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Autore: mere    21/07/2011    5 recensioni
‘’Non hai visto Luna, vero?’’
‘’Luna?’’
‘’Sono pazzo di lei! Sarà meglio che glielo dica visto che, forse, moriremo entro l’alba!’’

E se Neville fosse riuscito a dichiararsi,finalmente?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luna Lovegood, Neville Paciock
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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‘’Non hai visto Luna, vero?’’
‘’Luna?’’
‘’Sono pazzo di lei! Sarà meglio che glielo dica, visto che, forse, moriremo entro l’alba!’’

 

La professoressa McGranitt aveva appena schiantato uno dei tanti Mangiamorte mandati da Voldemort, con uno schiocco sordo. Con la crocchia ormai disfatta ma la grinta nelle vene, Minerva McGranitt si allungò per scavalcare un corpo ai suoi piedi, privo di sensi. Neville Paciock l’affiancò bandendo la sua bacchetta, fiero.

« Professoressa, professoressa! » urlò nel trambusto, guardando con la coda dell’occhio attorno a sé. Un Mangiamorte cercò di sferrargli contro un Anatema che uccide ma dall’altro lato, esattamente di fronte, Dean Thomas gli lanciò uno Stupeficium facendolo crollare immediatamente sul terreno di un’Hogwarts ormai distrutta.

« Professoressa! » ripetè Neville, riacquistando lucidità, ringraziando Dean con uno sguardo « Ha per caso visto Luna? »

« La signorina Lovegood? » la McGranitt sembrò accigliarsi e con uno sguardo triste fissò le macerie ai suoi piedi.

 « No » mormorò atona, senza guardarlo.

Neville serrò le labbra e anche lui, a malincuore, scavalcò un paio di corpo inermi, alcuni studenti di Hogwarts, e si augurò che fossero solamente svenuti. Chiese persino al professor Vitious se avesse visto Luna, ma lui non parve nemmeno dargli retta.

E come poteva, nel bel mezzo di una battaglia?

Incrociò lo sguardo di Ginny, per un attimo, e lo trovò cupo, quasi vuoto. Tentò di avvicinarsi a lei ma corse su per le scale, di quel che restava, del Salone d’Ingresso, puntando la bacchetta su qualunque cosa le si avvicinasse.

Amareggiato ma con ancora un brivido di speranza che gli ardeva nel petto, Neville la seguì coprendole le spalle. In un attimo notò una chioma fluente e luccicante invadergli la visuale.

« Luna! » urlò con un sorriso lieve sul volto, e quel bagliore di speranza sembrava illuminargli tutt’intorno, come se avessero acceso delle luci estranee tutto ad un tratto.

« Luna! » gridò in sua direzione e disarmò un seguace di Voldemort prima che potesse alzare la sua bacchetta.

« Oh, Neville, è stato molto gentile da parte tua » sillabò lei, i grandi occhi azzurri fissi sul Mangiamorte che, con sguardo innervosito, cercava a tentoni la sua bacchetta tra le macerie.

« Luna, devo dirti una cosa » bofonchiò, e l’entusiasmo iniziale si tramutò in goffaggine « Vedi.. ecco.. »

« Attento! » esclamò Luna, allontanandolo dalla scalinata con uno strattone; il bagliore di luce verde si schiantò sul muro di fianco « Harry ha bisogno di noi, forza! »

Senza nemmeno dargli il tempo di ribattere, Luna gli prese la mano e lo trascinò da qualche parte, e Neville fu talmente concentrato a fissare le loro mani incastrate che non seppe nemmeno dove lo stesse trascinando. Arrossì fin sulla punta dei capelli e sorrise di sbieco, come se fosse appena stato Confuso.

« Expelliarmus! » la voce piatta e tranquilla di Luna lo ridestò e, impugnando la sua bacchetta, tenne lontano un paio di Mangiamorte che gli stavano alle calcagna.

« Senti, Luna, io.. »

Un rombo assordante gli arrivò alle orecchie e capì che un’altra parte del castello era andata in frantumi, e ormai sentiva la sua vita appesa a un filo.

Con un coraggio che non credette di possedere, strinse le spalle di Luna con le mani e la baciò, frenetico. Si staccò un secondo dopo, sentendo uno strano calore invaderlo, soprattutto sulle guance e le orecchie. Luna gli sorrise con quel suo viso sereno e lui ricambiò, scosso da mille brividi.

« Mi piaci un sacco Luna! E’ un secolo che voglio dirtelo! »

« Oh, è una cosa carina da dire, Neville. Anche tu mi piaci »

Le strinse la mano radioso e, con un colpo di bacchetta, schiantò un altro Mangiamorte che inciampò sul suo stesso mantello e cadde battendo la testa su un sacco piuttosto grande.

Neville sentì il cuore martellargli nel petto e pensò che, se avesse dovuto morire, tanto valeva farlo stringendo la mano della donna che amava, no?

 

Provò la stessa identica sensazione quando la spada di Godric Grifondoro tagliò la testa al serpente viscido, amico inseparabile di Lord Voldemort. Fissando il corpo del serpente Nagini sparire in una nube di fumo, pensò che quella fosse l’ultima grande cosa che avrebbe fatto Neville Paciock prima della sua morte. Ma si sbagliava, ce ne sarebbero state tante altre, tanti sorrisi, tante lacrime ad attenderlo.

Col fiatone e con la spada che stringeva con forza tra le mani, pensò a Luna e il riflesso dei suoi bellissimi e grandi occhi azzurri lo fecero sentire meravigliosamente sereno, come una bellissima e piacevolissima cura.

 

 

 

Eh beh, io l’ho immaginata così. Voi? 
Ho adorato Neville nella battaglia finale ad Hogwarts, sia nel film che nel libro, e mi è piaciuta davvero molto questa sua dichiarazione nei confronti di Luna. 
Chissà se poi è riuscito veramente a dirle di essere pazzo di lei? 
Beh, in ogni caso, Harry e Ginny ne erano a conoscenza (:

   
 
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