Listen my heart
Adrian era bellissimo.
Sapeva
sempre cosa fare.
Sapeva sempre essere gentile e comprensivo.
Adrian era speciale.
Un ragazzo speciale in un mondo troppo comune.
E Samuel era felice che quell'essere celestiale fosse suo.
Suo, solo suo.
Tanto quant'era felice di essere l'unico ad aver mai avuto il privilegio di
sentire quella voce dolce e celestiale, tanto bella e perfetta per lui.
Adrian non parlava, era sordomuto dalla nascita,
nessuno aveva mai sentito la sua voce, e Adrian non
aveva mai sentito la voce di nessuno.
Di nessuno, all'infuori di quella di Samuel.
Perché Samuel per lui era indispensabile, e non aveva bisogno di sentire per
ascoltare la sua voce, a cuore aperto. La melodia che sentiva era la cosa
migliore che avrebbe mai potuto ascoltare possedendo quel senso.
Adrian non ne aveva bisogno, la voce di Samuel sapeva
arrivargli dritto al cuore e questo era l'unica cosa importante per entrambi.
Ed
era bellissimo quello che ascoltava.
Non
aveva mai provato nemmeno ad imparare a leggere il labiale per poter provare a
parlare come gli altri, non gli importava che la gente lo ignorasse o schivasse
perché era diverso dagli altri, a
detta loro.
Samuel
aveva imparato il linguaggio dei segni per
lui.
Samuel
lo amava nonostante i suoi problemi.
Samuel
lo amava nonostante la difficoltà che potevano avere insieme.
Perché
erano due uomini, perché lui era sordomuto, handicappato.
E
Samuel era l'unico a cui aveva permesso di sentire la sua vera voce. Quella che
per tutta la vita il suo handicap gli aveva impedito di mostrare agli altri
com'era davvero.
Mentre
lo faceva suo, Samuel era l'unico che potesse sentire i suoi gemiti, la sua
voce provare ad invocare il suo nome e cercare di fargli capire quanto lo
amasse e desiderasse e quanto la sua presenza per lui fosse importante.
Nessun
suono per loro era indispensabile tanto quanto quello dei loro cuori che
battevano all'unisono.
La
melodia dei loro cuori uniti, dei loro respiri in sincronia.
E
quella potevano sentirla entrambi.
l'Angolo
dell'autrice:
Ordunque,
non so bene cosa sia questa flash. Ce l'avevo in mente da parecchio, ho più
volte tentato di darvi una trama sensata, ma era troppo complicato e non mi ha
mai convinta.
Penso che
questa sia l'uscita migliore, finora, anche se non mi convince molto neanche
questa.
E' una
nonsense, questo è ovvio, anche la prima che scrivo. Che non abbia senso è
inutile che lo dica xD, ciononostante spero che
questa mio piccolo scritto possa piacere anche a voi almeno un po', pur non
convincendo me.
Non ha
alcuna pretesa, l'ho scritta così, tanto perché ne avevo voglia, ma sentire vostri
consigli/critiche e quant'altro sono sempre ben accetti.
Con affetto,
Vostra,
Asuka