28/07/2011
5 recensioniAl sapore dei cinque sensi
[Vista]
Jounouchi fissò gli occhi blu mare di Seto. Sapevano di sfida, lo schernivano solo puntandosi nei suoi, ma lui non poteva fare a meno di trovarli irresistibili. Anche il caratteraccio di Kaiba era cosa nulla rispetto a quei angoli di cielo incastonati in bulbi oculari.
-Ti arrendi alla mia volontà, Jounouchi?- l’incanto finì non appena quella serpe velenosa, travestita da ragazzo, parlò.
-Nemmeno per sogno, Kaiba.-
[Udito]
Le chiacchiere di Jounouchi non piacevano per nulla a Seto: le trovava insulse, superflue. Erano decisamente troppe. Lui odiava quando l’altro parlava esageratamente, ma allo stesso tempo non poteva fare a meno di adorare quel suo tanto ciarlare.
Inizialmente, gli prestava ascolto, per poi far finta di mollarlo, lasciandolo alle sue accese discussioni tra sé e sé. In cuor suo, però, Seto sapeva che il suo stesso comportamento era atto soltanto a udire la voce offesa del suo ragazzo.
-Ehi, ma mi ascolti, Kaiba?-
[Gusto]
Le labbra di Seto era del tutto differenti dal suo carattere da duro.
Jounouchi impazziva ogni volta che le sentiva sopra di sé, morbide, sicure, vogliose di contatti sempre maggiori, tanto quanto le sue. Quella labbra erano magiche, avevano in sé un potere tale ereditato sicuramente dal proprietario: bastava che ti sfiorassero e tu eri alla mercè completa di Seto Kaiba.
[Tatto]
Le mani del moro correvano lungo il corpo di Jouno, toccandolo in quei punti in cui – Seto lo sapeva – il suo ragazzo era alquanto sensibile. I gemiti di lui scatenavano sempre l’ilarità dell’altro.
Intrecciò le dita ai capelli, attorcigliandole sempre di più, fino a tirargli i fili biondi e a strappargli un mugolio di dolore.
Seto provava un infinito piacere in ogni singolo gesto del suo ragazzo, in ogni cosa che gli uscisse dalle labbra. Amava la sua debolezza, quanto la sua forza.
Amava lui.
[Olfatto]
Non appena Jouno entrò in casa di Seto fu subito colpito dall’odore di pulito e di benessere che aleggiava per l’aria. Storse il naso, constatando la differenza economica che c’era tra lui e il suo ragazzo. Ma non per questo voleva sentirsi inferiore, era soltanto quell’odore, a metterlo in soggezione.
Seto notò il cambiamento d’umore del suo fidanzato. Lo tirò a sé, avvicinandolo a lui pericolosamente e sussurrandogli un secco “che ti prende?”.
Jouno abbassò la testa, appoggiandosi sul suo petto, sulla sua bianca camicia. Fu nuovamente inebriato da quello stesso odore… e non gli parve così pessimo come aveva pensato.
Wow ne ho scritta un’altra su loro due… incredibile, né?
So anche che non è granché, ma questa idea mi gironzolava per la testa da un paio di giorni, troppi (per come sono fatta XD) per non metterla in atto! XD
La prossima volta, vorrei scrivere qualcosa di simile a questo L'ABC del SasuSaku(questo, però, riguarda il fandom “Naruto” (quello di cui maggiormente mi occupo). Non so, se vi piacesse l’idea, magari mi metto subito all’opera! XD
Grazie!!! ^__^