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Autore: Lily Inuzuka    24/07/2011    3 recensioni
Quello che non sono io, è Hikaru, e quello che sono io non è Hikaru.
Siamo due persone distinte.
E' importante.
Ma allo stesso tempo, noi due siamo una cosa sola.
Un'entità unica.
Anche questo è importante.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hikaru Hitachiin, Kaoru Hitachiin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'HikaruxKaoru'
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Ho sempre pensato che io e Hikaru saremmo stati separati un giorno, ho sempre avuto paura di quel fatidico istante in cui avrei dovuto lasciare la persona più importante per me.

Perchè questo assurdo terrore?

Perchè il tempo si sa', affievolisce i rapporti e per quanto io e mio fratello tenessimo all'altro, un giorno persino l'amore fraterno fra di noi scemerà.

Io e lui abbiamo un mondo tutto nostro, quando cercavo di spiegare i fatti, usavo sempre la stessa frase:

"Quello che non sono io, è Hikaru, e quello che sono io non è Hikaru.
Siamo due persone distinte.
E' importante.
Ma allo stesso tempo, noi due siamo una cosa sola.
Un'entità unica.
Anche questo è importante."

Così spiegavo "noi", in un certo senso io e Hikaru abbiamo sempre sperato che qualcuno riuscisse a "capirci", a non farci obbligatoriamente correre dall'altro per qualunque cosa, forse io lo faccio proprio per questa mia paura, perchè spesso penso che Hikaru un giorno si stancherà di ascoltare i miei problemi, le mie insicurezze, eppure ogni volta mi stupisce.

Quando sto male mi abbraccia, quella stupida messa in scena che facciamo da host ci vede in atteggiamenti quasi erotici, ma alla fine io e Hikaru non siamo affatto così.

Certo, il cuore quando siamo assieme accellera e batte così forte che mi sembra sia il nostro sottofondo speciale, un qualcosa che possiamo sentire solo io e lui.

Il nostro è amore fraterno, o forse qualcosa anche più profondo, ma non siamo finti come le scene che dobbiamo recitare.

Sinceri, dolci, spontanei.

Volto lo sguardo verso la finestra della nostra stanza, Hikaru è fuori in giardino a parlare con Haruhi che è venuta a trovarci, io non ho voglia di raggiungerli quindi l'ho salutata dalla finestra e mi son sdraiato sul nostro letto matrimoniale.

Dove era sdraiato lui prima che uscisse, così vicino al calore del suo corpo ma al contempo così lontano.

Amore, fratelli, gemelli.

Sta gesticolando molto e sorride impacciatamente, effettivamente è in imbarazzo, fa sempre così quando c'è lei.

Voglio molto bene ad Haruhi, ma spesso sento come se volesse infrangere la nostra barriera, quel saldo muro che abbiamo costruito con le nostre mani negli anni, quel muro che ci rende "Hikaru e Kaoru" e non solo io o solo lui, assieme.

Quando penso a quando ci separeremo non posso evitare di piangere, inconsciamente, la paura mi assale il cuore quasi quanto l'angoscia che provo ora osservando quei due sorridere e scherzare assieme.

Quasi sempre ho immaginato che la nostra divisione sarebbe stata a causa dell'amore, di una ragazza, e quasi sempre quella ragazza ho supposto che fosse Haruhi.

Ad Hikaru lei piace, è evidente.

Gelosia, ragazze, separazione.

Lo fisso, nonostante il leggero rossore sulle guance e i modi impacciati è sempre stupendo, ci dicono che siamo uguali, ma guardando il mio riflesso la bellezza che vedo in lui non c'è.

Ah già, io non sono innamorato di me, io amo lui.

Quando le ragazze, alle medie, corteggiavano me o Hikaru non riuscivano mai a riconoscerci e spesso giocavamo loro tiri mancini.

- Hi-Hikaru, io... ti amo! - disse una moretta porgendomi un pacchetto di cioccolatini.

- Ma io non sono Hikaru, io sono Kaoru.
Ti andrebbe bene lo stesso uscire con me? - risposi con tono quasi annoiato.

- S-sì! -

  • - Bene, allora "ciao".
    Non sei innamorata veramente, cambiare la persona amata con uno che gli somiglia non è una dimostrazione d'amore. Nemmeno se è il suo gemello. - l'accusai freddamente svoltando l'angolo.

Ecco perchè non mi sono mai fidato delle ragazze, per loro basta un tipo di bell'aspetto, che sia la persona amata o meno non gli importa.

Vedo Haruhi uscire dal grande cancello che denota l'entrata della nostra (enorme) residenza ed Hikaru salutarla con la mano alzata e un radioso sorriso sul volto.

Sposto lo sguardo sul grande letto, mi sembra vuoto senza di lui ed il calore che emanava il luogo in cui era sdraiato prima è svanito.

Solitudine, attesa, mancanza.

La porta della stanza si spalanca ed Hikaru si avvicina al letto per poi stendersi accanto a me.

Mi prende la mano e la stringe con la sua, le nostre dita si incastrano perfettamente e se le mette sul petto, accanto al cuore.

- H-Hi-chan? - provo a dire.

- Sì Kao-chan? - mi risponde.

- Tu... sei innamorato di Haruhi? - chiedo.

Imbarazzo, ansia, domande.

- Perchè questa domanda? - dice dolcemente.

- Rispondi e basta... - abbasso il volto, arrossendo impercettibilmente.

- Uhm, non credo, io tengo molto ad Haruhi però non sono innamorato di lei, forse un po' mi piace... - comincia.

Tristezza, senso di vuoto, voglia d'affetto.

- Però, non è un sentimento forte, non quanto quello che provo per te. E' diverso, Haruhi mi attrae perchè è una donna già alla sua età, è matura, una bella persona con cui stare e mi rilassa, però non ha nulla a che fare con le emozioni che mi scaturiscono dentro quando sono con te. - parla spontaneamente e spiega tutto con grandi gesti delle mani, quasi per dimostrare la grandezza dell'affetto che prova per me e la sopracitata ragazza.

Sorrido, è talmente buffo.

- Hi-chan? - azzardo.

- Sì? - si blocca un attimo dalla spiegazione.

- Puoi farmi una promessa? Dovrai mantenerla. - affermai.

- Tutto quello che vuoi. - sorride dolcemente, sì, è bellissimo.

- Promettimi che rimarrai con me per sempre, che fino a quando saremo vecchi mi tenderai la mano ed io sarò felice di accettarla, che terremo l'uno all'altro per sempre. -

- Te lo prometto. - disse.
Suggellammo il tutto con un bacio, il mio cuore batte all'impazzata, sembra che sia appena ritornato da una maratona.

Amore, dolcezza, sorrisi.

-Ti amo Kaoru, lo farò per sempre. - afferma, era sicuro, come mai lo avevo visto ed i suoi brillavano.
- Anch'io Hikaru. -
Dichiarazioni, promesse, per sempre.


- Arigatou Hi-chan. -


Angolino dell'autrice.
Allora, è stata la mia prima fic su Host Club (seconda in realtà, ma l'altra devo ancora postarla perchè è per un contest) e tutto è partito dalla prima citazione che leggete anche come introduzione alla storia.
Ringrazio la mia Locchan (Lorenz_123) per averla letta e per avermi detto cosa ne pensa prima degli altri (insomma mi ha fatto da beta) e boh, magari gliela dedico pure :3 perchè le voglio bene e gli Hitachiin li amiamo alla follia.
Arigatou.

   
 
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