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Autore: ryry    26/07/2011    3 recensioni
Alexis è una ragazza che non ha mai conosciuto il padre, ma quando la madre la lascerà allora la giovane scoprirà tutta la verità sul suo passato e su alcune decisioni che la donna aveva fatto.
Amu ed i suoi amici avranno un nuovo nemico da affrontare e per Ikuto l'arrivo di Alexis rappresenterà qualcosa di speciale.
Riusciranno i Guardiani a fermare questo nuovo nemico? Riusciranno ad impedire che la società catturi l'Embrione?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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UN NUOVO INIZIO

PROLOGO



<< Dottore, ci sono novità? >> domandò una ragazza all’uomo dal camice bianco.
<< Mi dispiace signorina Reed, ma le speranze che sua madre superi la notte sono molto basse >> ammise il medico, osservando con sguardo triste la fanciulla dinanzi a sé.
<< Posso vederla? >> chiese la giovane, indirizzando la sua attenzione sulla stanza della madre.
<< Naturalmente >> concesse il dottore, lasciando passare la ragazza ed osservando la porta della camera richiudersi alle sue spalle.
<< Sei qui, bambina mia >> disse una voce debole e roca.
<< Sì e non ti lascerò finchè non ti sarai ripresa >> rispose la ragazza.
Con la mano destra, Sarah Reed scostò una ciocca castana dal volto delicato e dolce della figlia.
<< Hai dei capelli così morbidi Alexis, che potrebbero sembrare il pelo di un lupo >> ridacchiò Sarah, prima di tossire e respirare con affanno.
<< Non sforzarti, madre >> si preoccupò Ale.
<< Non mi rimane molto tempo e le cose che dovrei rivelarti sono così tante >> confessò la donna, carezzando la guancia rosea della figlia.
<< Di cosa stai parlando? >> domandò la giovane, confusa.
<< Apri la mia borsa >> rispose Sarah.
Alexis si alzò dal suo posto accanto al letto e raggiunse la borsetta della madre, aprendo la zip e notando al suo interno un diario ed un piccolo blocco.
<< Prendili entrambi >> sussurrò la signora Reed.
La fanciulla obbedì, prendendo successivamente posto sulla sedia al fianco della madre.
<< Quel diario ti racconterà tutta la mia vita. Leggi attentamente le sue pagine e cerca di perdonarmi per averti taciuto tanti segreti, ma l’ho fatto solo per il tuo bene >> disse Sarah, tossendo nuovamente.
<< Perché stai facendo tutto questo? Perché mi stai dicendo queste cose? Perché mi stai dando questi oggetti? >> chiese Alexis, osservando la donna a cui tanto somigliava.
<< Hai 17 anni e non voglio che Burke continui a manovrarti per i suoi scopi. Hai sofferto abbastanza e sei cresciuta in un ambiente che non ha fatto altro che chiederti sacrifici su sacrifici. Sei giovane, ma è ora che prendi in mano le redini della tua vita. Quando non ci sarò più, Burke vorrà assolutamente avere il tuo affidamento ed è per questo che voglio che leggi quel diario. Nelle sue pagine ti ho raccontato tutto su tuo padre >> spiegò Sarah.
<< Che cosa? >> si stupì la ragazza.
<< Sì, ti ho raccontato tutto su di lui e su ciò che è realmente successo il giorno in cui ho dovuto lasciarlo. Però non è tutto, in quel blocco ho riportato alcuni disegni che potranno tornarti molto utili ed ho anche scritto tutte le nostre canzoni – affinchè non le dimenticassi ed anche perché volevo che avessi comunque qualcosa di mio in futuro >> continuò la donna.
Le lacrime avevano iniziato a scorrere sul volto della giovane, mentre continuava ad ascoltare le continue rivelazioni della madre.
<< Dove hai lasciato Lika? >> chiese Sarah.
<< Sono qui >> rispose una vocina alle spalle di Alexis.
Un piccolo essere con le sembianze di un lupo bianco volò sopra la testa della ragazza e si fermò a pochi centimetri dal viso della donna distesa nel letto.
<< Piccola mia, Alexis potrà contare solamente su di te quando me ne sarò andata. Stalle vicina e guidala affinchè non smarrisca la retta via. Avete un lungo viaggio da compiere, ma sono certa che arriverete a destinazione sane e salve e troverete le persone che state cercando. Promettimi che ti prenderai cura della mia bellissima ed unica figlia >> chiese Sarah alla lupetta.
<< Te lo giuro >> rispose Lika.
Sarah sorrise alla lupa bianca e la carezzò con gentilezza, prima di spostare i suoi occhi marroni verso quelli verdi della figlia.
<< Ho bisogno che mi dai la tua parola. Promettimi che cercherai tuo padre e che non ti lascerai più comandare dalla società di Burke >> supplicò la donna alla giovane.
<< Te lo prometto, mamma >> la rassicurò Ale.
Sarah Reed sorrise con fierezza ed amore alla figlia, prima di chiudere gli occhi e rilasciare un ultimo sospiro.
<< Madre. No. MADRE. DOTTORE PRESTO >> gridò Alexis, correndo fuori dalla stanza e facendo accorrere l’uomo di poco prima.
Il medico visitò la donna, ma ormai nulla poteva più risvegliarla.

***



<< Signor Presidente, l’ospedale ci ha appena informati che Sarah Reed ha esalato il suo ultimo respiro >> disse un sottoposto al suo superiore.
<< Molto bene, andate a prendere la ragazza. Sono certo che sia ancora nell’edificio a piangere la scomparsa della madre >> ordinò il capo.
La porta del suo ufficio venne chiusa dalla guardia ed un ghigno si formò sul viso del Presidente di quella famosa società.
<< Ora sei mia, Alexis >> mormorò l’uomo, contento di aver acquisito un simile gioiello per i suoi scopi malvagi.
Mezz’ora dopo, il telefono dell’ufficio prese a suonare.
<< Signore, abbiamo un problema >> riferì la voce all’altro capo dell’apparecchio.
<< Che genere di problema? >> chiese Burke.
<< La ragazza è sparita >> rispose il sottoposto.

***



<< Yaya, ti sei mangiata l’ultima fetta di torta! >> esclamò – in tono furibondo – una ragazza dai capelli rosa e gli occhi color caramello.
<< Suvvia Amu, avevo fame >> si giustificò l’Ace Chair.
<< Non è una scusa >> ribattè il Jolly.
<< Soma, non ti sembra che tiri una brutta aria? >> chiese una voce che i Guardiani conoscevano molto bene.
<< Concordo con te, Sanjo >> replicò un altro tono, divertito.
<< Kukai! Kairi! >> esclamarono Amu e Yaya, correndo a salutare i due ex Jack’s Chair.
<< Che ci fate da queste parti? >> domandò Tadase.
<< Siamo venuti a controllare come stavate >> rispose Kukai.
<< E’ sempre un piacere rivedervi >> disse Nagihiko, l’attuale Jack’s Chair dei Guardiani.
<< Da quando la Easter ha smesso di cercare l’Embrione, i nostri compiti si sono dimezzati >> sospirò Rima.
<< Non c’è più il movimento di una volta >> concordò il King’s Chair.
<< Però abbiamo più tempo libero >> fece notare Yaya.
<< E’ vero, ma a volte sento la mancanza della caccia alle Uova X >> ammise Amu.
<< Tesoro, ti ricordo che dobbiamo andare agli Studi di registrazione >> disse una voce femminile e dolce alle spalle dei due ragazzi appena arrivati.
<< Utau? >>.
Amu e gli altri membri erano leggermente stupiti di vedere la cantante e furono ancora più sconvolti quando Kukai affiancò la bionda e le cinse la vita con gentilezza.
<< Scusate amici, ma il dovere ci chiama. Mi raccomando, non mancate alla festa che si terrà sabato sera a casa Hoshina-Tsukiyomi >> disse Kukai, congedandosi con Utau e lasciandosi alle spalle i compagni – con un’espressione allibita dipinta in volto.
<< Di che festa sta parlando? >> chiese Nagihiko a Kairi.
<< E da quando sta con Utau? >> chiese Yaya.
<< Ikuto è tornato ed Utau ha voluto fargli una festa di bentornato, chiedendomi di venire qui per invitarvi. Comunque, lei e Soma stanno insieme ormai da tre mesi >> rispose Sanjo.
<< Non me l’aspettavo >> ammise Amu, ancora sotto shock.
<< Finalmente Ikuto è tornato a casa! E’ passato quasi un anno dalla sua partenza >> calcolò Tadase.
<< Chissà come la prenderà quando verrà a sapere che Amu non è più disponibile >> disse Rima.
<< Beh, si vedeva che aveva un certo interesse per il nostro Jolly, però è anche vero che Amu non aveva occhi che per Tadase >> fece notare Nagihiko.
<< Ehi voi, la volete smettere! >> esclamò la diretta interessata.
<< Noto che il Jolly è leggermente furioso >> disse il Preside della Seiyo.
<< Buon pomeriggio signore >> salutarono i ragazzi.
<< Kairi, che bello rivederti >> affermò l’uomo, rivolgendosi al ragazzo dai capelli verdi.
<< La ringrazio >> proferì il giovane.
<< Come mai qui? >> chiese Tadase al Preside – nonché suo zio.
<< Ero venuto a consegnare questo libro ad Amu >> rispose Tsukasa, porgendo un piccolo volume alla ragazza << Vorrei lo sfogliassi attentamente prima della festa a casa Hoshina-Tsukiyomi >>.
<< Se è così importante, lo leggerò subito >> rispose Amu.
<< C’è qualcosa che dovremmo sapere? >> chiese Rima, incuriosita.
<< Scoprirete tutto sabato alla festa >> replicò Tsukasa, voltandosi per andarsene.
<< Verrà anche lei? >> chiese Yaya al Preside.
<< Sì >> fu l’ultima parola che proferì l’uomo, prima di lasciare il Royal Garden.
<< Non vi è parso più strano del solito? >> chiese Kairi.
<< In effetti aveva un’aria pensierosa >> concordò Musashi, lo Shugo Chara di Sanjo.
Amu spostò lo sguardo sul libretto che teneva tra le mani, chiedendosi il motivo di tanto mistero da parte del Preside.


   
 
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