Epifania estiva ~
Si guarda intorno annoiata.
Tutti i giorni così. Gruppi e gruppi di gente che entra dalla porta, li
passa tutti in rassegna, li giudica e li mette in discussione, e il più
delle volte se ne va senza neppure lasciar loro una parola di saluto. Che razza
di maleducati retrogradi.
Spesso vengono dei
bambini. In quei casi la faccenda si fa interessante, poiché in genere i
pargoli si precipitano da loro con in
mano una qualche briciola da infilare tra le sbarre, e gli adulti non fanno
niente per impedirlo. Tuttavia, al di là di quei piacevoli diversivi,
tutto, là dentro, è monotono e grigio.
Il cicaleccio è
assordante. L’acqua scarseggia. Fa caldo. È un giorno come tanti.
Ma oggi entra un ragazzino diverso, che si guarda intorno come se
pensasse di aver sbagliato porta.
Accanto a lui, una
montagna di peli scuri e arruffati, molto più delle piume del peggiore
di loro.
Ma è sul
ragazzino che si posano i suoi occhi d’ambra, è il passo del
ragazzino che lei segue con silenziosa e scrupolosa attenzione. È diverso. Lo percepisce. Gli esseri
umani, per quanto noiosi, non sono tutti
uguali.
Infine, lui le arriva
proprio di fronte. Si ferma. Non spinge nessuna briciola tra le sbarre, però
ricambia il suo sguardo, con aria curiosa e un po’ colpita. Forse si
è accorto che lo osserva da un po’.
E scrutando quelle iridi
verdi come i boschi nella bella stagione, la civetta si rende conto che oggi lascerà la gabbia.
[ 250 parole ]
Spazio dell’autrice
Vi siete mai chiesti come Harry abbia scelto Edvige,
all’Emporio del Gufo? Probabilmente
è stata una scelta istintiva. Lo si capisce subito, quando ci si
può fidare di un animale. In fondo è un po’ come succede
con gli amici.
In letteratura l’epifania
è un concetto elaborato da James Joyce; si tratta di un “momento
in cui la realtà quotidiana ci soggioga come una rivelazione”. Qui
è estiva perché Harry e
Edvige si incontrano per la prima volta il 1°
agosto 1991.
Per chi se lo stesse chiedendo: la ‘montagna di peli’
è Hagrid, chi altri? xD
Aya ~