fino ad adesso sei stata l’unica persona di questo villaggio che ha accettato di fare lo spettacolo” “Certo, mi avete controllata a vista perché venissi a fare le prove e mi siete venuti a prendere in stanza!”dissi ridendo “Questi sono solo dettagli, e poi insomma sei bella, sei simpatica..” lo bloccai “Mi trovi bella?” sorrise “Tu sei bella, insomma il tuo ragazzo non te le dice mai queste cose?” “No, io non ho un ragazzo” “Beh, è un gran peccato” poi si girò verso Luca, il capo villaggio  “Senti devo chiedere una cosa a Luca, ci vediamo dopo eh” disse alzandosi e lasciandomi lì, a pensare, non riuscivo a capire cosa pensasse lui davvero, non riuscivo a capire se mi vedeva in un modo diverso da come dovrebbe. Mi alzai lentamente dal lettino e mi buttai in piscina, un po’ di acqua fresca mi avrebbe fatto bene.

Non so quanto stetti in ammollo in quell’acqua limpida e fresca ma so solo che dopo un po’ lui si avvicinò a bordo piscina e mi chiese “Potresti uscire un secondo? Devo parlarti” uscii perplessa e lo seguii, fino a che non arrivammo in un luogo isolato “Senti, è strano, non dovrebbe capitarmi” cominciò per poi bloccarsi così lo incitai ad andare avanti “Capitarti cosa?” “Ecco non so se ti sei accorta del modo in cui mi comporto con te, io..ecco mi sono diciamo infatuato di te, ed è una cosa totalmente sbagliata perché tu hai solo 17 anni e io ne ho 22 in più sono il tuo animatore e non potrei davvero fare una cosa del genere, ma ho parlato con Luca e gli ho chiesto se per una volta potevo infrangere le regole, sempre che tu ne sia d’accordo” “D’accordo con cosa” “Con il darmi un semplice bacio, non chiedo altro, io non so cosa tu provi per me ma il fatto di sapere che poi non ti vedrò probabilmente mai più mi fa male” “Christian io non so cosa dire, ho sempre pensato di essere pazza, la notte sognavo che tu mi dicessi una cosa del genere ma non ho mai pensato che potesse succedere sul serio” lui non esitò un secondo e mi baciò, non avevo mai provato nulla di simile nella mia vita, non era il mio primo bacio assoluto, ma era il mio primo bacio con l’unica persona che mi avesse mai fatto sentire in quel modo, l’unica persona che mi avesse mai fatto sentire una principessa; quando ci staccammo mi disse “Ora è meglio se vai, nessuno deve saperlo perché se no perdo il lavoro” mi sorrise e mi guardò un’ultima volta negli occhi prima che io me ne andassi.

Ero nella hall, seduta sulla mia valigia ad aspettare che i miei genitori finissero di firmare tutte le carte, il viso appoggiato sulle mani e l’espressione vuota. Ad uno ad uno si avvicinarono tutti gli animatori a salutarmi, un bacio veloce ed un abbraccio più o meno carico di affetto, ma quando arrivò lui una morsa allo stomaco mi colpì, mi abbracciò forte, mi diede un bacio sulla guancia e mi sussurrò “Ricordati, vorrei poter stare con te, e so che un giorno sarà così” mi guardò negli occhi e una lacrima scese lenta bagnandomi la guancia, uscii dal residence guardandolo per l’ultima volta.

Non appena l’aereo decollò dai miei occhi cominciarono a scendere copiose lacrime, non volevo partire, volevo restare lì per sempre, abbracciarlo ancora una volta, ballare ancora una volta con lui, ridere per cavolate, vederlo giocare con i bambini. Presi dalla borsa il mio libro, che mi fece tornare alla mente la scena del mattino, lo aprii ignorando le goccioline che cadevano sulla copertina e qualcosa cadde dall’interno, un bigliettino e un sacchettino, aprii il bigliettino “Se ti stai chiedendo come ho fatto l’ho messo mentre tu ti facevi il bagno in piscina. Quello che c’è dentro al sacchetto è solo un simbolo, ma vorrei che tu lo tenessi perché per me è importante, e voglio che tu non ti dimentichi di me. Non so cosa sia questo sentimento, non so se è un colpo di fulmine, un ossessione, una cotta, non lo so, ma ti prego di non dimenticartene. Buon proseguimento di vacanze, con affetto Christian” Richiusi il biglietto ed aprii il sacchettino scoprendo che all’interno c’era l’anello che portava sempre al dito, non mi aveva mai detto cosa significasse, ma non mi interessava; senza esitare mi misi l’anello e da allora non lo tolsi più. Prima o poi l’avrei incontrato di nuovo, prima o poi sarei stata felice con il mio principe.

 

Angolo di Silvia:

È una shot orribile, lo so, però dovevo scriverla, ne avevo bisogno. Scrivendola ho pianto sul serio, vi giuro che scrivevo un pezzo e lo cancellavo perché automaticamente mi veniva da scrivere tutto quello che avevo vissuto io, spero di avervi trasmesso anche solo un quarto delle emozioni che ho provato, anche se purtroppo nella realtà non è andata così bene, prendersi una cotta è quasi sempre una cosa dolorosa, e io lo so bene dato che sto piangendo ormai da quasi una settimana.
Spero lasciate qualche recensione anche se mi rendo conto che è davvero penosa, ma per me sarebbe davvero importante.
Vi lascio un grandissimo bacio
Sil

   
 
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