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Autore: sarnha    21/07/2011    0 recensioni
Quando credi essere felice...quando credi di avere accanto a te l'uomo perfetto...quando credi di poterti finalmente rilassare perchè hai una casa perfetta,una famiglia perfetta, una vita perfetta...poi ti accorgi che il tuo mondo fatato si reggeva su sottili nastri di cristallo. Ad un tratto tutto precipita e devi ricominciare.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La pioggia velava tutto ciò che li circondava; Malena piangeva, si contorceva…il bambino sembrava voler nascere. Paolo assicurò la piccola Maria sui sedili posteriori e si mise subito alla guida. L’ospedale più vicino distava 20minuti, dovevano far presto, presto. In cuor suo sapeva di aver sbagliato tutto, non era lei l’unica colpevole e la bambina, mio Dio, la bambina aveva sentito tutto. Ogni rombo di tuono sembrava gridare “colpevole!”; ogni saetta sembrava destinata a lui e, ad un tratto, un brivido gli irrigidì la pelle per un attimo… chiuse gli occhi… li chiuse un attimo prima.
Vera preparava le valige. Il mattino seguente sarebbero partiti e Rossella era ormai al culmine della gioia. Le vacanze estive, però, erano per lei sempre troppo brevi:-Mamma, solo un mese, ti prego mamma devi parlare con papà, lo devi convincere! Perché non possiamo rimanere giù fino alla fine d’agosto, c’è la festa del paese e noi partiamo!?- Vera non rispose. In quel momento squillò il cellulare e lei ne fu sollevata, il marito aveva farfugliato qualcosa riguardo al lavoro, una specie di segreto professionale; lei sospettava una vacanza a sorpresa in un parco a tema per bambini, aveva trovato una brochure, sorrise. Non appena rispose alla chiamata, però, impallidì; i suoi occhi fissavano increduli il vuoto e poi cercarono la bambina. Disse che si, conosceva quel nome, quello era il nome di suo marito, del padre di sua figlia, ma doveva esserci un errore la bambina era li davanti ai suoi occhi, c’era senz’altro un errore. Forse un caso di omonimia.
Afferrò la borsa e corse con la bambina alla fermata dell’autobus. Il controllore si accorse del disagio di quella donna e pazientò molto prima di ottenere un documento di viaggio. Poi le chiese se si sentisse bene,se c’era qualcosa che potesse fare per aiutarla, lei lo guardò con gli occhi gonfi di lacrime e scosse la testa.
Arrivò al pronto soccorso con il cuore in gola, no, non poteva essere lui. Però chi era quell’uomo che aveva il suo numero tra le ultime chiamate. Chi era quella bambina in auto con lui, e la donna? L’uomo al telefono aveva detto un uomo con moglie e figlia.
La porta scorrevole si aprì e ne uscirono due carabinieri ed un medico. Uno dei due militari disse:- Non vorrei mai dover dare queste notizie-.E si allontanarono mestamente.
-Mamma, perché siamo qui?- e lei le posò una mano sul capo e le rivolse uno sguardo triste. Non rispose.
C’era un’infermiera all’accettazione che le chiese per quale motivo fosse lì, con la bambina: -signora ha bisogno? Non si sente bene?-
-Sono qui per l’incidente. Mi avete chiamato voi, ma c’è di sicuro un errore. Mia figlia e qui con me, lo vede lei stessa che sta bene! Quel poveruomo non è mio marito, dovete cercare la sua famiglia. Non potete far di questi sbagli, ci son quasi morta io! - L’infermiera uscì dal gabbiotto, affidò la bambina ad una sua collega e cinse Vera con un braccio per accompagnarla dentro. Un medico le venne incontro e le disse che avrebbe dovuto farsi forza, che purtroppo l’uomo,e la bambina non erano sopravvissuti all’impatto, mentre la donna era viva ma in condizioni critiche. Davanti ai suoi occhi c’erano due barelle, due corpi coperti completamente da un lenzuolo, il medico era molto alto e lei dovette alzare il capo per chiedergli di vedere l’uomo:- ma solo l’uomo vi prego!-Il medico sollevò il telo … Vera soffocò un grido di dolore..era lui … l’uomo che amava … il padre della sua bambina! Di colpo una scure si era abbattuta sulla sua famiglia e ne aveva tagliato via una metà. Quel volto tumefatto , impietrito in una smorfia di dolore, non sembrava lo stesso uomo che le aveva dato un bacio prima di uscire. Le aveva promesso che sarebbe tornato per il pranzo; glielo aveva promesso!
  
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