Non ho mai avuto grandi amicizie.
Quella più importante mi ha ucciso.
 Mi ha pugnalato più e più volte, mentre mi rialzavo e le correvo dietro. Terrorizzata. Se fossi stata troppo lenta, mi avrebbe distanziato, e l’avrei persa per sempre.
Non rinascevo dalle mie ceneri come una fenice. Ero molto più simile a un castello di carte, che veniva continuamente buttato giù. Ero a pezzi. Ero sola, nonostante tutto.
Una serie di nuove vite ha dato un senso alla parola amicizia. Fiducia. E finalmente il castello di carte ha potuto completarsi senza cadere.  Ma il castello di carte è fragile, basta un soffio per farlo cadere. 
E il castello di carte si chiede perché nessuno fermi il vento.