Un solo semplice "ciao".
La mattina dopo, Key si risvegliò alle 13,00. La sera stava al pc fino a tardi, e la mattina, di conseguenza, si svegliava sempre verso l'ora di pranzo.
Di solito le mattine d'estate gli abitanti della piccola città di mare di Key andavano, appunto, al mare. Ma a Key il mare non piaceva per niente.
Odiava andarci. Non le piaceva affatto mettersi in mostra in costume, con la sua prima di seno e il suo colorito cadaverico, odiava il sale sulla pelle e la sabbia nel costume. Preferiva dormire fino a tardi, che svegliarsi presto e andare incontro a tutto questo casino.
La madre, Lina, odiava tutto questo. Avrebbe voluto una figlia allegra e vitale, e Key era l'esatto contrario, era pigra e svogliata. Lina era una donna di chiesa, fedelissima al marito e si preoccupava della sua unica figlia, Key appunto, riversando su di lei tutte le sue attenzioni. Si lamentava sempre con Key del fatto che lei fosse troppo disordinata, che mangiasse troppo poco e che vestisse male. Ma ormai era quasi sul punto di arrendersi.
Quel pomeriggio, Key scese di casa alle 18.30, come al solito.
Si vestì meglio che potè, si truccò e si fece bella per recarsi alla sua solita sfida quotidiana : salutare il ragazzo che le piace. Sì, Key era innamorata, così follemente innamorata da far sì che il centro della sua vita sia basato su un semplice saluto.
Aveva conosciuto per la prima volta Andrew, tramite una sua amica. Si erano presentati stringendosi la mano e poi niente più, ma Key se ne innamorò subito.
Scoprì dove lavora, ad un parrucchiere, e da quel giorno, tutti i giorni, passa per la strada vicino al parrucchiere dove lavora il "suo" Andrew, cercando di salutarlo.
Andrew, un ragazzo alternativo, dai capelli blu tinti e la battuta pronta, è molto corteggiato. Fumatore incallito e amante per eccellenza, due enormi occhi neri inespressivi da bambino, anche se ormai ha toccato la soglia dei 17 anni. Bocciato due volte a scuola, l'ha lasciata appena compì i 16 anni. E così si ritrovò per strada, e si mise a lavorare nel parrucchiere di suo zio, seguendo la sua passione per l'hair stylist. Bisessuale, trasgressivo e privo di qualsivoglia etica morale, ragazzo sfrontato e senza Dio, amante del death metal, del tutto ignaro dell'esistenza di Key.
Sì ok, si erano presentati e stretti la mano, ma aveva la memoria troppo corta, e poi, uno che frequenta più di 20 ragazze contemporaneamente come puo' ricordarsi di una ragazzina come Key?
Semplice, non puo'.
Key però è convinta che lui la conosca, e continua imperterrita, ogni santo giorno, a passare per la stessa strada, cercando di riuscire a salutarlo. Passo dopo passo, man mano che si avvicina al parrucchiere, il suo cuore impazzisce e comincia a battere fortissimo. E così, proprio mentre riesce a scorgere la figura di Andrew sulla soglia della porta del salone, intento a fumare una sigaretta, prova a salutarlo passando, ma non ci riesce.
Non ci riesce mai.
Ed è così che ogni giorno ci riprova, ogni giorno la stessa storia. Ma niente.
Quelle labbra non riescono a pronunciare la parola "ciao". Sarebbe così importante per lei riuscirci, ma non riesce a farlo.
E così si arrende apparentemente, e và a comprarsi qualcosa da mangiare.
Key non ha amiche. Key è sola. Completamente sola. E non c'è nessuno che la fà sorridere così come fà Andrew, solo con la sua esistenza.