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Autore: KikiWhiteFly    21/07/2011    1 recensioni
{Moments Diego/Stella - raccolta}
# 2.
« Stella, Stella...»
« Che c'è? », bisbigliò lei, guidandolo verso il materasso, senza lasciargli un attimo di tregua.
« Tu, sai, noi, cioè... Vuoi sposarmi? »
Il tempo si fermò per un attimo: Diego non credeva di aver detto veramente quelle parole e Stella si fermò per un istante. Poi, sulle labbra di entrambi, indugiò un sorriso.
« Lo voglio, Commissa'. »
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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I passi dell'amore








# 1





Stella gli era comparsa davanti come una visione, un angelo si potrebbe dire, a primo acchito gli parve addirittura di sognare ad occhi aperti. Invece lei era lì, reale, a qualche metro di distanza, un incanto per chiunque volesse riposare lo sguardo per un momento.

Un angelo, pensò nuovamente, osservando il suo sorriso spontaneo, gli occhi scuri e vispi, i capelli che scendevano fin sotto le spalle ed il vestito immacolato – come ignorare una bellezza così naturale?


« Mi scusi...», disse, puntandolo con l'indice, «... La discrezione è una virtù a lei sconosciuta, signore? »


L'ideale che inconsciamente si era costruito nella sua mente d'un tratto sfumò nel nulla: la figura angelica della donna si stava dirigendo proprio in sua direzione ed il Commissario ebbe l'impressione di dover affrontare un kamikaze.


« Veramente, io... io bevevo il mio... - cosa ho preso? - ah, sì, il mio cappuccino. »


E ridacchiò sagacemente, cercando un alibi di ferro con il quale difendersi. Tuttavia l'espressione della donna conservava un'imperiosità più unica che rara, Diego capì che non gli sarebbe stato possibile liquidare la questione facilmente.


« 'Sto scimunito », borbottò lei tra sé e sé, vivamente piccata, « A voi uomini basta una gonna corta ed una scollatura e perdete la ragione! »


Diego non riuscì a controbattere in tempo poiché una voce esterna gridò un nome che gli fece perdere definitivamente il senno: Stella, si chiamava, sei lettere che lo avevano mandato in paradiso.


« Arrivo – rispose a sua volta, voltando agilmente la chioma bionda –, un momento! A mai più, villano. »


La ragazza – Stella, ripeté a bassa voce tra sé e sé – fece dietrofront, al Commissario sembrò di veder svanire una visione. Poi, osservando un documento d'identità lasciato cadere ai suoi piedi, si convinse che la sua giornata non fosse del tutto sfortunata.

Stella Morini.

La sera stessa era riuscito ad invitarla a cena, trattando per la prima volta con il suo caratterino pimpante, spiritoso e, forse, un tantino difficile.






# 2





Un paio di mesi dopo Diego poteva considerarsi pazzamente innamorato: Stella illuminava le sue giornate, lo faceva ridere in continuazione, quando si fermava da lui metteva in subbuglio qualsiasi cosa – aveva imparato ad amare anche il suo disordine, a lungo andare – ma condiva la sua vita in maniera diversa ogni giorno.

Una sera Diego aveva deciso di prepararle una cena a lume di candela – o, almeno, ci aveva provato –, desiderava stupirla. Ma, ancora una volta, a coglierlo di sorpresa fu proprio lei: Stella si era presentata sulla soglia della porta con un abitino nero, scollato e corto.

Straordinariamente bella.

E Diego la fissò per un buon minuto, un guanto da forno in una mano ed il vassoio bollente nell'altra – cose che stava bellamente ignorando, in quel momento, un'ustione di terzo grado poteva valere la visione di Stella –, lei gli sorrise con aria sbarazzina.


« Ti piace? », gli chiese, avvicinandosi un po' e stampandogli un bacio sulle labbra.

« Eh. Diciamo che fuori dalla porta potrebbe esserci la fila. In quanti ti hanno seguita per strada? »

Stella ridacchiò vivacemente, poi annusò il profumo della pasta al forno nel vassoio.

« Ho una gran fame. »

Poi gli cinse il collo con le braccia, giocando ad allentargli il colletto della camicia e stampandogli baci lascivi sulla curva del collo. Diego si disse che, per quella sera, la sua “operazione lume di candela” poteva considerarsi fallita – anche perché a salvarsi era stata solo la pasta al forno, poco cotta tra l'altro, il resto si era bruciato –, ma, in cambio, avevano un gustoso dessert da poter godere a pieno.

« A chi lo dici... », Diego si lasciò allentare la cravatta; in quel momento pensò che Stella era l'unica in grado di assicurargli emozioni così forti giorno dopo giorno, «... Stella, Stella...»

« Che c'è? », bisbigliò lei, guidandolo verso il materasso, senza lasciargli un attimo di tregua.

« Tu, sai, noi, cioè... Vuoi sposarmi? »

Il tempo si fermò per un attimo: Diego non credeva di aver detto veramente quelle parole e Stella si fermò per un istante. Poi, sulle labbra di entrambi, indugiò un sorriso.

« Lo voglio, Commissa'. »





~



Mh, sì, grossomodo sono pazza u_u.

Questi giorni sto vedendo nuovamente gli episodi della prima stagione – e, di domenica, seguo quelli della seconda stagione – e mi sto fissando un'altra volta. Diego e Stella mi piacciono tantissimo, non c'è niente da fare :3.

Comunque, i “moments” che narrerò sono sei: per ora ho postato i primi due ma ho già pronti altri due. Grossomodo, ripercorrono i momenti della prima stagione... I primi due, invece, sono le mie ipotesi, frutto della mia fantasia. Ho in mente di fare la stessa cosa con i “moments” della seconda stagione, vedremo.

Spero vi piaccia l'idea :).

Una precisazione: ogni tanto leggerete frasi del genere “'sto scimunito” o “commissa'”, che sono inserite di proposito così... Stella, ogni tanto, conia termini romaneschi e napoletani, se ci fate caso, anche questo secondo me fa parte della sua personalità ed ho voluto inserirli :).

A presto!

Kiki.

   
 
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