Remus Lupin: Malandrino.
Mannaro. Uomo.
Una vita distrutta da un
grave incidente a tutti ben noto.
Un canto di disperazione
alla luna che infligge e scandisce una pena ingiusta.
Padfoot
Con questa ff - o meglio
poesia - cominciamo una piccola serie di storie dedicata a Remus Lupin, che
sarà alternata da qualcosa di più leggero.
Canto alla
luna di un Mannaro errante
Oh
luna,
tu
che da molti sei apprezzata per la sfacciata bellezza
mi
spaventi soprattutto per la tua forza e splendezza.
Tu
mi condanni a una vita da mostro:
mi
rendi un mezz’uomo che non trova il suo posto.
Non
appena tuoi raggi sfiorano il mio corpo
trasformo
me stesso prima che me ne accorgo.
Mi
rendi deforme, violento e assassino
se
solo qualcuno osa starmi vicino.
Tu
che affascini quando sei rotonda e piena
non
vedi quanto mi si incurva la schiena,
quanto
spessa diventa la pelle
oh
tu che stai in cielo tra le splendenti stelle.
Uomo
o animale, non so cosa sono
di
certo mi odio perché mi abbandono.
Non
trovo la forza per lottare o reagire
e
vorrei che la vita volgesse al finire.
Oh
luna dal tenue e dolce pallore
tu
non ti accorgi del mio atroce dolore.
Sfacciata,
spavalda, ignara e arrogante:
ti
mostri a noi lupi con grazia straziante.
Non
sai, oh luna, quanto male produci
e
a qual maleficio noi lupi conduci.
Una
condanna, un morso mi ha inflitto
che,
da bambino, il mio corpo ha trafitto.
Tremore,
paura, dolore e tormento:
questo,
oh luna, quando appari io sento.
Perdo
il controllo, la coscienza svanisce;
sento
la bestia dentro m’aggredisce.
Poi
torna la quiete, così com’era andata:
dietro
di me la strada insanguinata.
Così
crollo sul letto, col volto graffiato,
l’anima
sporca e il vestito strappato.
Piango
distrutto e compongo tremante
questo
canto alla luna di un Mannaro errante.
Remus J. Lupin
So che è semplice ( e
magari banale )…ma un commentino me lo lasciate? ^^