LA PROMESSA DI REMUS LUPIN

Eccola, la vecchia casa. Ora è il segno eterno del dolore e delle atrocità. 
Eccola, la vecchia casa. Un tempo dimora di gente felice.
Eccola la vecchia casa. Adesso fresca rovina abbandonata.
Ecco il vecchio nascondiglio di una famiglia innocente.
Lì, nella strada di un villaggio c'è una casa dal fianco squarciato. Là, nel cielo c'è una moto volante che trasporta un bambino, un orfano.
La strada non è neanche più una strada, pietre e sangue ovunque, quasi fosse saltata in aria...
...e con lei tredici persone...
Davanti alla vecchia casa dal fianco squarciato c'è un uomo. Un giovane dall'aspetto trasandato. Sulle spalle un mantello, in mano un bastoncino, una bacchetta. E' lì, fermo, di fronte ad uno spettacolo terribile.
Lento si avvicina. Sfiora con le dita la cancellata pressochè intatta. Alza sguardo, lassù in alto, dove qualcosa si è rotto, si è frantumato. Per sempre.
Remus Lupin continua a fissare quel punto e parla, parla alle due persone adulte che una volta abitavano quella casa, abitavano questo mondo.
Remus Lupin, in quella stradina di Godric's Hollow, il 31 Ottobre 1981, prende la decisione che, diciassette anni più tardi, lo ucciderà.
Remus Lupin sa. Sa cosa accadrà. Lo sente. Eppure si rivolge così, nella sua mente, ai due amici perduti.
“James, Lily... come è potuto accadere... ogni precauzione era stata presa... dove avete... abbiamo sbagliato? A questo è arrivato per il potere... è arrivato a distruggere le famiglie... ma stavolta qualcosa ha distrutto lui...
Ancora non posso credere che sia stato Sirius... il tuo amico, James... il nostro amico. Ma è stato lui davvero? Non mi sembra possibile... allora Peter... il ragazzo dagli occhi acquosi... il piccolo... ma può davvero aver fatto una simile cosa?
Forse non è stato nessuno dei due... ma allora chi?
Oh James... eppure era Sirius il custode segreto... oppure no?
Cosa ne è rimasto di quei quattro ragazzi che ogni notte di luna piena, si trasformavano per girovagare nel parco di Hogwarts?
Tu morto, Sirius in prigione, Peter scomparso, forse morto e io, io, Remus, il sopravvissuto. Sopravvissuto a cosa? In fondo sono vittima anch'io, ho perso i miei amici, una parte di me...
Lo sai che Harry ti somiglia, sarà come te, io ogni volta che vedrò lui mi ricorderò di te, James Potter. Ogni volta che osserverò i suoi occhi verdi vedrò Lily.
Voldemort lo cercherà, se mai tornerà. Lo sai. E inizio a pensare che nessuno potrà mai fermarlo davvero. Neanche Silente. Tuttavia, James, se c'è un modo, un modo soltanto, per salvare Harry, io prometto che lo userò. Lo salverò, lui è per me l'ancora dei miei ricordi, l'ultima luce su un cammino troppe volte rallentato, fermato.
Lui è e rimarrà Il Bambino che è Sopravvissuto.
Lui è e rimarrà la nostra più grande speranza.
Lui è e rimarrà Harry Potter...
...e io darò la mia vita, se è necessario, per permettergli di vivere la sua.
Io, Remus, in nome dell’amicizia che un tempo legava i Malandrini, in memoria dei momenti passati, proteggerò tuo figlio”
Remus alzò la bacchetta, mentre le lacrime gli rigavano il viso, e gettò un incantesimo sulla casa, in modo che rimanesse per sempre così, come in quegli istanti.
“Addio James, addio Lily.
Nei cuori di chi crede nella speranza e continua a lottare. Nei cuori di chi crede in Harry.
Io per quei cuori combatterò.”
E Remus si voltò e si avviò lungo la strada distrutta, il mantello ondeggiante e la promessa nella mente: “combatterò”.