Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Margaret24    23/07/2011    4 recensioni
“Buona fortuna a tutti” stava dicendo Moody. “Ci vediamo tra un’ora alla Tana. Al mio tre. Uno... due... TRE”
Ed erano in volo.
Lupin's PoV
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Weasley, Remus Lupin, Severus Piton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Remus tese il braccio destro in avanti, come fecero sette dei suoi compagni, e dopo pochi secondi il suo manico di scopa era saettato nella sua mano. Si voltò verso Tonks, al suo fianco. Lei gli sorrise, come per tranquillizzarlo: era bellissima, come sempre, con i suoi capelli rosa e il suo viso a forma di cuore. Anche se in quel momento le fosse venuto in mente di trasformare il suo naso in quello di un maiale, sentiva che il suo cuore non avrebbe cessato di accelerare i battiti nel guardarla, nemmeno fra cent’anni. Ovviamente lui aveva insistito perché sua moglie rimanesse a casa, e altrettanto ovviamente lei l’aveva fulminato con lo sguardo, sottolineando di fare parte dell’Ordine quanto lui e di essere all’altezza della situazione. Questo lui non lo metteva in dubbio, ma era valsa la pena di tentare. 

Osservarono Harry montare nel sidecar insieme ad Hagrid, e soffocarono entrambi una risata nel vederlo così scomodo, incastrato tra la gabbia di Edvige e lo zaino. Remus ricordò quando Sirius propose a lui e a James di fare un giro, e nessuno dei due voleva stare nel sidecar, così si erano ritrovati in tre sulla moto. La voce di Malocchio interruppe il filo dei suoi pensieri.
“Bene. Tutti pronti, per piacere; dobbiamo partire esattamente alla stessa ora o l’azione diversiva non avrà senso”
Remus inforcò la scopa insieme agli altri, fingendo di non notare Ron che stringeva la vita a Tonks e lo guardava con aria colpevole. Ricambiò il sorriso di Harry, o per meglio dire, di George, alla sua destra, ma un presentimento lo tormentava. Cercò di non guardare Tonks come se fosse l’ultima volta, e si concentrò su Moody, ignorando quella sensazione di oppressione al petto.
“Buona fortuna a tutti” stava dicendo Moody. “Ci vediamo tra un’ora alla Tana. Al mio tre. Uno... due... TRE”
Ed erano in volo.
Per un attimo, si sentì libero. Il vento gli scompigliava i capelli, le luci sottostanti si allontanavano sempre di più, l’aria fresca gli accarezzava il viso. Lui e George presero quota sempre di più, finché non sentirono che i versi di un Thestral e il rombo lontano della moto di Sirius.
“Tutto bene?” urlò a George. Lo sentì ridere.
“Certo! Anche se mi sa che Malocchio ha sbagliato persona...”
“Non ci provare” gli rispose. “So benissimo chi sei dei due”
Sul volto di George apparve lo sguardo confuso di Harry: “Davvero? E come fai ad esserne sicuro?”
Remus ridacchiò. Era assurdo pensare come certe persone dimenticavano completamente la sua Licantropia e tutte le sue conseguenze, tra cui l’istinto.
Non era un caso, infatti, se lui era sempre più all’erta. Qualcosa non andava. Si voltò più volte, nella speranza di riconoscere un membro dell’Ordine, ma le nuvole e il vento gli rendevano impossibile distinguere anche le ali di un Thestral, finché...
Udì delle grida, e dieci, venti, trenta figure incappucciate li circondarono all’improvviso, stringendo il cerchio sempre di più. Un’esplosione di lampi verdi saettò sulle loro teste, mancandoli per un soffio. Per alcuni istanti, tutto fu solo una macchia confusa e caotica, illuminata da incantesimi provenienti da ogni lato. Una maledizione gli tagliò la strada, e Remus per poco non perse il controllo della scopa. Si voltò verso George, ma non c’era. Poi lo vide alla sua sinistra, sul suo volto la determinazione che celava la paura, e tirò un sospiro di sollievo.
“Seguimi!” gli gridò. Lui annuì e accelerò verso di lui.
Non c’era tempo per ritrovare la strada di casa. Il suo unico pensiero fu evitare quei getti di luce verde che continuavano a bersagliarli, e lui e George spronavano le scope il più possibile. Si sentì pervadere da un gelo penetrante, che non aveva niente a che fare con l’alta quota, mentre un pensiero familiare gli annebbiò la mente...
Erano stati traditi.
Ancora una volta, quel veleno di paura e ambizione era riuscito a penetrare l’Ordine, mandando a monte i loro piani e uccidendo quante più persone riusciva a contaminare. Ma chi era stavolta? 
La rabbia lo spinse a contrattaccare. Erano circondati. Mangiamorte alle spalle, sopra, sotto, ai lati... Riuscì ad allontanarne due da George con uno Schiantesimo, poco prima che lo colpissero, ma non riuscì ad evitare il violento bruciore che gli sferzò la spalla destra. Ignorando il sangue che gli scorreva lungo il braccio, lanciò una maledizione verso un Mangiamorte, che la mancò di poco. Poi...
Sectumsempra!”
Quella voce gli gelò il sangue nelle vene. Evitò per poco una maledizione e si voltò appena in tempo per vedere il cappuccio di un Mangiamorte cadere all’indietro... Severus Piton lo stava guardando con il più profondo disprezzo. La sua maledizione colpì George, che cadde dalla scopa, inerme. Senza perdere tempo, Remus si tuffò in avanti, e per un attimo pensò che fosse troppo tardi... Accelerò, tendendo una mano verso George e riuscì miracolosamente a prendergli un braccio. Il peso del corpo lo fece scivolare dalla scopa. Senza fiato, si ritrovò appeso al manico, una mano che teneva George e la bacchetta, una pioggia di lampi accecanti di ogni colore che sfrecciavano su di loro, mentre perdevano quota, il vuoto sempre più nitido...
Con uno sforzo sovrumano, riuscì ad abbassare la scopa fino alle gambe e vi montò, mentre teneva George tra le braccia, riparandolo con il proprio corpo. Il cuore gli si fermò, quando vide il sangue che ricopriva metà faccia di Harry... no, era George...non Harry, George...
Puntò la scopa verso l’alto e continuò a volare dritto, senza pensare a dove stavano andando, mentre lanciava incantesimi dietro di sé, alla cieca.
Protego Maxima!” urlò, e dalla sua bacchetta scaturì un raggio luminoso che circondò lui e George. Sapeva che non sarebbe bastato a contrastare una Maledizione Senza Perdono, ma aveva disperatamente bisogno di tempo...
“Andiamo...” disse, il panico nella voce, mentre scuoteva e schiaffeggiava George. Le sue mani tremanti erano macchiate di sangue nell’inconscio tentativo di fermare l’emorragia dal foro che aveva sostituito un orecchio. Prese un lembo del suo mantello, vi puntò la bacchetta e disse:
Diffindo
Strappò una lunga striscia di stoffa e lo premette con forza sul foro. Premette un dito sul collo di George e il sollievo lo pervase nel sentire una pulsazione debole ma costante.
All’improvviso, un rumore di cristalli infranti gli disse che l’Incantesimo Scudo era stato colpito da una maledizione. Si voltò di nuovo, e vide un Mangiamorte a pochi centimetri da lui che alzava la bacchetta. Puntò la propria verso di lui, preparandosi ad un contro-incantesimo, ma con suo enorme stupore scoprì che non ce ne fu bisogno: con una smorfia di dolore, il Mangiamorte si strinse il braccio e rallentò. Anche gli altri smisero di attaccare. Remus non capiva: i Mangiamorte si stavano deliberatamente allontanando. Solo una cosa poteva averli attirati...
“Harry...” sussurrò Remus tra sé e sé.
Si costrinse a non pensarci. Doveva tenere a bada il panico. Doveva riuscire ad orientarsi. Puntò la scopa verso il basso, superò le nuvole e vide finalmente Londra sotto di loro. Non avevano deviato molto dal percorso. Riprese la rotta, mentre i pensieri si accavallavano nel cervello...
Come facevano a sapere del piano? E perché solo in parte? L’unico coinvolto direttamente nel piano senza sapere dei sette Potter era Harry... No, Harry no. Non aveva senso...
Per tutto il tempo, aveva cercato di reprimere la preoccupazione, ma non poteva più sopportarlo: dov’erano gli altri? Se l’erano cavata? Chi l’avrebbe accolto alla Tana? Harry, Hagrid, Malocchio, Bill, Fleur, Hermione, Kingsley, Ron... Tonks... Dora...
Obbediendo all’inconscio del suo proprietario, la scopa accelerò. Udì un gemito che lo strappò dalla coltre di terrore che cominciava a soffocarlo, ma quando Remus guardò George, lui rimase incosciente. Il lembo del suo mantello era ormai impregnato di sangue, ma notò che l’emorragia sembrava essersi fermata. L’atmosfera era innaturalmente silenziosa. Da lontano riusciva a scorgere finalmente la sua casa. La loro casa.
Penetrarono gli incantesimi di protezione senza problemi. Remus attese il rumore di un oggetto infranto con il quale sua moglie rivelava la sua presenza, pur sapendo che non sarebbe mai arrivato. La Passaporta, una sveglia rotta, era ancora là, sull’ingresso, immobile e silenziosa. A fatica, smontò dalla scopa, e posò George a terra. I capelli stavano tornando rossi, il viso si riempì di lentiggini, ma quel buco alla testa e il sangue rimasero. Remus non poteva fare niente per aiutarlo, l’esperta era Molly. Si chiese quanto si sarebbe spaventata nel vedere suo figlio così. Poi si ricordò del tradimento: doveva assolutamente trovare una domanda efficace per identificare Harry. Cercando di restare lucido, senza pensare alle conseguenze che avrebbe comportato il rapimento del Prescelto, si mise a pensare. Ma si rese conto con amarezza che Peter conosceva quasi ogni dettaglio della sua vita, ogni informazione su di lui, ogni segreto che Hogwarts racchiudeva tra le sue mura sarebbero potuti essere rivelati facilmente ai Mangiamorte: perfino la Mappa del Malandrino, le formule per utilizzarla, i loro soprannomi, tutto ciò che avevano usato durante la Prima Guerra... erano inutili. Cosa sapeva Harry che nessun altro sapeva? Nella sua mente, passò in rassegna tutti i dettagli dei momenti passati da solo con lui... E ne trovò uno. Nemmeno Piton avrebbe potuto ricordarselo, preso com’era nel lanciargli occhiate sprezzanti, come al solito...
D’un tratto, la sveglia si illuminò, e Remus seppe che era il momento.


Angolo autrice
Lo so che è l'ennesima storia su Lupin, ma io mi sono letteralmente innamorata di questo personaggio, e ogni volta che leggevo Harry Potter non potevo fare a meno di immaginare i "Momenti Mancanti", quindi ho un bel po' di storie in cantiere! Spero vi sia piaciuta :) Si accettano (spero non solo) critiche negative, potete anche lanciare frutta e verdura di vario genere! Grazie!

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Margaret24