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Autore: Aireen    23/07/2011    2 recensioni
“Evans, ti piace il gelato?” Senza alcun tipo di preavviso James Potter l’aveva affiancata in corridoio, Lily sobbalzò leggermente, colta di sorpresa, poi, decise di adottare una nuova tattica: ignorarlo. Completamente.
Quello che Lily non sapeva però, era che ignorare James Potter equivaleva a flagellarsi ogni secondo, di ogni minuto, di ogni ora con una mazza ricoperta di spessi aculei.
Perciò, perseguendo nel suo piano subdolo, non gli rispose.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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“Evans, ti piace il gelato?” Senza alcun tipo di preavviso James Potter l’aveva affiancata in corridoio, Lily sobbalzò leggermente, colta di sorpresa, poi, decise di adottare una nuova tattica: ignorarlo. Completamente.

Quello che Lily non sapeva però, era che ignorare James Potter equivaleva a flagellarsi ogni secondo, di ogni minuto, di ogni ora con una mazza ricoperta di spessi aculei.

Perciò, perseguendo nel suo piano subdolo, non gli rispose.

“Ehi Evans? Evans, dico a te!”

 

Nel frattempo quello strano duo, composto da una Lily Evans apparentemente ignara della presenza fastidiosa che si ostinava a perseguitarla e da un James Potter in preda a una crisi da ricerca psicotica e morbosa di attenzioni, raggiunse l’Aula di Trasfigurazione, dove un’austera Minerva McGranitt attendeva l’arrivo degli studenti.

Come se niente fosse, Lily salutò la professoressa con un educato buongiorno e si accomodò nel primo banco che le capitò a tiro, né troppo in vista né troppo nascosto. James, deciso ad ottenere la sua attenzione, le si sedette accanto.

Coraggio Lily… Si  tratta solo di un’ora di lezione.

“Evans? Mi ascolti, Evans? Evaaaaaans?”

Ignoralo, ignoralo, ignoralo…

“Evans. Evans. Evans. Lily. Lily. Lily. Lily Evans. Lily Evans. Lily Evans.” Potter si stava velocemente evolvendo in una sorta di macchinetta, guidata unicamente dalla sua naturale propensione a fracassare i genitali altrui.

Ma Lily resisteva, non avrebbe ceduto. MAI. Cedere significava arrendersi. E il verbo arrendersi non rientrava nel vocabolario della ragazza.

“Eeeeeeeeeeeeevaaaaaaaaaaans!”

Non guardarlo Lily, non ti voltare! Che si stia trasformando in una balena o no, non ti riguarda!

Lily aveva capito ormai da tempo quanto la mente di James Potter fosse simile, per non dire identica, a quella di un bambino di cinque anni. Quindi, non doveva fare altro che non prestargli attenzione… non si fa forse così con i marmocchi con evidenti ritardi mentali?

La ragazza era talmente immersa nei suoi pensieri, volti a sostenerla nella nuova tattica “Ignora Potter”, che nemmeno si era accorta dell’iniziare della lezione.

Che stupida! Si disse, chinandosi a prendere piuma e pergamena per gli appunti. Beh… almeno Potter sarà costretto a lasciarmi perdere.

Mai, sottovalutare James Potter. Lily lo avrebbe imparato molto presto.

Intenta a prestare attenzione alla McGranitt e alla sua spiegazione, Lily si era completamente dimenticata di James: male, molto male. La ragazza non aveva infatti pensato a privarlo di ogni possibile arma. Un errore cruciale.

Il gambo di una piuma cominciò a punzecchiarla lentamente, per poi aumentare gradualmente il ritmo.

Una volta. Due volte. Tre volte. Quattro volte…

Resisti!

E forse Lily ci sarebbe anche riuscita, se Potter non avesse iniziato a sussurrare nel suo orecchio con una vocetta acuta, da bambina di due anni.

“Perché non esci con me, Evans?- Colpo di piuma – Perché non esci con me, Evans? – Un altro colpo di piuma- Eh? Eh?...”

Lily non seppe per quanto quella tortura andò avanti, seppe solamente che a un certo punto non ce la fece più.

Colpo di piuma, vocetta stridula, colpo di piuma, vocetta stridula, colpo di piuma, vocetta stridula.

“BASTAAAAAAAAAAAA!” Urlò, alzandosi in piedi e facendo ribaltare la sedia su cui era seduta.

“SI’ POTTER! SI’, USCIRO’ CON TE. AVETE SENTITO TUTTI? IO E POTTER USCIREMO INSIEME! E ORA, RAZZA DI LURIDO INDIVIVUO FRACASSA GINGILLI, VEDI DI TOGLIERTI DALLA MIA VISTA O GIURO CHE MI DIVERTIRO’ AD ESERCITARMI CON LE MALEDIZIONI SENZA PERDONO SU DI TE!” Lily si placò di colpo, comprendendo solo in quel momento l’immane figuraccia che aveva appena fatto e lanciando uno sguardo disperato alla professoressa.

“Bene, Evans! Sono sicura che tu e Potter possiate discutere riguardo il come e il dove del vostro appuntamento anche in punizione. Venerdì sera ripulirete l’intera Sala Trofei.”

Lily sbiancò, mentre sul viso di James si dipingeva un’espressione soddisfatta.

“Io… sola… tutta la sera… con… con… Potter?”

“Esattamente.” Affermò la McGranitt.

 e fu COSì CHE LILY EVANS DIVENNE LILY POTTER.

  
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