Happy days are here again
In un tipico
pomeriggio estivo i ragazzi delle Nuove
Direzioni si stavano preparando alla prima delle tre giornate da passare
insieme nella casa in campagna di Finn.
L’ultimo anno di
scuola era appena terminato, avevano tutti ottenuto il diploma e avevano deciso
di concedersi una meritata vacanza da trascorrere insieme, a conclusione dei
quattro anni passati al McKinley.
Viste le difficoltà
incontrate nelle varie riunioni del Glee Club durante
l’anno, i ragazzi pensarono di stabilire la meta del loro viaggio durante un
rilassante weekend a casa di Finn, da sempre amata da
tutti.
La casa si trovava a
chilometri di distanza dalla città affollata, era completamente immersa nel verde
e ideale per passare qualche giorno in pace con la natura.
Dopo tutti questi
anni era arrivato il momento di tirare le somme.
I ragazzi erano
maturati, alcuni non avevano fatto grandi cambiamenti, ma di sicuro erano
cresciuti insieme, grazie alla musica che li aveva uniti anche nei periodi più
difficili.
La serata era
perfetta per un barbecue all’aria aperta.
Si stava avvicinando
l’ora del tramonto e delle piccole strisce rosse cominciavano a comparire nel
cielo azzurro.
“Finn,
ti prego aiutami! Non ce la faccio proprio” brontolò Rachel, sfinita, cercando
di portare dentro casa la valigia pesante che aveva preparato per soli tre
giorni.
“Tesoro, ti avevo
detto di mettere poche cose in valigia!” disse Finn con affetto, avvicinandosi
a lei e sfiorandole le labbra con un leggero bacio.
Tina e Mike si erano
subito tuffati nell’enorme piscina in giardino e se ne stavano abbracciati,
scambiandosi un bacio molto intenso.
Kurt e Blaine erano sdraiati sull’amaca legata a due alberi, si
stringevano la mano ed erano impegnati in una conversazione molto romantica, a
giudicare dai loro sguardi.
Il loro rapporto era
diventato sempre più stabile da quando Blaine si era
trasferito al McKinley, lasciando la Dalton, per amore.
Puck,
Lauren e Artie giocavano a
basket.
Quinn, Santana e Brittany si occupavano della cena.
Sam e Mercedes si
trovavano a bordo piscina, chiacchierando e scherzando tra di loro.
Tutto sembrava andare
per il meglio.
Finalmente il Glee Club si era trasformato in una vera e
propria famiglia, in cui le discussioni
c’erano, ma poi ritornava sempre la serenità.
“Forza ragazzi, è ora
di cena!”
Pian piano il tavolo
allestito per la cena cominciò a riempirsi e tutti si trovarono seduti a
mangiare e ridere.
L’estate era
finalmente iniziata.
Dopo tutti gli sforzi
scolastici durante l’intero anno, era arrivato il momento di godersi la
tranquillità delle vacanze, anche se era già ora di pensare al futuro.
“Allora, direi che
dovremmo cominciare a parlare della nostra vacanza!” disse Rachel con gioia
“Quali sono le vostre proposte?”
“Io vorrei andare a
Parigi!”
“Londra!”
“Berlino!”
“Madrid!”
“Roma!”
“Io vorrei andare
sulla Luna!”
Tutti si voltarono
verso Brittany con uno sguardo confuso, anche se
ormai erano abituati alla sua ingenuità.
“Scusate, visto che
vogliamo andare in Europa, perché non facciamo un tour delle principali
capitali europee? Sarebbe magnifico, no?” propose Kurt spalancando gli occhi
azzurri, alzandosi in piedi e battendo le mani per l’entusiasmo.
“E’ un’idea
fantastica!” affermò Santana con un sorriso raggiante, appoggiando la proposta
dell’amico.
“Bene! Votiamo! Chi
vorrebbe andare in Europa per un tour delle capitali?”
Tutti alzarono la
mano tranne…
“Brittany!”
esclamarono in coro.
“Ma io voglio andare
sulla Luna!” cominciò a lamentarsi Brittany “Devo
vedere se ha i buchi o no!”
“Perché mai dovrebbe
avere i buchi?” chiese Artie, con lo sguardo di chi
teme la risposta.
“Beh, perché la Luna
è fatta di formaggio!” disse Brittany, come se fosse
la cosa più ovvia del mondo.
Santana andò subito a
consolarla.
“Allora è deciso! Ce
ne andremo in Europa!” affermò Finn in conclusione,
ignorando quell’affermazione.
“Propongo un
brindisi!” disse Blaine, alzandosi in piedi con il
bicchiere pieno in mano “Alla nostra
estate!”
“Alla
nostra estate!” ripeterono tutti in coro, alzandosi.
Mentre beveva, Kurt
guardava il suo ragazzo con adorazione.
Blaine
era riuscito ad integrarsi benissimo nel gruppo, era simpatico a tutti ed era
apprezzato anche per il suo talento.
Finn
andò a prendere delle coperte e le adagiò sul prato.
Rachel prese lo
stereo nella sua macchina e mise un cd di brani tratti da vari Musical o
eseguiti con le Nuove Direzioni negli
ultimi anni.
Kurt cominciò a
ballare e cantare, correndo da una parte all’altra del giardino, seguito subito
da Rachel.
Gli altri assistevano
alla performance, divertiti dal loro entusiasmo.
Una delle cose che
quei due avevano in comune era l’amore per i Musical.
Sapevano tutte le
canzoni a memoria ed anche i gesti dei personaggi.
Infatti, spesso, si trovavano
ad improvvisare scene tratte da “Wicked” o “Funny girl”.
Dopo un po’ Kurt e
Rachel decisero di raggiungere gli altri, che ormai si erano sdraiati, con gli
occhi rivolti verso il cielo limpido in cui si stagliavano moltissime stelle.
Kurt si posizionò
vicino a Blaine, che lo accolse tra le sue braccia, e
Rachel fece lo stesso con Finn.
La serata era
perfetta per il clima e per la calma del luogo.
“Ragazzi, ho bisogno
di dirvi una cosa” annunciò Tina, all’improvviso, sedendosi con le gambe
incrociate “Non posso pensare che dopo l’estate ognuno di noi prenderà la
propria strada e non ci ritroveremo più per le prove del Glee”.
Tina era, da sempre,
la più emotiva del gruppo.
Anche questa volta
scoppiò a piangere, provocando la commozione di tutti i suoi compagni.
Mike cercò subito di
consolarla con un abbraccio, dicendo: “Amore, non fare così. Lo sai che ci
rivedremo spesso!”
“Per favore Tina non
continuare a piangere, o mi trasformerò in una fontana!” disse Mercedes con le
lacrime agli occhi.
I ragazzi passarono
qualche minuto a scambiarsi degli sguardi pieni di affetto.
Non avevano bisogno
di parole. A volte il silenzio è molto più efficace.
In caso contrario, la
musica avrebbe parlato per loro.
In quel momento
l’attenzione di tutti i presenti si rivolse alla canzone proveniente dallo
stereo.
“Smile,
though your heart is aching,
smile, even though it's breakin,
when there are clouds in the sky,
you'll get by,
if you smile through your pain and sorrow,
smile and maybe tomorrow,
you'll see the sun come shining through
for you...”
In pochi secondi si ritrovarono tutti mano nella mano, a sussurrare
quelle parole che avevano cantato poco tempo prima.
Solo allora, però, si resero conto del reale senso di quelle strofe.
La loro amicizia, che li univa, li avrebbe aiutati a superare quei
momenti di solitudine o difficoltà che si sarebbero presentati dopo pochi mesi.
“Grazie” disse Puck, con le lacrime agli
occhi.
I suoi compagni si voltarono verso di lui, sorpresi dalla sua
affermazione.
“Mi avete fatto capire che cosa vuol dire essere una vera famiglia”
continuò Puck “Non vi dimenticherò mai”
Nessuno tentò di aggiungere altro.
Quelle parole rispecchiavano perfettamente i pensieri di ognuno di loro.
“You'll
find that life is still worthwhile,
if you just smile.”
Note dell’Autore
Questa
storia partecipa al concorso “One-shot dell’estate”.
Pensando all’estate,
l’immagine dei ragazzi del Glee che decidono di
passare una vacanza insieme è quella che mi è venuta subito in mente!
In questa one-shot sembra che non ci siano più problemi tra di loro,
e non è così.
Volevo solo far
passare il messaggio che, dopo tutti questi anni, nonostante le rivalità sono
maturati ed hanno imparato a convivere con i compagni.
Buone vacanze, visto
che siamo in tema! =)
Ilaryf90