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Autore: xlondoneye    27/07/2011    2 recensioni
Il nostro non è stato un incontro come tutti gli altri. C’è chi si incontra al Ministero, chi al Paiolo, chi semplicemente a Diagon Alley. Noi ci siamo incontrati in guerra.
Me lo ricordo come se fosse successo ieri.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Nota dell'autrice:
Non so esattamente come definire questa storia; a dire il vero non so neanche cosa sia.
Spero comunque che vi piaccia, e vi prego di recensire perchè ogni recensione -buona o cattiva che sia- mi aiuta a crescere (:
Buona serata e grazie di aver letto il mio lavoro!




Si dice che al mondo ci siano tre diverse categorie di donne. La prima è la classica “non è come dico, allora lo mollo” della quale fanno parte quelle donne che nonostante siano attratte da un uomo, se quest’ultimo non rispetta i loro ‘ideali’ non si fanno scrupoli a passare oltre. La seconda è “non è come lo immaginavo, ma lo accetto” della quale fanno parte quelle donne che vogliono il principe azzurro, trovano il pirata e se lo tengono senza fiatare. La terza è forse quella più comune e cioè la  “non importa com’è, tanto lo farò cambiare io” alla quale appartengono quelle donne che si innamorano del dannato, di quello definito “pericoloso”, del cattivo insomma. Con queste donne le raccomandazioni sono inutili. Qualsiasi natura abbia il loro uomo, lei lo renderà migliore.
Io appartengo a questa categoria.
Il nostro non è stato un incontro come tutti gli altri. C’è chi si incontra al Ministero, chi al Paiolo, chi semplicemente a Diagon Alley. Noi ci siamo incontrati in guerra.
Me lo ricordo come se fosse successo ieri.
Ero a Hogwarts, avevo 17 anni e la mia casa era quella di Corvonero.
Era il 2 maggio 1998 e avevo accettato di rimanere a combattere per la mia famiglia, per la mia scuola, per l’intero mondo magico. Lo scontro era terribile, brutale. Non sapevo cosa potesse significare combattere contro qualcuno, ucciderlo se possibile.
In mezzo agli scontri, mi era difficile distinguere i buoni dai cattivi. C’era fumo, polvere, cenere dappertutto. Schiantavo chiunque mi si parasse davanti con un mantello nero e la faccia cattiva. Speravo davvero fossero Mangiamorte.
Quando la situazione divenne insostenibile iniziai a correre cercando un rifugio, un modo per svignarmela. Non ero scema, non volevo morire.
Improvvisamente lo vidi percorrere a grandi passi un corridoio che portava verso la sala d’ingresso. Sapevo chi era e sapevo di quale schieramento faceva parte la sua famiglia. Quei capelli  biondo platino erano inconfondibili. Mi scocciava ammetterlo ma avevo avuto una bella cotta per lui fin dal primo anno. Si voltò verso di me, con la bacchetta puntata.
Di colpo alzai anche la mia. Pensai volesse attaccarmi, e rimasi stupita quando lo vidi abbassarla.
“Cosa cerchi di fare, fuggire?” mi chiese con ghigno.
“Probabile, e tu?” risposi. La mia bacchetta rimase puntata al suo petto.
“Non voglio ucciderti” ammise “puoi anche abbassare la bacchetta”
“Non mi hai risposto” insistei “cerchi di fuggire?”
Esitò per qualche secondo dopodiché sgranò gli occhi fissando un punto alle mie spalle e sussurrò qualcosa che somigliò vagamente a un “mamma”
“Come scusa?” chiesi abbassando la bacchetta. Avevo deciso che non era pericoloso e che non avrebbe cercato di uccidermi.
Sentì dei passi e mi voltai, giusto in tempo per vedere mamma e papà Malfoy superarmi per raggiungere il figlio.
“Draco, figliolo stai bene?” chiese l’uomo mentre la donna se lo abbracciava tutto. Una strana sensazione in fondo allo stomaco mi fece notare che forse, ero un po’ gelosa.
“Dobbiamo andarcene Draco, subito” sussurrò la madre spingendo il figlio verso il cortile.
Mi chiesi se con la scuola praticamente a pezzi, non fosse ormai possibile materializzarsi nei confini del castello.
Stavo per voltarmi e cercare di raggiungere il passaggio segreto creato da Paciock per allontanarsi da Hogwarts quando sentì Draco urlarmi dietro “tu che fai, vieni con noi?”
 
All’epoca, ricordo che giravano tantissime voci su Draco Malfoy, una più assurda dell’altra. Ovviamente non ce n’era nessuna buona.
Alcuni sostenevano che Draco fosse il braccio destro di Voldemort in persona, altri che aveva torturato e ucciso parecchi elfi domestici giù nelle cucine per puro divertimento.
Tutte sciocchezze a mio parere. Ammetto che la sua attrazione per la magia oscura mi ha sempre un po’ preoccupato, ma la mia fiducia e il mio amore per lui battevano di gran lunga l’ansia.
Ricordo che una sera, qualche mese dopo la battaglia eravamo nel giardino della sua villa, quando gli dissi “io ti cambierò”.
Non ricordo cosa rispose, ma ogni volta che ci penso faccio finta che le sue parole siano state “ti piacerebbe”.
 
  
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