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Autore: jotica90    27/07/2011    2 recensioni
-Mi dispiace, so che…- Draco le tappa la bocca con una mano
Balle, voi non sapete, voi non capite…-ora sono in piedi, entrambi, lei con le spalle alla parete,
Di Nuovo
Lui che la sovrasta con la sua figura…
Di Nuovo
- Mezzosangue lo vuoi capire? Io non ho più nessuno…- Occhi negli occhi…
- Sono maledettamente solo…- Parole dette sulla sua bocca, i suoi denti che mordono le labbra.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Soli Insieme…

 

 

Lucius Malfoy si alzi…

Per quanto concerne l’accusa di omicidio è giudicato,

COLPEVOLE

 

 

Tu lo sai la gente pensa che
sia felice perchè so fingere
sono arlecchino indosso maschere
metto il trucco e faccio ridere

 

-     Ron, Ron a me….- Una Pansy Parkinson in costume, corre sulla spiaggia cercando di attirare l’attenzione del suo ragazzo che sembra intento a non volerle passare la palla.

E’ il 15 Luglio e il sole picchia su quello strano gruppo di ragazzi che a 19 anni sembrano averne molti di più.

Ci sono tutti, loro sono quelli rimasti:

Pansy Parkinson,

Daphne Grengrass,

Theodor Nott,

Blaise Zabini,

Draco malfoy,

Ron Weasly,

Harry Potter

Ed in fine lei, Hermione Granger. La maggior parte di loro ha perso tutto: amore, ideali, famiglia, ma quella piccola parte di loro che è sopravvissuta alla guerra, ricorda tutto e vuole disperatamente vivere.

Hermione Granger è seduta su un telo da mare e guarda i suoi amici più in là mentre giocano.

Sorride di nascosto, mentre vede un Theodore Nott  cadere e venire schiacciato dai corpi di tutti gli altri, sente un corpo freddo e bagnato appoggiarsi alla sua schiena.

Inspira quel profumo rassicurante e familiare…

 

 

cosi per non deludervi
nascondo con sorrisi i lividi
cosi butto coriandoli
per soffocare le inquietudini

 

 

-     Hei…- accarezza distratta i capelli umidi di Harry.

-     Hei…- Un bacio sulla guancia è il suo saluto, sente il suo abbraccio stringersi.

-     Stai bene?- Dolce e tenero Harry, che si preoccupa per gli altri.

-     Si, ho solo caldo.- sente Harry allontanarsi dal suo corpo per rilassarsi sulla sabbia.

-     Chi vince?- Prende un profondo respiro e si lascia cadere sul corpo del suo migliore amico.

-     Ron, Theo e Pansy…- lo sente ridacchiare.

-     E’ inutile Malfoy non vince neanche ai giochi babbani.- Questa volta è il suo turno di ridere.

-     Harry sei sicuro di voler restare?- Ora è seria, sa cosa significa per l’amico stare con gli altri

Vedere i loro volti,

Ricordare i loro sorrisi,

rivivere la loro morte…

sa che quel sorriso che ha sempre sulle labbra è dovuto all’abitudine, che il suo: Sto bene. È più falso che vero.

-     Certo, ho bisogno di voi e poi chi potrà rompere il muso al furetto quando ti farà soffrire, se non io?- Si alzano e lui la stringe forte un’ultima volta, prima di ristamparsi un espressione felice sul volto – ti voglio bene Piccola.-

-     Io di più…-

Sempre insieme…

 

 

Tu non sei piu qui eppure guardami
nessuna esitazione a cogliermi
come se per non pensare a te bastasse un po'
di trucco su di me
parte lo spettacolo

 

 

Pertanto è condannato a vivere il resto della sua  vita come un comune babbano,

in quanto tale, il ricorso per motivi di salute è respinto.

 


si accendono le luci e le illusioni
vi accontento subito
comincia ora lo show..

 

La doccia calda lo rilassa e riempie di vapore il bagno, esce e si avvolge un asciugamano intorno alla vita…

Si veste lentamente, controllando di tanto in tanto l’orologio sul comodino.

Prende le chiavi di casa poggiate sul comodino, facendo cadere inavvertitamente il libro affianco che si apre lasciando fuoriuscire una busta, gli occhi del biondo si incupiscono ripensando al contenuto.

 

 

Cosi reciso per sembrarvi libero
anche quando nel profondo del mio mondo scivolo
infondo lo sai la vita cos'è
solo un riflesso in cui mi vedi
ti specchierai dentro di me sarà la stessa immagine

 

Egregio signor Malfoy, la informiamo che il 16 Luglio alle 14:00 l’ospedale Sant’Angelo staccherà il respiratore  che tiene in vita suo padre Lucius Malfoy. Segue…

 

 

cosi provo a difendermi
aggiungo ancora trucco ai lividi
come se parlando ora di te
svelassi la mia parte fragile

 

 

Ecco il motivo della vacanza per lui, nessuno, però, sa il perché al momento di partire si è trovato un esercito di persone con valige davanti all’uscio…

Sorride amaramente mentre esce dalla stanza, lasciando quel pezzo di carta a terra.

Sente il chiacchiericcio dei suoi amici mentre scende le scale.

Li vede mentre ridono di qualcosa e si sente a disagio, fuori posto…

Diverso

Dopo la guerra sono cambiate tante cose.

Tutti chiusi nelle proprie perdite, tutti soli, tutti insieme.

Chi mai avrebbe potuto pensare che quei ragazzi si sarebbero aiutati a vicenda?

Chi avrebbe mai detto che Grifondoro e Serpeverde avrebbero mai potuto essere amici e talvolta amanti?

La prima davanti alla porta è colei che gli è entrata nella mente da un po’…

Odiata mezzosangue,

prima…

Unica redenzione,

poi…

E lui ha un disperato bisogno di redimersi, davanti agli occhi del mondo e ai suoi.

 

 

chiude lo spettacolo
si spengono le luci e le illusioni
cade giu il sipario domani tornero'

 

Hermione lo guarda, sorride serena, alle sue spalle un ragazzo, il viso pulito gli occhi dolci e l’aria tranquilla.

-     Ciao, Draco lui è Mike…Mike, Draco - Il moro gli porge la mano che il biondo strige con riluttanza mentre nota la vicinanza tra lui e la riccia…

 

 

Vedi recito per sentirmi libero a
nche quando nel profondo con la mente scivolo
infondo lo sai la vita cos'è
solo un rifletto in cui mi vedi
ti specchierai dentro di me

 

Draco Lucius Malfoy si alzi…

 

 

-     Buonanotte…- Il ragazzo Riccio le sorride e le sfiora la guancia con un bacio per poi volgerle le spalle e sparire lungo il vialetto.

Hermione si toglie le scarpe e le poggia all’ingresso, salendo le scale a piedi nudi, ripensa alla serata e non può fare a meno di sorridere, pensando alle facce scioccate di Harry e Ron e quelle complici di Daphne e Pansy.

- Divertita?...- Draco Malfoy è appoggiato allo stipite della porta della sua camera, i capelli liberi sulla fronte, una maglia leggera e i pantaloni della tuta.

- Molto, buonanotte…- La sua mano già sulla maniglia…

- Pensavo avessi gusti migliori, un comune ragazzo di provincia?- Una risata di scherno esce dalle labbra della ragazza…

-  Ti faccio ridere mezzosangue?- Le labbra si tendono, Negli ultimi due anni non l’aveva più chiamata così.

Mai

Non durante i loro litigi,

non quando scherzavano,

mai.in.nessun.caso.

-     Cosa ti succede?- L’espressione fredda e distante, quel ghigno tanto odiato a scuola…

-     Niente…- La schiaccia contro la porta, sbottona ad uno ad uno i bottoni della sua maglietta fino ad aprirla del tutto, lambisce con dei piccoli morsi il collo abbronzato di Hermione facendola tornare alla realtà.

-     Fermati, Malfoy basta…- Lui non l’ascolta, continua quella piacevole tortura, accarezza deciso i suoi fianchi, il suo seno…- Draco Basta!... – Tutto si ferma…

-     Dimmi che succede.- ed il vecchio Malfoy sembra tornare.

-      Ti voglio…- Lo sguardo di Hermione si indurisce lo scruta per un attimo prima di dargli uno schiaffo, il ragazzo ghigna portando una mano alla guancia diafana, ora arrossata.

-     Quando ritorni in te fammi un fischio.- Hermione si volta entrando in camera e lui è subito dietro, le loro labbra ancora gonfie, i capelli scomposti e la camicetta di lei ancora slacciata.

Hermione prende un posacenere dal cassetto del comodino, apre la finestra e si accende una sigaretta.

E’ cosciente della presenza del ragazzo nella stanza, come è cosciente del suo sguardo puntato addosso.

Silenzio

Draco si avvicina al davanzale dove lei è seduta, l’ammira ancora per qualche secondo, prima di prendere la sigaretta dalle sue labbra dare l’ultimo tiro e spegnere il mozzicone nella ciotolina di cristallo.

-     Domani staccheranno le macchine…- Hermione continua a guardare la luna oltre la finestra…

-     Mi dispiace, so che…- Draco le tappa la bocca con una mano

-     Balle, voi non sapete, voi non capite…- ora sono in piedi, entrambi, lei con le spalle alla parete

Di Nuovo

Lui che la sovrasta con la sua figura…

Di Nuovo

-  Mezzosangue  lo vuoi capire? Io non ho più nessuno…- Occhi negli occhi…

-  Sono maledettamente solo…- Parole dette sulla sua bocca, i suoi denti che mordono le labbra.

I Loro occhi sempre incatenati, la camicetta aperta scivola lungo le sue spalle, fino a finire a terra e poco dopo anche la gonna di lei e i pantaloni di lui fanno la stessa fine.

La parete fredda a contatto con la schiena sudata la fa rabbrividire, mentre lo sente entrare in lei, le bacia e le morde i seni, facendola sospirare.

Le dita aggrovigliate nei capelli, li tirano mentre approfondiscono quel bacio che di dolce non ha niente.

Ha il retrogusto di quella tristezza, tipica di un ricordo doloroso…

Guerra,

Perdita,

Persone andate…

Ideali sbagliati.

In quella notte di estate, Hermione Granger e Draco Malfoy si aggrappano l’uno all’altro.

Dimenticano e ricordano il loro passato.

Urlano in quella camera,

Vengono chiamandosi

E cedono al sonno sdraiati l’uno a fianco all’altro sul letto, lontani…

Ma con le dita intrecciate

 

 

Per quanto concerne l’accusa di favoreggiamento in omicidio

È giudicato

NON COLPEVOLE

 

 

siamo le stesse maschere
Vedi recito per sentirmi libero

anche quando nel profondo con la mente scivolo

 

Il  suono delle macchine e il rumore del respiratore sembrano produrre una sorta di triste litania nelle sue orecchie.

Che tragico finale per un uomo come suo padre, Il grande Lucius Malfoy, sostenitore del sangue puro, famoso per il suo odio verso i Mezzosangue, sdraiato in un letto d’ospedale circondato da babbani tanto odiati.

Pallido, con i capelli scompigliati riesce a trasmettere comunque freddezza e fierezza.

La stanza dell’ospedale è fredda ed inespressiva, il medico dall’altro lato del letto con dipinto un sorriso di incoraggiamento sul volto, fa cenno di avvicinarsi al paziente, le gambe di Draco non rispondono, rimane inerte sulla porta, un raggio di sole gli ferisce gli occhi facendogli stringere le palpebre.

-     Signor Malfoy è ora…- le sue labbra si arricciano in una smorfia di disappunto, stupida burocrazia che cambia se il paziente muore alle 14:01 al posto delle 14:00? Suo padre è steso li da sei mesi; morto cerebralmente da tre, non si alzerà o si disintegrerà in quel minuto di ritardo.

-     Draco…il signor Malfoy è steso lì davanti a lei, io sono solo Draco…- La fierezza nel suo sguardo o il suo tono brusco fanno abbassare lo sguardo all’uomo piccolo e calvo con il camice Bianco.

Il ragazzo fa un lungo sospiro prima di avvicinarsi alla branda del paziente, il dottore muove una mano verso la spina dei macchinari, quando il braccio di Draco sembra avere vita propria, toglie la mano dell’uomo e prende il suo posto, finalmente la stacca…

Stacca la spina a quei macchinari…

Rompe  il legame con lui…

Sente il bip regolare delle macchine farsi più veloce…

Niente più regole…

E poi farsi più lento…

Niente più punizioni…

Un bip lungo, stridulo e fastidioso indica la fine…

Niente più obblighi…

Il dottore spegne le macchine…

Silenzio…

Libertà…

Solo…

-     Per il funerale…- la voce del dottore risulta parecchio fastidiosa alle sue orecchie…

-     Il pacchetto base andrà bene…- lo sguardo di disapprovazione del medico…- Non devo niente a quest’uomo, da una vita…- mentre il medico si crogiola nella sua espressione contrariata, Draco si accorge della veridicità delle sue parole e di quanto nessuno in quell’ospedale sappia quanto le parole: “ da una vita“ siano letterali.

Esce da quella stanza anonima a testa alta per poi chiudersi la porta alle spalle.

Avanza sempre più veloce verso l’uscita, l’aria è irrespirabile e le pareti sempre più vicine.

Corre, fugge… e finalmente la brezza gli accarezza il volto, chiude gli occhi, assapora quella dolce carezza e quando li riapre li vede, sono tutti lì.

Pansy,

Daphne,

Theodore,

Blaise,

Potter,

Weasly,

Ma lei manca…

… non c’è …

Il corso dei suoi pensieri viene interrotto dalle braccia esili delle due ragazze che lo stringono forte, lascia che la tensione di quella giornata si sciolga, rilassa i muscoli tesi e ricambia l’abbraccio.

Solo quando sente anche Theo e Blaise unirsi a quel gesto d’affetto permette al  suo respiro di farsi irregolare, tutto quello di cui ha bisogno o quasi è lì…

I suoi amici…

Quando si scioglie l’abbraccio, vede Weasly avvicinarsi, si passa imbarazzato una mano tra i capelli fulvi, abbassa lo sguardo e gli da una pacca sulla spalla.

Draco vede Pansy sorridere dolcemente verso il suo ragazzo, ma al biondo basta, quel gesto ingenuo e infantile vuole dire per lui più di quanto il rosso potrà mai immaginare.

Perdono

Potter è fermo a un paio di metri da lui, lo guarda negli occhi e per le prima volta in nove anni di conoscenza Draco abbassa lo sguardo di fronte a lui.

Sente i passi del moro sulla ghiaia e solo quando lo scricchiolio dei sassolini si interrompe alza lo sguardo trovandoselo davanti, gli allunga una mano, e al contrario di tanti anni prima Harry la stringe attirandolo a sé, sente il corpo di Draco tendersi e poi rilassarsi…

-     Ti sta aspettando alla spiaggia, voleva venire ma….- ed il resto della frase si perde nell’aria, la stessa che Harry sente subito dopo, quando vede la figura di Draco allontanarsi da lui e smaterializzarsi davanti agli occhi attoniti di tutti i presenti, poco importa della presenza dei babbani o di estranei…

Draco Malfoy ha solo in mente una cosa…

Raggiungere Hermione Granger…

 

 

infondo lo sai la vita cos'è
solo un rifletto in cui mi vedi

 

 

Grazie alla testimonianza del signor Harry James Potter

È assolto da ogni accusa…

Draco Malfoy lei è LIBERO…

 

 

Il famigliare strappo all’ombelico, le palpebre serrate per la paura di non trovarla, le gocce salate del mare trasportate dal vento sul volto, i capelli arruffati…

Lei è lì sulla spiaggia, cammina nervosamente avanti indietro sul bagnasciuga, gli volge le spalle…

… Bella …

Lei è Bella,

non carina,

non sexy,

non appariscente…

Lei è

Semplicemente

Unicamente

Bella…

Bella e sua.

-Granger…- Poco più di un sospiro, ma lei riesce a sentirlo, si volta e lo vede, spalanca gli occhi e muove un passo verso di lui, ed è quello il segnale…

Draco inizia a correre, inciampa in una buca poco distante cadendo rovinosamente a terra, ma non gli importa.

La sabbia gli sporca i pantaloni e le mani quando fa leva per alzarsi, vede Hermione farsi più vicina con espressione preoccupata, si alza e in pochi secondi la raggiunge, sente le piccole mani della ragazza mentre lo accarezzano, lo sfiora e non può fare a meno di emettere un mugolio di piacere mentre accarezza le sue forme, le sporca il viso con la sabbia che ha sulle mani…

-     Mia…- Un sussurro sulle sue lebbra prima di lambirle in un dolce bacio…

-     Si, tua…tua e basta…- La bacia e la trascina per terra con lui, le onde gli bagnano i vestiti, i capelli finiscono sulle loro labbra sospinti dal vento, i vestiti si sporcano mentre si rotolano sulla sabbia, ma non è rilevante, perché sono insieme…

… Soli insieme …

Ed ora i vestiti giacciono sulla spiaggia, in modo scomposto, loro in acqua nudi fanno l’amore, questa volta con dolcezza, con calma.

Assaporano ogni singolo istante, ogni bacio, ogni parola sussurrata all’orecchio…

Draco sente il cuore esplodergli, la sente fremere sul suo corpo e finalmente rompe gli argini, inizia a piangere, mentre lei gli accarezza i capelli, gli bacia il viso e gli sussurra all’orecchio parole di conforto…

Sono qui

Sussurri, gemiti, sospiri che si perdono nelle onde …

 

Dopotutto per qualcosa deve ringraziare suo padre …

... Gli ha insegnato a non essere come lui …

 

 

Ti specchierai dentro di me
siamo le stesse maschere

[Paolo Meneguzzi- Arlecchino]

   
 
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