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Autore: PureMorning    26/07/2011    1 recensioni
"In realtà,una parte nascosta di lui,soffocata sotto quella dell’alcolizzato,del pirata,dell’antisociale e del cinico,quella parte sensibile,fragile e amante del macramè,non riusciva a non preoccuparsi almeno un po’ per la sua ex colonia."
[accenno UsxUk]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Un’orrenda piovra gigante con tre tentacoli si faceva strada tra grattacieli enormi,coperti da nuvole color antracite.
Questo solo fino a ché un biondo e aitante supereroe vestito di rosso e blu e coperto di stelle bianche non salvava i poveri cittadini indifesi dal mostro,per poi venire acclamato e venerato.
E omaggiato con ingenti quantità di cheeseburger e patate fritte.
 
Ergo l’ennesimo film americano del genere che Inghilterra,proprio,non sarebbe mai riuscito a sopportare.
America gliel’aveva proposto entusiasta e lui aveva acconsentito a vederlo assieme.
Errore madornale.
 
Arthur lo trovava a dir poco pacchiano,inverosimile e.. e la cosa più assurda era che lo stava guardando solo lui,dopo che America si era addormentato,proprio nel momento cruciale della storia.
 
Invece Alfred dormiva  e oltretutto russava,nonostante le ginocchiate di Inghilterra per farlo smettere.
 
Dormiva steso  con la bocca semi aperta, la testa nell’incavo del gomito,sopra al bracciolo del divano.
Arthur era quasi sicuro di vedere un accenno di bava che minacciava di colare all’angolo della bocca.
E come sempre il corpo dell’americano era quasi in bilico tra i cuscini e il vuoto.
<Se cadesse sarebbe divertente> pensò l’inglese tra sé,con un ghigno.
 
In realtà,una parte nascosta di lui,soffocata sotto quella dell’alcolizzato,del pirata,dell’antisociale e del cinico,quella parte sensibile,fragile e amante del macramè,non riusciva a non preoccuparsi almeno un po’ per la sua ex colonia.
Arthur sospirò,spegnendo la televisione e ritrovandosi immerso nel buio.
Una coperta di tartan copriva le sue gambe e quelle di Alfred.
Era stato un suo regalo,quella coperta.  Perché si ricordasse di lui,perché avesse un ricordo vivo,che potesse usare,toccare,e non chiudere in  una stupida soffitta piena di polvere.
 
Alfred borbottò qualcosa di incomprensibile nel sonno e scosse il capo,evidentemente stava sognando qualcosa. Lo faceva sempre anche quando era piccolo.
 
Arthur aveva una stramaledetta nostalgia di quei giorni.
Non per il fatto di avere il controllo su una colonia importante e potenzialmente molto  forte. America non era come le altre tante colonie. Ma era bello da star male,per Arthur,il pensiero che ci fosse qualcuno che avesse costantemente bisogno di lui,del suo affetto,della sua protezione,dei suoi “va tutto bene ora,Alfie. Ci sono io. Dormi,dai”,e che avesse sempre un appetito tale da riuscire ad apprezzare la sua cucina.
 
L’inglese si rannicchiò nello spazio tra Alfred e lo schienale del divano e si tirò addosso la coperta,godendosi in religioso silenzio il calore e la morbidezza della sua schiena sotto le proprie mani.
Sfiorò appena i capelli soffici e biondi sulla nuca,scendendo sul retro della sua felpa. Sapeva di fresco,ma anche vagamente di fritto,un qualcosa di dolciastro di cui solo Alfred era capace.
Mentre tracciava con l’indice il profilo delle spalle dal collo,lo sentì muoversi e girarsi,strattonandogli via la coperta e colpendolo con una gomitata in piena faccia e una ginocchiata più in basso – fine di uno dei loro momenti più romantici di sempre,anche se a senso unico.
 
“Cazzo,Alfred!”
“..uh?”
 
Inghilterra sbuffò indignato,si voltò verso lo schienale fremendo di rabbia e si riprese il suo pezzo di coperta. Quel cretino era riuscito a rovinargli anche quel momento,un idilliaco momento senza liti,senza sberle volenti,senza alcol,senza rimorsi e senza proposte indecenti. Niente da fare,evidentemente era destino.
“Sei.. sei veramente stupido!”
E America,nonostante la sua proverbiale stupidità,grettezza e superficialità,e il fatto che fosse ancora mezzo addormentato,e semi-sbavato,aveva intuito che qualcosa non andava,e gli aveva chiuso le braccia attorno alla vita,stringendoselo contro e sentendosi anche piuttosto eroico.
 
“Non ti arrabbiare sempre.. prima non so come ma eri quasi dolce,volevo solo abbracciarti”
Lo sfiorò con le labbra sullo zigomo pulsante,dove l’aveva accidentalmente colpito.
“Alfred. Stai zitto. Fa’ il favore.
Inghilterra
rabbrividì e si raggomitolò su sé stesso ancora più stretto,le orecchie e le guance di un colore tra il bordeaux e il viola,ottenendo un sogghigno divertito da parte di America,e poi un sospiro.
 

Love you,Artie”
 

fine.
 
***
Ok. Mh, wow. Non lo so nemmeno io come mi vengono ‘ste cazzate. Addirittura UsUk :O
Beh,beh.  Lasciatemi un commentino  :-*
 
 *il macramè è un particolare tipo di ricamo.
  
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