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Autore: Sweet96    25/07/2011    4 recensioni
C’erano alcune volte in cui si sentiva come una farfalla rinchiusa in una teca di vetro: continuava a sbattere contro la realtà, senza rendersi conto che così si faceva solo del male. E continuava a sperare, in una microscopica parte di sé, che tutto si sarebbe risolto per il meglio.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Shiho Miyano/Ai Haibara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bring me to life
 

La canzone non appartiene a me, ma al gruppo musicale 'Evanescence', così come i personaggi non sono miei, ma di Gosho Aoyama
 

 

How can you see into my eyes
like open doors
leading you down into my core
where I’ve become so numb

 

 

Era vero. Anche se in effetti lui non riusciva quasi mai a leggere nei suoi occhi, era pur sempre vero che lo stava trascinando in un baratro nero come la pece. Nero come loro.
 

 
 Without a soul
my spirit’s sleeping somewhere cold
until you find it there and lead it back home
 

Lei non aveva più un’anima. Era stata corrotta, si era macchiata di sangue, sangue nero. E non sarebbe mai tornata come prima. Ormai l’unica cosa che poteva ancora sperare era di non sporcare l’animo puro di colui che nonostante tutto le era ancora accanto.
 

(Wake me up)
Wake me up inside
(I can’t wake up)
Wake me up inside
(Save me)
call my name and save me from the dark

 

La sua anima dormiva. Voleva svegliarsi, ma sapeva che era impossibile. Forse, se Akemi fosse stata ancora con lei, sarebbe stato più semplice, ma lei non c’era più. Il nero aveva colpito anche sua sorella. E lei lo odiava per questo.
 

(Wake me up)
bid my blood to run
(I can’t wake up)
before I come undone
(Save me)
save me from the nothing I’ve become


 

 
Non era più nessuno, ormai. Non era più Shiho Miyano, ma non era neanche Ai Haibara, non era mai esistita. Il suo sangue era quello nero di Sherry. E a quanto pareva aveva intenzione di continuare a scorrere nelle sue vene ancora per molto tempo.

 

Now that I know what I’m without
you can't just leave me
breathe into me and make me real
bring me to life


 

C’era un solo motivo per cui continuava a lottare. Era Shinichi Kudo. Quel ragazzo la sorprendeva. Era stato rimpicciolito a causa sua, aveva creato lei quel veleno, eppure a lui non importava e continuava a starle vicino e a prometterle di proteggerla. Se non si era ancora arresa, era per lui. Prima di lasciar perdere tutto, voleva ridargli la vita che lei gli aveva tolto. Perché lui stava tentando di ridarla a lei.

 

(Wake me up)
Wake me up inside
(I can’t wake up)
Wake me up inside
(Save me)
call my name and save me from the dark

 

Era l’unico che avrebbe potuto svegliarla. E fosse stato per lui, lo avrebbe fatto da tempo, ma lei non voleva, non gli avrebbe permesso di rovinarsi la vita per chi gliela aveva già distrutta. O il nero avrebbe invaso anche lui.
 

(Wake me up)
bid my blood to run
(I can’t wake up)
before I come undone
(Save me)
save me from the nothing I’ve become


 

Era così. Se avesse cercato di salvarla, non sarebbe riuscito a fare altrettanto per se stesso. E lei sapeva che lui si sarebbe sacrificato pur di farle vivere un'esistenza normale, e non poteva permetterlo. Era troppo tardi. Probabilmente non sarebbe mai tornata normale.
 

Bring me to life
(I've been living a lie, there's nothing inside)
Bring me to life
frozen inside

without your touch without your love, darling
 only you are the life among the dead


 

C’era il ghiaccio dentro di lei, oltre al nero: con il tempo aveva sviluppato un’insensibilità sorprendente. Era morta dentro. Solo un piccolo bagliore di vita risplendeva ancora in lei: era l’affetto che provava per il piccolo detective.
 

All this time
I can't believe I couldn't see
kept in the dark but you were there in front of me
I’ve been sleeping a thousand years it seems
got to open my eyes to everything

 

Anche se c’erano alcune volte in cui si sentiva come una farfalla rinchiusa in una teca di vetro: continuava a sbattere contro la realtà, senza rendersi conto che così si faceva solo del male. E continuava a sperare, in una microscopica parte di sé, che tutto si sarebbe risolto per il meglio. Ma non era così. Ne aveva avuto diverse prove.
 

Without a thought, without a voice, without a soul
don't let me die here
there must be something more
bring me to life


 

Volte in cui continuava a credere, nel profondo del suo cuore, che entrambi sarebbero riusciti a ritornare grandi, un giorno. Ma la sua parte razionale, scientifica, sapeva che solo uno ce l’avrebbe fatta. Se mai fosse riuscita a ricreare l’antidoto definitivo, non sarebbe stata in grado di svilupparne un altro. Uno di loro non avrebbe potuto farcela. E doveva essere lei quella persona.
 

(Wake me up)
Wake me up inside
(I can’t wake up)
Wake me up inside
(Save me)
call my name and save me from the dark

 

Ormai non aveva più niente nella sua vita da Shiho Miyano. Tanto valeva restare nei panni dell’inesistente Ai Haibara e vivere una vita da bambina. Oppure, una volta trovato l’antidoto, farla finita. Almeno avrebbe raggiunto sua sorella.
 

(Wake me up)
bid my blood to run
(I can’t wake up)
before I come undone
(Save me)
save me from the nothing I’ve become


 

No. Se l’avesse fatto, Kudo sarebbe stato tormentato dai rimorsi a vita. Conoscendo il suo carattere puro, si sarebbe maledetto per non essere riuscito a fare niente e la sua vita sarebbe stata orribile anche in quel caso.
Sospirò. Perché quel giovane detective non poteva essere un po’ più egoista, dannazione! Lei non ce la faceva davvero più, perché non lo capiva?

 

(Bring me to life)
I’ve been living a lie, there’s nothing inside
(Bring me to life)

 

Prese in mano la pastiglia che aveva sviluppato durante quello scorrere di pensieri e la poggiò sulla scrivania dove era certa sarebbe stata trovata, insieme ad un foglio con scritto “antidoto definitivo”.
- Kudo-kun, sii felice. E’ ora che io scompaia dalla scena. -
Prese un coltello, si avviò verso la sua stanza e si preparò a colpire. Ma proprio mentre stava per farlo, due grandi occhi azzurri le tornarono in mente, togliendole tutto il coraggio che aveva.
No, non se ne sarebbe andata. Voleva vederlo felice, mentre viveva la sua vita da diciassettenne. E allora, forse, sarebbe potuta tornare in vita.
- Maybe, you can bring me to life, Kudo-kun… - 

 


Salve a tutti!
Alla fine mi sono decisa a scrivere questa songfic su Ai. E devo ringraziare Honeymoon, che mi ha convinta ad andare avanti quando non ero sicura.
Per cui, se questa fic non vi è piaciuta, prendetevela con lei! xD Scherzavo, scherzavo, mi assumo tutte le responsabilità per questa storia orrenda!
Tra l'altro, mi è venuta completamente diversa dalla mia idea principale! In origine, doveva essere un insieme dei pensieri di Ai riguardo Shinichi, l'unico in grado di poterla salvare. Però non so per voi, ma per me è difficilissimo scrivere i pensieri di Ai! E mi è uscita fuori questa "cosa", molto più malinconica e oserei dire dark!
Ah, lo so, vorrete dirmi che quella che parla inglese è Vermouth, ma quella frase mi serviva per collegare la storia alla canzone!
Inoltre, ne approfitto per dire che tra due-tre giorni aggiornerò Romance Maker, per i quattro gatti che mi seguono! xD
Se volete dirmi il vostro parere, siete i benvenuti! Anche critiche, insulti, di tutto! Anche perchè credo che dovrò molto migliorare su questo genere di fic!
Ora vi saluto!
Baci a tutti!
La vostra Sweet96

  
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