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Autore: _EpicLoVe_    27/07/2011    5 recensioni
“Non ti aspettavo stasera” mormorò Draco Malfoy, il tono annoiato e lo sguardo perso nella solitudine della stanza.
Pansy sorrise, quasi divertita e scrollò le spalle.
“Lo so, ma avevo voglia di vederti” esclamò in risposta e si avvicinò di più al letto, sporgendosi sulla figura del ragazzo e avvicinando il volto al suo.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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L'odore del sesso

L’odore del sesso

 

Pansy Parkinson sapeva essere infinitamente crudele a volte.

Probabilmente era l’animo Serpeverde che la spingeva a questa crudeltà gratuita nei confronti di tutti, ma forse era solo stupidità ciò che la spingeva all’autolesionismo.

Perché in quel momento, mentre camminava ancheggiando lungo il corridoio di quel dormitorio maschile, Pansy si stava facendo del male.

Si fermò davanti all’ultima porta, sul fondo del corridoio, e picchiò piano, poi, senza aspettare una risposta, posò una mano sulla maniglia e la spinse con delicatezza.

Ciò che per primo spuntò nella stanza fu il suo volto, ed i suoi occhi scrutarono nella penombra alla ricerca di lui.

Un sospiro accentuato le rivelò la sua presenza e la ragazza si insinuò nella stanza, strisciando come solo una serpe sa fare.

Quando chiuse la porta alle sue spalle si accorse che i suoi occhi si erano ormai abituati a quell’oscurità e poté, finalmente, scorgere la sua sagoma elegantemente accasciata sul letto di quella stanza singola da prefetto.

La ragazza sorrise nella penombra e si avvicinò al letto con aria furtiva.

“Non ti aspettavo stasera” mormorò Draco Malfoy, il tono annoiato e lo sguardo perso nella solitudine della stanza.

Pansy sorrise, quasi divertita e scrollò le spalle.

“Lo so, ma avevo voglia di vederti” esclamò in risposta e si avvicinò di più al letto, sporgendosi sulla figura del ragazzo e avvicinando il volto al suo.

Draco la osservò, scrutando i suoi occhi scuri, invadendola con il candore dei suoi occhi di ghiaccio e Pansy sentì una spiacevole sensazione alla bocca dello stomaco prima di piegarsi a poggiargli un casto bacio sulle labbra.

“Spogliati in fretta Pansy, stasera sono piuttosto stanco” commentò il ragazzo quando lei si allontanò di nuovo e alla Serpeverde non rimase che sorridere.

Si alzò, liberandosi dei vestiti in fretta, lasciandoli cadere per terra, poi lo raggiunse di nuovo sul letto con indosso solo la biancheria.

“Pizzo nero stasera?” le chiese Malfoy accarezzando con estrema delicatezza il bordo del reggiseno che indossava e la ragazza annuì sorridendo.

“Ho pensato che potesse piacerti” commentò piegandosi su di lui ed iniziando a baciarlo.

Era sempre stata una bella ragazza, Pansy.

Non aveva mai avuto la bellezza eterea di Daphne, né la sciatta bellezza della Granger, ma era bella.

Eppure non si era mai sentita abbastanza per lui.

Draco Malfoy non l’aveva mai guardata con desiderio, non come lei guardava lui.

Né con ammirazione o con rispetto.

Draco si limitava sempre a guardarla con aria tediata, incuriosita a volte, quando Pansy gli comunicava un segreto o una scoperta particolarmente sorprendente, ma non aveva mai ottenuto di più da lui.

Eppure lei faceva il possibile per ricevere le sue attenzioni.

Fin da quando erano piccoli, fin da quando da bambina si preparava con diligenza ogni qual volta dovessero far visita ai Malfoy.

Pansy indossava il suo vestito più bello e si acconciava i capelli, poi si presentava a Malfoy Manor sorridendo, fin troppo civettuola per i suoi cinque anni.

Ma Draco sembrava sempre poco interessato a lei.

Dava più retta a Blaise o a Daphne, per Pansy c’erano soltanto gli avanzi della sua attenzione.

Così, con il tempo, aveva imparato che non avrebbe mai ottenuto tutto ciò che voleva da Malfoy.

Avrebbe sempre dovuto accontentarsi di ciò che lui avesse voluto darle.

Prendeva il suo corpo o quei pochi brandelli della sua attenzione, niente di più.

Per Pansy Parkinson non c’era niente.

Sgranò gli occhi, quasi sorpresa, quando lo sentì muoversi dentro di lei e lo osservò con attenzione.

Draco la stava guardando, o meglio, la stava fissando con una certa bramosia.

Pansy lo guardò e sorrise.

Lesse qualcosa in quello sguardo, qualcosa di nuovo che non aveva mai visto prima.

Forse, in quel momento, le stava dando più di quanto le avesse mai dato, o forse era soltanto una sua stupida illusione.

Così, stretta a lui e ansimante, Pansy desiderò che non finisse mai.

Desiderò poterlo avere così sempre e per sempre.

Ho paura, poiché è notte, che sia un sogno soltanto troppo seducente e dolce per avere sostanza.

Paura.

Fu ciò che la colse alla sprovvista quando si accorse che presto tutto sarebbe finito.

Una fottuta paura la invase e si aggrappò a lui con più forza.

Quando si rotolò al suo fianco, stanca ma soddisfatta, si voltò a guardarlo.

Draco non la guardava, era difficile che succedesse in quei momenti.

Aveva lo sguardo perso nel buio ed il suo respiro si stava lentamente regolarizzando.

E Pansy rimase raggomitolata al suo fianco ad ascoltare il rumore del suo respiro.

“Dovresti andartene, ho bisogno di dormire” esclamò d’un tratto Malfoy qualche minuto dopo e la ragazza si accigliò.

“Potrei restare a dormire con te” bisbigliò  e solo allora Draco si voltò finalmente a guardarla.

“Non mi va di dormire con te” esclamò gelidamente e qualcosa crollò sulle spalle della povera Parkinson.

Qualcosa che le lasciò l’amaro in bocca e le fece desiderare di piangere, ma sorrise, stringendo i pugni, conficcandosi le unghie nei palmi delle mani per impedirsi di urlare.

Si alzò con calma e raccolse i suoi vestiti con la massima delicatezza.

Si rivestì sotto al suo sguardo tediato e stanco e sperò che lui non potesse leggere nei suoi occhi.

Si cullò nella rassicurante sicurezza del buio che invadeva la stanza e si voltò un’ultima volta prima di aprire la porta per andare via.

Draco rimaneva lì in mobile, aveva gli occhi socchiusi, ma Pansy sapeva che era vigile e sveglio.

Attento.

Come solo una serpe può essere.

“Buona notte” mormorò prima di lasciare la stanza.

E, un attimo prima di chiudere la porta alle sue spalle, non sentì il dolce profumo dell’amore, bensì respirò l’odore del sesso.



Spazio autrice: Salve cari lettori.
Oggi vi propongo questa cosetta che è nata per il contest  It's up to you, New York, indetto da Daphne S, che ringrazio.
La coppia che mi è capitata in sorte è proprio Draco/Pansy, mentre la frase, presente all'interno della storia in corsivo, è tratta da Shakespeare in Love.
Spero che abbiate apprezzato la storia.
Vi ringrazio per l'attenzione.

Alla prossima _EpicLoVe_
  
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