Love at first sight
Non sono mai stato bravo come spia.
Non riesco a mostrarmi disinvolto quando mi trovo
in una situazione del genere.
Chiunque si renderebbe conto della mia vera
identità. Inoltre, il mio carattere non mi aiuta. Il mio volto rispecchia alla
perfezione il mio reale stato d’animo, quindi non sarebbe difficile
smascherarmi.
Nonostante tutto questo mi ritrovo qui, alla Dalton Academy, in uno splendido ed
immenso edificio. Sono stato inviato come spia dai ragazzi del Glee Club, per studiare i nostri
avversari alle Provinciali.
Una cosa che mi colpisce immediatamente è che
tutti indossano una divisa.
Questo vuol dire che nessuno può ritenersi
superiore agli altri, sono tutti allo stesso livello.
Non pensavo potesse esistere un posto del genere!
Per i corridoi non sembrano esserci risse, insulti
o altri episodi che al McKinley sono
all’ordine del giorno.
E’ la scuola che ho sempre sognato!
Vorrei tanto poter essere libero di percorrere i
corridoi della mia scuola con la tranquillità che è presente in modo evidente
nei volti di questi studenti.
Mi accorgo di essere rimasto fermo all’entrata per
qualche minuto, intento a fissare la gente che mi passava accanto.
Forse è meglio muoversi, anche se non so dove
andare. Sicuramente mi perderò.
Un vero studente dovrebbe sapere dove sono le
varie aule, i dormitori e la mensa.
Qualcosa dovrò pur fare, però, non posso rimanere
qui impalato.
Decido di scendere al piano di sotto. E’ un
inizio.
Tento in tutti i modi di non apparire troppo disorientato.
Intanto, sarebbe meglio togliersi questi occhiali.
Gli altri ragazzi corrono per le scale,
superandomi.
Sembrano andare tutti dalla stessa parte.
Cosa
sta succedendo?
Penso sia arrivato il momento di chiedere delle
informazioni.
Al massimo capiranno che sono una spia e mi
cacceranno dalla scuola.
In realtà, non credo che sarebbero così
maleducati, almeno a giudicare dal loro aspetto.
Un ragazzo moro, non tanto alto, mi passa accanto
e mi convinco a fermarlo.
“Scusami!
Ciao, posso farti una domanda? Sono nuovo qui!” gli dico con tranquillità.
“Thought
that I was going crazy, just having one those days yeah,
didn't know what to do, then there was you”
Il ragazzo si gira
verso di me, con uno sguardo sorpreso ma non infastidito.
Per qualche istante mi soffermo sui suoi occhi
color caramello e sulle sue sopracciglia così perfette.
“Piacere Blaine” si presenta, porgendomi la mano,
con un sorriso che mi costringe ad osservare anche le sue labbra.
Per un attimo è come se fossi stato trasportato in
un’altra dimensione, non sento più i miei piedi appoggiati saldamente a terra.
“And
everything went from wrong to right, and the stars came out and filled up the
sky, the music you were playing really blew my mind, it was love at first sight”
Riesco a rendermi conto che il mio viso non deve
sembrare molto sveglio in questo momento.
Maledizione,
Kurt riprenditi!
“Ehm, Kurt” rispondo afferrando la sua mano e
sperando che quella stretta durasse in eterno.
Avrei desiderato tanto rimanere a fissare il suo
bellissimo volto per un altro po’, ma forse è ora di arrivare al punto.
“Cos’è tutta questa confusione?” chiedo,
guardandomi intorno incuriosito da tutto quel caos.
“Gli Usignoli!”
risponde Blaine semplicemente “Ogni tanto improvvisano un’esibizione in Aula
Magna! La scuola va in tilt per ascoltarli!”
E’ incredibile! Qui nessuno si perde un’esibizione
del Glee Club, mentre da noi si
lamentano tutti perché ci esibiamo alle assemblee scolastiche e ci trattano
come perdenti.
“Vuoi dire che il Glee Club è popolare qui?” chiedo, con sguardo sorpreso.
“Gli Usignoli
sono come rock star!” risponde Blaine, come se fosse la cosa più ovvia al
mondo.
Notando il mio sguardo, che si faceva sempre più
sconvolto, aggiunse: “Seguimi” e mi prese la mano “Conosco una scorciatoia”.
In pochi secondi mi ritrovai in una scuola dove
non ero mai stato prima, in compagnia di un ragazzo che avevo appena conosciuto
che mi teneva per mano mentre correvamo in un corridoio dove il caos di prima
era svanito del tutto.
Dovrebbe essere una situazione alquanto strana e
imbarazzante, almeno per me.
Invece, sento che la sua mano calda riesce a darmi
quella sicurezza e serenità che cercavo da tanto tempo.
Nonostante io lo abbia appena incontrato sento che
vicino a lui niente potrebbe scalfirmi.
Non mi era mai capitato prima d’ora.
“'cause
baby when I heard you for the first time I knew we were meant to be as one”
Blaine mi guarda attentamente, divertito dal mio
sguardo che vaga da un punto all’altro delle varie stanze che attraversiamo.
Improvvisamente comincio a sentire delle voci. Il momento
di calma sembra essere finito.
Blaine spalanca una porta, che ci permette di
entrare in quella che intuisco essere l’Aula Magna.
Ci sono ragazzi seduti sulle sedie, altri per
terra e altri ancora in piedi, tutti in attesa di qualcosa.
All’arrivo di Blaine viene lasciato uno spazio
vuoto al centro della stanza.
“Mi sento un pinguino all’equatore!”. E’ tutto
quello che riesco a dire.
“La prossima volta ricordati la giacca, novellino!
E sarai uno di noi!” mi dice sistemandomi il colletto e dandomi un’amichevole
pacca sulla spalla.
“Ora se vuoi scusarmi” dice tranquillamente,
posando la borsa sul tavolo e raggiungendo gli altri ragazzi che si erano
disposti al centro della scena.
Solo adesso capisco che lui fa parte degli Usignoli di cui mi parlava prima.
E sembra esserne anche il “leader”.
Comincia a cantare e ballare come non avevo mai
visto fare a nessuno.
Rimango ipnotizzato dalle sue espressioni facciali
aggiunte alla coreografia e dal suo essere così disinvolto.
Ora che lo posso osservare bene, la divisa gli
dona moltissimo.
I suoi capelli sistemati da una parte con il gel,
gli conferiscono un aspetto ancora più elegante.
Durante la canzone si diverte a scambiarsi dei
sorrisi raggianti con i suoi compagni. Sembra proprio che si stia divertendo.
Sento un desiderio improvviso di conoscerlo, di
sapere tutto su di lui.
Magari diventeremo amici, o forse qualcosa di più…
La devo smettere di fantasticare… Anche se sognare
non fa mai male…
Ogni tanto si volta verso di me, come se si
divertisse a stuzzicarmi con uno dei suoi sguardi maliziosi.
Io non mi rendo conto delle mie azioni.
Sento di non poter allontanare lo sguardo da lui,
è più forte di me.
Anche se gli altri ragazzi sono bravi, io non sono
capace di guardarli per più di un secondo.
Blaine cattura totalmente la mia attenzione.
Non soltanto perché è evidentemente un bel
ragazzo, ma sento che c’è qualcosa di più.
Come se lui fosse venuto in mio aiuto, in un periodo
in cui niente sta andando per il verso giusto.
Karofsy è il mio incubo quotidiano, la causa di
tutte le mie preoccupazioni, ma Blaine oggi mi sta dando la possibilità di
prendere una boccata d’aria.
Non so spiegarmi per quale motivo, ma sento che mi
sta dando la forza, o semplicemente la speranza di credere che tutto andrà per
il meglio.
Ero
disorientato, ma poi sei arrivato tu.
“Was
tired of running out of luck, thinking 'bout giving up yeah,
didn't know what to do, then there was you”
Intorno a me gli altri ballano, cantano, si divertono e partecipano.
Io non riesco a sciogliermi, non ancora.
È come se mi trovassi in una stanza con Blaine di fronte, a ballare e cantare solo per me, senza
tutta quella gente intorno.
Dopo un po’ mi lascio sfuggire un sorriso e posso
vedere Blaine ricambiarlo.
La canzone finisce e tutti si precipitano verso
gli Usignoli per complimentarsi con
loro.
Io rimango fermo nel mio posto, dal quale non mi
sono ancora mosso di un centimetro, e batto le mani continuando a fissare Blaine, come se fosse diventato il mio nuovo idolo.
In un certo senso…
Non posso lasciarmi sfuggire quest’occasione,
voglio scoprire il più possibile su di lui, sulla sua vita, cosa gli piace fare
nel tempo libero.
Mentre cerco di immaginarmelo intento a leggere
Vogue con interesse, mi si avvicina con un sorriso raggiante.
“Ehi Kurt! Ti è piaciuta l’esibizione?”.
Riesco solamente ad annuire.
“Bene, che ne dici di prenderci un caffè? Ho un’ora
libera!”
Non posso resistere al suo sorriso. “Certo, mi
farebbe davvero piacere!”.
So che non devo essere troppo precipitoso, ma
penso proprio che Blaine sia il ragazzo adatto a me.
Grazie alla nostra chiacchierata davanti ad un
caffè ho scoperto che è gay e che ha avuto problemi nella scuola che
frequentava prima.
Proprio come me.
Mi è rimasta impressa una frase che mi ha detto:
”Il
pregiudizio nasce dall’ignoranza, Kurt”
Mi ha incoraggiato a non scappare di fronte a Dave, ma ad affrontarlo.
Nessuno, neanche chi conosco da molto tempo, mi
aveva mai dato questo genere di consigli.
Che
motivo ha Blaine per essere così carino con me se mi
conosce da così poco tempo?
Forse sente di dovermi aiutare in qualche modo, di
doversi rendere utile.
Forse perché prova i miei stessi sentimenti, che
ora come ora sono abbastanza confusi.
Dovrei considerarlo un conoscente ma sento che lui
rappresenta molto più di questo per me.
Mi ha anche lasciato il suo numero di telefono, in
caso mi serva aiuto su come agire nei confronti di Dave.
Non so proprio cosa pensare.
Devo rifletterci meglio e con più calma, o rischio
di prendere la direzione sbagliata.
Anche se non riesco a vedere niente di sbagliato
in tutto ciò.
Solo una cosa è certa.
Fino ad oggi, non avevo mai creduto nell’amore a
prima vista.
“And
everything went from wrong to right, and the stars came out and filled up the
sky, the music you were playing really blew my mind, it was love at first sight”
Note dell’Autore
Sono tornata! Avrei dovuto continuare la mia
raccolta “RandomGlee” ma non riesco ancora a trovare la giusta ispirazione.
Intanto mi è venuta voglia di descrivere il primo
incontro di Kurt e Blaine, che per me (almeno per quanto riguarda Kurt) è stato
amore a prima vista.
Così ho preso la canzone “Love at first sight” di
Kylie Minogue e ho scritto questa storia.
Spero vi piaccia! Lasciate un commento, positivo o
negativo! =)
Alla prossima!
Ilaryf90