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Autore: DarciaSama    23/07/2011    1 recensioni
Quando l'Arte lega la creatura al proprio creatore...
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Plasma l'artista nel suo atelier, a volte violento, a volte dolce. Sentimenti sono racchiusi in quei gesti con le loro sfumature e le loro distorsioni. Passione, ossessione, follia...
Vedo rabbia nei tuoi occhi mentre le tue mani sottili, bianche di gesso, aggrediscono la tua nuova creatura. La tua bocca è rossa per i troppi tormenti...ti immagino morderti quel bellissimo labbro carnoso che sboccia sul tuo viso come sangue sulla neve.
Il tuo incarnato niveo mi ha sempre stupito:così liscio, così perfetto da sembrare porcellana.
Ora attraversi la stanza per giungere al lavabo del tuo studio per lavar via il gesso che incrosta le tue dita.
Adoro vedere quel tuo sguardo perso e disperato e sapere che, dopo giorni che il sono non ti allieta e che il tuo palato non gusta pietanza, l'unica cosa che ti sostiene è l'odio; vederti così mi riempie di gioia perchè la ragione del tuo furore sono io.
Ritorni alla tua creazione a passi svelti, i tuoi gesti sono nervosi, ora l'enfasi con cui getti la vernice sulla scultura tradisce il fatto che tu stia scolpendo la tua ossessione per me...Dio quanto ho desiderato questo momento!
Ho catturato la tua attenzione, ho ghermito il tuo genio artistico, ti ho dato una casa, una moglie, un futuro, ho persino comprato per te questo atelier immerso nella campagna toscana...ora ho rubato anche i tuoi pensieri, sono diventato la tua ossessione.
Io ti possiedo. Sei MIO! Tu crei opere e io ho creato ciò che sei ora.
Tu sei la mia più suggestiva e perfetta opera d'arte.
Persino il tuo corpo mi appartiene, perchè tu brami il mio amore, il mio affetto e la mia protezione nonostante io mi faccia odiare.
Io ti ho posseduto una notte, per ore, prendendomi cura di ogni tua parte, lentamente, inesorabile, fino a possedere persino la tua pazzia, il tuo desiderio insaziato e insaziabile.
La furia imperversa nelle tue mani, continui a lanciare manciate di vernice su quella struttura che perde sempre più il suo candore, mentre alcune gocce ti feriscono di rimando sul viso, sulle braccia, sul petto...il caos è creato dal momento di massima tensione...e poi la calma e la desolazione del devasto...
sai fermo, in piedi, atonito davanti alla creatura che non volevi generare.
Esco dal mio primo posto in platea per assistere alla distruzione di una mente umana. Scosto la tenda che copre la struttura in legno che mi ha preservato dal tuo sguardo fino ad adesso: il tuo atelier è pieno di nascondigli.
Non ti accorgi della mia presenza fino a che non sono dietro di te, respirando il tuo odore.
Ti volti di scatto, come una belva braccata. Il tuo sguardo spaurito sul mio viso mi lusinga, non hai più quel cipiglio ribelle che tentava di tenermi lontano.
Avvicino una mano al tuo volto e tu non ti allontani.
Avvicino il mio viso alla tua bocca e tu non ti allontani.
Assaporo le tue labbra e tu non ti allontani.
Ed ecco la tua resa, il tuo abbandono che regali a me e a me soltano.
Le tue braccia mi stringono, indecise tra l'amarmi e il distruggermi.Sento il tuo corpo -caldo, gracile- che reagisce al mio, come il mio reagisce al tuo.
Ti afferro i polsi con dolce violenza, ti faccio arretrare fino al tavolo dietro di te e, divorando i tuoi occhi di cristallo in uno sguardo, improvvisamente, ti bacio.
Lento, rude, passionale...Bacio di predatore.
La tua schiena tocca la superficie del tavolo e io mi chino su di te, incatenandoti sotto il mio peso.
Il tuo collo così fine attira la mia bocca. Sento il tuo respiro cambiare e i tuoi muscoli rilassarsi sotto le mie mani che desiderano renderti vulnerabile al mio sguardo.
Percorro il tuo petto nudo con le mie labbra fino al bordo dei jeans così bassi. Sussulti quando la mia bocca lambisce il tessuto ormai stretto sul tuo basso ventre; un piccolo ansito è sfuggito al tuo controllo e ciò accresce la mia voglia di averti.
Dopo aver abbassato la zip, i pantaloni cadono e ora niente ti può difendere da me...non ho pazienza, lo sai. Non posso trattenermi dal prendere la bellezza che mi offri.
Un grido e le tue mani intinte nella vernice artigliano la mia schiena tingendola di rosso. Mi inarco sotto quelle unghie piantate nella mia pelle, penetrando ancora di più nel tuo corpo appena violato.
I tuoi occhi non possiedono più il barlume della ragione, persino la follia si sta spegnendo.
Una tua mano mi percorre il viso accarezzando le mie labbra...sento la vernice sporcarmi fin sulla lingua. Accolgo le tue dita nella mia bocca e mi spingo in fondo al tuo essere.
Ti abbandoni al dolore e al piacere che ti provoco e la visione di te intento a percepirmi dentro le tue carni mi fa desiderare di sporcare la tua pelle candida. Abbandono il tuo corpo lasciandoti insoddisfatto, ansante e senza volontà: uno spettacolo che una ristretta élite ha il privilegio di vedere.
Intingo una mano nel barattolo di vernice difianco a me e il verde tinge il tuo addome che si sospinge verso la mia mano. Intingo di nuovo e questa volta è il blu a colorare il tuo fianco e poi il tuo sesso.
L'aria ti manca, ma il tuo tentativo di respirare è bloccato dal mio bacio mentre la mia mano ti accarezza così intimamente. Ed infine la violenza del mio vigore.
Sento aprire sempre di più le tue gambe e il tuo bacino avvicinarsi. Il tuo corpo si stringe al mio come se desiderassi fonderti con me.
Ormai tu non sei più un essere umano, sei solo desiderio, sei solo passione, sei solo bisogno, piacere,sesso. Hai perso la tua umanità stando sotto di me, arrivando all'apice del piacere per mano mia!
Ora tu, mia opera d'arte, sei completa.
Il tuo nome è OSSESSIONE!
  
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