Forse è questa malinconia che mi riempie il cuore a colorare di grigio il cielo. Gonfio di nuvole, come il turgido bocciolo che sbuca dal vaso sul davanzale, lo osservo immobile chiedendogli una risposta. In questa casa avvizzita di silenzio.
In quest’aria appestata di fiori
morti.
In questo cuore che chiede
perché,
io vedo il mio mondo in frantumi,
per un sorriso che non c’è più, per un dolore che non vuole andare. E nel ricordo delle tue labbra dolci, inerte, mi perdo.