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Autore: Alchbel    22/07/2011    13 recensioni
La storia si propone di ripercorrere con voi le tappe del rapporto tra Blaine e Kurt, soffermandosi sui pensieri che i due hanno avuto durante le canzoni che li hanno visti protagonisti... Verranno inoltre inseriti dei “missing moments” attraverso i quali si indagherà ancora sulle dinamiche del loro rapporto. Enjoy!
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~ KlaineSongs ~

 

2°_ Teenage dream ~ Kurt

~ Di sogni ad occhi aperti e fastidiosi risvegli ~

 





 

Before you met me, I was a wreck
But things were kind a heavy, you brought me to life
Now every February you'll be my valentine, valentine

Let's go all the way tonight
No regrets, just love
We can dance until we die
You and I, we'll be young forever

 

 

All’improvviso mi sembra di non riuscire a respirare, come se ad ogni parola che pronuncia, ad ogni nota prodotta un po’ del mio fiato e dell’aria intorno sparissero, fuggendo via. Farò la figura dell’idiota se rimango a boccheggiare davanti a lui, ma non posso fare a meno di continuare a guardare i suoi movimenti decisi, i suoi occhi di uno strano ambra e quel sorriso.

 

Bene. Fino a due secondi fa non lo conoscevo ed ora lui mi canta davanti ed io mi sto per sciogliere. Qui il Glee Club sembra essere molto popolare – sarebbe assurdo il contrario con uno come… Blaine che canta. È una strana sensazione, come se non potessi non sorridere quando incontro i suoi occhi.

 

 

You make me feel like I'm living a teenage dream
The way you turn me on, I can't sleep
Let's run away and don't ever look back
Don't ever look back

 

 

Probabilmente – anzi sicuramente è un piano ben congeniato per tenere lontana qualunque spia di altre scuole: Blaine fa il carino, ti intrappola con il suo fascino e tu dimentichi cosa sei venuto a fare e anche come ti chiami. Perché è questo il mio stato al momento e lui pare provocarmi! Come se la stesse cantando a me questa canzone, come se ci fossero mille sottintesi nelle sue parole, nei suoi movimenti ed io non riesco a rompere l’incantesimo che mi intrappola come un sogno troppo bello per essere vero o perché ci si voglia svegliare. E mi lascio andare nei suoi meravigliosi occhi.

 

 

let’s go all the way tonight
No regrets, just love
We can dance, until we die
You and I we’ll be young forever

 

 

Mi indica. Indica me? Ma non siamo ridicoli! Fa parte della coreografia quel movimento, solo della coreografia… è tutto così…

I suoi occhi nei miei - di nuovo - ed il mio cuore perde un battito. In un istante dimentico le Nuove Direzioni, il mio ruolo di spia e tutti i miei problemi al McKinley con Karofsky e i vari bulli. Ogni cosa annega in lui e mi rendo conto che per quanto sia stupido ed infantile, per quanto sia da me, sono stregato da Blaine.

Ok, colpo di fulmine? Con un ragazzo che conosco da poco più di due minuti – uno sconosciuto? No, seriamente Kurt, quanto ancora vuoi renderti ridicolo prima di toccare il fondo? Lui avrà già capito tutto e nella sua testa ti starà prendendo in giro per il modo in cui lo guardi.

 

My heart stop when you look at me
Just one touch
Now baby I believe this is real
So take a chance and
Don’t ever look back
Don’t ever look back

 

 

Non posso fare a meno di sentirmi bene in questo momento. Non posso fare a meno di guardarmi intorno e vedere come la sua voce stia portando allegria ovunque in questa stanza. Solo la sua voce, nulla di più. Se non è magia questa! Tutti intorno a me si muovono a ritmo di musica, come sotto un potente e dolce incantesimo che arriva dritto al cuore.

 

Guardo di sfuggito la mia mano: l’ha presa e mi ha trascinato nel cuore della scena, nel momento più bello dell’intera giornata, forse del mese e lo ha fatto con una naturalezza unica, come se fossimo amici da sempre, come se mi conosce. Semplicemente mi ci aveva portato e mi aveva lasciato lì a guardare lo spettacolo.

 

 

I’m a get your heart racing
In my skin-tight jean

Be your teenage dream tonight

 

 

Le loro voci a cappella sono qualcosa di angelico. E noi dovremmo sfidarli? E speriamo di batterli? Ora come ora credo che niente al mondo possa battere quella voce…

Si spegne, come quando la luce di una cometa viene inghiottita dall’oscurità della notte e non ne resta traccia che nella tua testa – il resto del miracolo è scomparso agli occhi della gente.

 

Dovrò svegliarmi anch’io ora e mentre applaudo sento l’incantesimo infrangersi. Ora sono Kurt Hummel, spia di un’altra scuola che molto probabilmente è stata già riconosciuta come tale per quella maledetta divisa che non ho. No, fermo.. non pensare a lui che ti aggiusta il colletto consigliandoti di non dimenticarla più…

 

«Allora, vieni con noi… emhnovellino?» mi chiede Blaine, affiancato da due compagni e da come ha caricato l’ultima parola capisco che sa tutto.

Addio sogni, è stato bello finché è durato!

 

 

~ ∞ ~

 

 

Bloccato in macchina, giovedì sera, a pochi metri dal mio “appuntamento”. No, no... per amor di cronaca non confondiamo le cose: non è un “appuntamento”, è un’uscita con un amico conosciuto da poco, di cui so pochissimo, che gareggia in una squadra avversaria e che… cavoli, che mi piace!

 

Ma a cose simili ci sono abituato, insomma non è di certo la prima cotta o fissa che prendo... solo che stavolta lui è gay e le cose si complicano: ho più speranze! Cioè, le mie speranze sono comunque pari a zero – siamo realisti – ma il mio cuore non vuole smetterla di credere che potendo stare effettivamente insieme e dopo essermi stato tanto d’aiuto con Karofsky ed avermi preso a cuore.. possa, ecco, nascere qualcosa. Cosa? Cosa dovrebbe nascere?

Solito, stupido, sognatore ad occhi aperti! Quando ti decidi a crescere?

Chiudo gli occhi e prendo un profondo respiro. Ecco a cosa serve lo yoga.

 

Un picchiettio improvviso sul vetro della macchina mi fa sussultare e voltando lo sguardo scorgo sorpreso il volto di Blaine che mi osserva curioso da fuori il finestrino. Per un attimo rimango così, bloccato da quello sguardo e quel sorriso e non mi accorgo di arrossire – cosa che non fa altro che allargare ancor più le labbra dell’Usignolo.

 

Scendo dalla macchina leggermente in imbarazzo: da quanto tempo mi stava osservando? Odio sognare ad occhi aperti: si rischiano sempre simili figure ed io ho la fortuna di non scamparne neanche una.

 

«Ciao, Kurt. Tutto ok?» mi saluta lui, senza perdere il sorriso.

 

Traduzione: ciao, Kurt. Mi sembravi lievemente meno fuori di testa l’ultima volta che ti ho visto, quando mi hai inspiegabilmente parlato di tutti i tuoi problemi, chiedendomi aiuto nonostante fossi un perfetto sconosciuto.

 

Sorrido ancora più in imbarazzo se possibile e sono indeciso su cosa rispondere. Opto per un saluto ed un sì: rapidi ed indolori.

 

«Sei qui da molto»

Ahimè, non è un’affermazione: Blaine sembra non volermela far passare liscia questa mia… stranezza. Sospiro.

«Mi facevo coraggio» confesso; tanto, peggio di così.

 

Mi aspetto uno sguardo allucinato, magari un dietro front e fuga per la salvezza – sanità mentale in questo caso. Invece lui allarga di un po’ il suo sorriso, lasciandosi scappare il suono dolce in una risata trattenuta e mi guarda.

 

«Certo, ci vuole coraggio per andare a mangiare qualcosa con un simile mostro cattivo. Magari il locale, qui, non ha ciò che voglio e potrei mangiare te!» conclude alzando le braccia ed aprendo la bocca per mimare una bestia feroce.

 

Scoppio a ridere ancora più in imbarazzo.

«Non intendevo questo» sottolineo con tono di scusa.

«Certo. So cosa intendevi»

 

Per un attimo il suo sorriso si spegne, come se quella frase trattenesse più del visibile, molto di più. Lo osservo mentre sulla fronte gli compare una lieve ruga – chissà a cosa sta pensando.

Chissà cosa voleva intendere.

 

Ma tutto non dura che un attimo, poi torna il Blaine di sempre, con gli occhi vivi ed un sorrisetto di sincera fiducia in chiunque gli sta di fronte ad allargargli le labbra.

«Mangiamo?» mi chiede, indicandomi con la mano il locale che ha scelto per la serata.

«Certo» e mi avvio alla sua destra.

Il locale è carino: ben arredato e non molto caotico o affollato. Prendiamo uno degli ultimi posti della sala e attendiamo che qualcuno ritiri le nostre ordinazioni.

 

«Allora, Kurt.. come va?» mi chiede guardandomi dritto negli occhi.

 

Paura che scappi, Blaine? Io sorrido, pensando alla risposta più veritiera e meno preoccupante che possa dargli.

«Come sempre» rispondo, scrollando le spalle con fare superficiale, ma lui non ci sta ad arrendersi subito.

 

«Quel tipo ti dà ancora fastidio, eh?» mi chiede ancora e – non so se me la sia immaginata – sento una nota di triste preoccupazione nella sua voce.

 

Ha minacciato di uccidermi penso fra me, ma non voglio che lo sappia, quindi annuisco appena abbassando lo sguardo.

Lui si sporge verso il tavolo e mi sfiora la mano con aria preoccupata: crede stia di nuovo piangendo? In effetti, ne avrei voglia.

 

«Mi sono ripromesso di non farlo, stasera» sussurro e lui mi guarda senza capire «Mi sono ripromesso di non piangere, facendo la pessima figura della prima volta che ci siamo incontrati… Cambiamo argomento?» quasi lo prego.

 

Blaine, però, non mi sembra molto d’accordo. Per un istante apre la bocca, quasi volesse dirmi qualcosa; poi la cameriera del locale ci interrompe chiedendoci le ordinazioni – dovrò ringraziare quella donna, prima di andar via.

 

«Per me il classico, grazie» fa lui gentile «Per te…?»

«L-lo stesso» tentenno e lei ci sorride andando via.

«Il classico? Non ti facevo da panino classico, Kurt…» scherza – che abbia davvero dimenticato il nostro discorso di prima?

«Neanch’io, te… e poi, odio i locali nuovi: non so mai che prendere e finisco col copiare l’ordinazione degli altri. Spero non sia nulla di allucinante»

«Fidati di me» mi sorride lui.

Ovvio mi trovo a pensare.

 

«Quindi… tu sei il solista degli Usignoli…» azzardo mentre la cameriera ci porta i panini chiesti.

«Ah, potresti aggiungere anche un cappuccino medio per me e…?»

Mi guarda. Mi sfida?

«Un latte macchiato, scremato, grazie» sorrido io.

«Ah! Allora non copi sempre le ordinazioni altrui!» mi prende in giro.

«No. Sul caffè ho gusti molto particolari ed il cappuccino non rientra fra questi, mi spiace» lo canzono.

 

Addenta il panino con calma e mi guarda mangiare il mio, quasi con curiosità. Non ha mai visto qualcuno mangiare prima d’ora o cosa? Mi sento leggermente in imbarazzo sotto quegli occhi ambrati e non so che dire per rompere il silenzio. La mia domanda sul Glee Club è passata senza sortire effetto. Avrei fatto meglio a rispettare quello che avevo detto a Mercedes: “non parleremo neanche del Glee Club”… sì ma allora di cosa?

 

«Fai ancora la spia?» chiede lui e sembra serio.

Io mi blocco, guardandolo negli occhi a corto di fiato. Allora l’ha sentita la mia domanda.

«No, no, no… io stavo solo.. insomma, chiedevo.. ecco» mi scuso e lui scoppia a ridere di gusto.

«Ehi, calmo! Scherzavo!» mi rassicura «Sì, di solito mi assegnano gli assoli… ma è il consiglio che decide. E tu?»

«Io… oh, beh.. non credo avrò assoli stavolta. Sai, siamo un gruppo molto in competizione. Si vince e si perde» e non ho la più pallida idea di cosa stia dicendo.

 

Come del resto, non ne ho per tutta la serata. Rotto il ghiaccio si passa da un argomento all’altro senza alcuna connessione logica, dalla famiglia, alle copertine di Vogue, agli ultimi singoli in giro. Dovrebbe affinare i suoi gusti musicali.. sono un po’ troppo… non so, distaccati dai veri sentimenti che le canzoni dovrebbero trasmettere. Non c’è un pezzo seriamente emotivo tra quelli che mi ha citato, ma evito di contraddirlo per non cadere di nuovo in una situazione imbarazzante – ce ne sono state a sufficienza.

 

Quando la cameriera ci porta i caffè, stiamo ridendo senza saperne davvero il motivo – solo per il gusto di farlo. Non mi capitava una cosa simile da tempo.

 

«Sai un po’ mi spiace» confessa ad un tratto, sorseggiando il suo cappuccino.

«Per cosa?»

«È stata una bella serata, ma è giunta alla fine» spiega.

«Beh, non sarà l’ultima» provo a consolarlo mentre ci avviamo alla cassa per pagare.

 

Lo batto sul tempo e pago per entrambi con un sorriso alla sua aria di sorpreso disappunto.

«Ora dovranno essercene per forza delle altre, Kurt Hummel» minaccia lui «Devo restituire la cortesia… e non scuotere la testa, lo farò» si impunta.

Non posso fare a meno di sorridere.

 

«Allora alla prossima!» lo saluto con entusiasmo.

«Certo. Sta bene, Kurt» ricambia lui e di nuovo il suo sguardo si fa leggermente serio; ho l’improvviso sospetto che voglia riaprire l’argomento “Karofsky”, ma lui non fa altro che guardarmi con forza, quasi volesse comunicare solo con lo sguardo ed io rimango di nuovo senza fiato. Alle volte davvero non capisco come sia possibile che mi abbia preso tanto a cuore: ci conosciamo da troppo poco tempo eppure lui mi tratta come un vecchio amico.

 

Sorrido, mascherando imbarazzo e dubbi e mi avvio verso la macchina, mettendo in modo e guidando fino a casa – fortuna che il locale non è molto lontano.

 

Solo quando sono ormai sceso e sto cercando la chiave di casa, mi accorgo della sua macchina – nera elegante ma allo stesso tempo sportiva – che mi passa davanti ed il suo occhiolino mi saluta.

 

Rimango per un istante immobile per la sorpresa, poi trattengo a stento uno scoppio di risa abbassando il capo: mi ha seguito fino a casa? Per accertarsi che non mi accadesse nulla?

 

Blaine Anderson, sei strano… e stranamente non fai altro che piacermi sempre di più.

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTE:

Eccoci col secondo capitolo…. Oddio >___< sarà stato penoso rispetto a quello di pachelbel… mi spiace (cavoli, era impossibile reggere il confronto!)

In ogni caso.. siamo entrambe in brodo di giuggiole per il successo del primo capitolo: avete risposto davvero in molti e per questo vi ringraziamo moltissimo. In particolare ringraziamo: EricaCullen, BeatriceS, VomitingKlainbows, crazy_klara, Sirymcgregor, Endgame_Klaine, _kia91_,  MissBlackspots, Sasi_blu, Franzolina_ per aver recensito; KKlaine, martysa, only_be_pretending, Sasi_blu, VomitingKlainbows perché preferiscono e  Alice Pierce, BeatriceS, EricaCullen, GingerKinomiy, IstillRemember, Kakiis, Minzul, MissBlackspots, Sirymcgregor, tellins, truecolors_, Unknown118, _kia91_ perché seguono. E un grazie anche a tutti i lettori silenziosi.

Due precisazioni prima di andare.

Il raiting della storia ora è giallo.. ma siamo certe che nel corso della storia aumenterà.

Tutte le canzoni che, in un modo o nell’altro, hanno caratterizzato l’intera esperienza di Kurt e Blaine, come avrete notato, saranno trattate da entrambi i punti di vista. Par condicio u.u

 

Bene. Credo di aver detto tutto. Aspetto di sapere che ne pensate, eh!!

Non perdete il prossimo capitolo: pachelbel ha fatto un magnifico lavoro – si è superata!

A presto! Baci.

 

 

   
 
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