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Autore: beastille    21/07/2011    1 recensioni
«Oh, smettila di farne un dramma: ti ho chiesto di uscire, non di andare a scalare l'Everest!», anche se di drammi non si era vista l'ombra.
Finalmente, Daphne riemerse dalla nuvola di smalto in cui era immersa e distese le labbra lentamente, millimetro per millimetro, finché Pansy riconobbe quello che le era spuntato in faccia come un sorriso. Si, decisamente era un sorriso, e anche di considerevoli dimensioni.
Tributo al Femslash Day (maratona organizzata dal « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest).
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Daphne Greengrass, Pansy Parkinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
- Questa storia fa parte della serie 'Girls do it better!'
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Ho scritto questa cosa un po' a caso, giusto per sfizio, perché amo il FemSlash e questa ship, che assolutamente é perfetta in ogni suo aspetto <3
Per cui eccomi qua, a tentare di iscrivermi alla maratona sul CoS e di non sbagliare, essendo la prima iniziativa a cui partecipo (non sono nervosa, naah.)
Scusate la poca (pochissima) fantasia nello scegliere il titolo, ma proprio non mi veniva niente. Chiedo venia.







Oh, smettila di farne un dramma: ti ho chiesto di uscire, non di andare a scalare l'Everest!
— atto unico —


Daphne Greengrass non era esattamente come la dipingevano crudelmente alcune invidiose compagne di casa: certo, era piuttosto altezzosa e altrettanto bella, amava pettinarsi per ore e possedeva tonnellate di smalti magici; tuttavia, non era una persona cattiva, ma si concedeva in tutta la sua frivolezza e spensieratezza solo a poche persone della casa di Serpeverde. Le restanti la guardavano con sospetto e timore, inventandosi succulenti e inverosimili pettegolezzi sul suo conto.
Come quella volta che Pansy era arrivata fumante in sala comune sbraitando davanti a tutti se era vero che la notte scorsa l'aveva passata nella Stanza delle Necessità con Draco, e si era calmata solo dopo un estenuante pigiama-party a base di maschere di bellezza e trattamenti per capelli.
Lì per lì aveva attribuito quella reazione a una possibile cotta di Pansy per il ragazzo, ma ultimamente aveva intuito che i gusti della ragazza erano decisamente mutati; e no, non era passata dall'amare i platinati ai mori, piuttosto aveva iniziato a preferire le platinate.
E Daphne, in tutto il suo contegno, non era riuscita a non vedere il modo in cui l'amica le sorrideva impacciata ultimamente.
Pansy Parkinson impacciata? Non era un binomio accettabile.

***

«Questo week end abbiamo l'autorizzazione per Hogsmeade.»
Daphne Greengrass non rispose all'affermazione dell'amica; il bel visto, teso in una smorfia concentrata nel tentativo di mettersi lo smalto con precisione chirurgica, non fece una piega.
«Ci andiamo insieme?» buttò lì Pansy con finta nonchalance. In realtà era nervosa come mai nella sua vita: le sue mani non riuscivano a stare ferme e stringevano convulsamente il tessuto della poltrona su cui era accoccolata.
Nessuna parola le arrivò di rimando, quindi decise di rimarcare la domanda.
«Dico davvero: io e te, a Hogsmeade, questo week end.»
Daphne finì di stendere lo smalto sul mignolo della mano sinistra con lentezza estenunate, e Pansy osservava il pennellino nero scivolare sull'unghia con un groppo in gola che non accennava a sciogliersi.
Quando si accorse che stava facendo la figura di una Tassorosso alle prese con la sua prima cotta non si trattenne e sbottò, piena di stizza.
«Oh, smettila di farne un dramma: ti ho chiesto di uscire, non di andare a scalare l'Everest!», anche se di drammi non si era vista l'ombra.
Finalmente, Daphne riemerse dalla nuvola di smalto in cui era immersa e distese le labbra lentamente, millimetro per millimetro, finché Pansy riconobbe quello che le era spuntato in faccia come un sorriso. Si, decisamente era un sorriso, e anche di considerevoli dimensioni.
Come ulteriore conferma la bionda scosse la testa affermativamente, e una scintilla di timidezza mal celata le brillò negli occhi.
Pansy Parkinson uscì dalla sala comune saltellando come una pivella del primo anno, come era solita chiamarle, alcune ciocche del caschetto sparate in aria a riflettere il suo umore e una minuscola boccetta riportante la scritta “Felix F.” stretta tra le dita sottili, ottenuta chissà come qualche giorno prima con metodi molto poco Grifondoro e decisamente Serpeverde.

Quello stesso week end, qualche curioso non poté fare a meno di meravigliarsi nel vedere due infagottate Serpeverdi mano nella mano, e un ragazzino del terzo anno giurò sull'intera stirpe dei Goblin di aver visto schiantesimi partire dalla bacchetta della mora verso alcuni ragazzi che avevano fissato troppo l'adorabile fondoschiena della sua compagna di stanza.

Ah, l'amour.






Crack, fanon o canon?
Slash, Het, Threesome?
GOD SAVE THE SHIP!
I ♥ Shipping è un'idea del « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »

Collection of Starlight ~ Femslash Day
   
 
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