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Autore: piuma_rosaEbianca    24/07/2011    5 recensioni
Aspettarsi, mancarsi e ritrovarsi alla fine, riunirsi, e darsi il bentornato nel modo più bello che esista. Sesso e amore senza distinzione. Chitarre e passione, carezze e gemiti. Tremare al freddo, scaldarsi fino al cuore.
Ho messo sia Lemon che Lime perché questa storia è un po' a metà. Non è eccessivamente descrittiva, ma l'atto sessuale c'è. Idem per la scelta del rating.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera.
Sono qui senza pretese a pubblicare la mia prima originale, dopo 22 fanfiction.
Non ci sono nomi, né ambientazioni precise.
Vorrei che tutti faceste una cosa, mentre leggete.
Cercate di immaginarvela, così com'è, facendo voi la coppia. Il vostro chitarrista, il vostro ragazzo, o chi volete.
Alla fine, se vi va, potete dirmi a chi avete pensato.

Nothing else, buona lettura.


~

Mani ovunque, labbra bollenti, brividi di freddo e piacere.
Grida soffocate sulla pelle dell'altro, gemiti tremanti, respiri affannati.
Stendersi che sembra più cadere.
Vestiti che scivolano via e volano nei recessi più remoti della stanza.
Polaroid sbiadite e post-it sulle pareti. Testi di canzoni, note appuntate in notti ormai dimenticate, e una chitarra silenziosa sul suo cavalletto nell'angolo.
Penso alle sue mani che la suonavano veloci durante il concerto, poche ore prima.
Quelle stesse mani che ora s'insinuano fra le mie cosce, si stringono sui miei seni, accarezzano le mie braccia e i miei capelli.
Abbandono la testa sul cuscino, inerme vittima del piacere.
Quasi non ricordavo quant'era incredibile il sesso, quanto era bravo a farlo e quanto era bello farlo con lui.
Cerco di reagire, di riprendere il controllo almeno di qualche arto, ma non ci riesco.
Sono un oggetto fra le sue mani. Una chitarra che suona con gemiti e parole sussurrate.
Sa bene che corde premere e come dare le pennate.
Sa farmi vibrare, come quelle corde. Sa suonarmi il piacere addosso e farmi emettere note mai sentite prima d'ora.
Mi distrae con un morso sul collo, leggero, e sento, quasi all'improvviso, il suo sesso dentro di me.
Attorciglio le gambe attorno alle sue. Assecondo con i fianchi le sue spinte, il suo lento scivolare avanti e indietro.
Tremo come una foglia. Mi mordo le labbra per non urlare, il cuore a mille, il respiro affannato e irregolare.
Mi sento morire sotto quel bombardamento di sensazioni.
Vorrei follemente che finisse, ma allo stesso tempo ne voglio sempre di più.
Per quelle che sembrano ore è un rivoltarsi fra le coperte, staccarsi, respirare, riprendersi e ricominciare.
Il sudore ci cola e ci gela addosso, in un istante.
Un dicembre più freddo del solito ci attacca la pelle, ci stringiamo per proteggerci.
I muscoli tremano per la stanchezza, non riusciamo più neanche a pensare.
I respiri accelerano, cuori in corsa come uccelli in gabbia.
Poi, di colpo, tutto esplode, sbalzandomi via dall'orlo di una crisi di nervi.
Lui esplode e il suo seme cola lento fra le mie gambe.
Io esplodo, la mia schiena si inarca tanto che quasi la sento spezzarsi.
I miei sensi esplodono, tutto si mischia negli spasmi che mi scuotono da capo a piedi.
La città esplode nel silenzio di una notte apparentemente qualunque e le macerie s'inchinano di fronte a quell'immenso atto d'amore appena consumatosi in quella stanza.
Tutto esplode come una bomba nucleare, come un bolla di sapone.
Lui crolla sfinito al mio fianco.
Io raccolgo in silenzio i pezzi della mia dignità, non so cosa posso aver detto in quell'eternità di gesti e confessioni.
Rimetto insieme il mio sistema nervoso, asciugo le lacrime che neanche mi sono accorta di aver versato, e riprendo lentamente controllo del mio corpo e della mia mente.
Rimaniamo così, distesi accanto, vicini, nel buio, a sentirci respirare.
Poi lo abbraccio dolcemente, lo bacio sulle labbra, nel modo più casto e dolce che esista, e riassumo in quattro parole tutte quelle tenerezze, quell'amore, quella necessità fisica l'una dell'altro, come mai prima d'ora.
-Mi sei mancato, amore.-

~

Bene. Sì, è tutto qui. Niente di meno, niente di più.
A fine, con il mio solito timore di aver esagerato, per difetto o per eccesso, vi chiedo un'altra cosa.
Quelli di voi che l'hanno provato, potrebbero, per favore, dirmi se è attendibile come cosa?
Ho una paura immensa, sì. Ed è anche per imparare, e migliorarmi.
Ve lo chiedo per favore. Ditemi se vi è sembrata bella, realistica, chi ci avete visto, cosa avete provato.
È importante per me.
Grazie di aver letto fino a qua.

Con tutto l'amore che posso,
Piuma_
   
 
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