28/07/2011
1 recensioniA me piace così
Terzo anno ad Hogwarts.
La partenza, ahimè, si svolge sempre secondo lo stesso copione: genitori che piangono, che ti fanno mille inutili raccomandazioni, mani e fazzoletti che sventolano a destra e a manca e le tue solite promesse, spudoratamente finte, di fare esattamente tutto ciò che ti hanno detto, e di scrivergli raccontando tutto, ma proprio tutto, quello che succede.
Basta. Da quest’ anno tutto sarebbe cambiato.
Presi posto accanto a Michelle Brown, studentessa modello del mio stesso anno, per la quale mia madre stravedeva.
<< Hey, Astoria ! Come stai? >>, mi chiese alzando lo sguardo dal testo di Trasfigurazione che aveva in mano.
<< Abbastanza bene, grazie >>, risposi educatamente. << E a te? Come va?>>
<< Non c’è male… >>, disse sorridendo e tornado a concentrarsi sul libro.
“Secchiona”, pensai.
Dopo qualche ora decisi di alzarmi per andare a cercare mia sorella Daphne.
La trovai, qualche vagone più in là, piuttosto occupata a scambiare baci bollenti con Zabini. Un po’ più avanti riconobbi anche Pensy Parkinson e la sua compagnia di oche, a spettegolare con Draco Malfoy, Theodore Nott e un altro ragazzo non identificato.
Eravamo quasi arrivati. Dai finestrini si incominciava a intravedere la sagoma del grande e leggendario castello sede della scuola di magia più rinomata del mondo dei maghi.
Dopo la maestosa festa di benvenuto e lo smistamento dei nuovi arriati, andammo nei nostri dormitori.
Non avevo sonno. Non riuscivo mai a dormire la prima notte.
Scesi nella sala comune mi accoccolai sul divano di pelle nero.
<< Hey, Greengrass >>
Mi girai di scatto verso la rampa di scale alle mie spalle e vidi Draco Malfoy appoggiato al muro con le braccia incrociate.
<< Ciao Draco >>, risposi
<< Che cosa ci fai, ancora sveglia, a quest’ ora della notte nella sala comune? >>, disse in tono malizioso, mentre si avvicinava sedendosi sul divano di fronte.
<< Potrei farti la stessa domanda, Malfoy >>, replicai con lo stesso tono di voce.
Rise nervosamente scuotendo la testa.
Quella risata mi faceva impazzire, e non solo a me.
<< I tuoi genitori si arrabbierebbero >>
<< I miei genitori non ci sono, quindi non possono saperlo… >>, risposi risoluta.
Alzò un sopracciglio non totalmente d’ accordo con la mia affermazione, ma senza controbattere.
<< Ti va del thè? >>, mi chiese dopo qualche minuto.
<< Non c’è della burrobirra? >>
<< Burrobirra ?! >>, ripeté incredulo.
Annuì.
Si alzò e aprì un piccolo mobiletto dove prese una bottiglia e due bicchieri.
Versò il contenuto e me ne porse uno.
<< A cosa brindiamo? >>, dissi
<< Al nuovo anno scolastico? >>, propose un po’ incerto.
<< D’ accordo, un po’ banale, ma va bene… >>, dissi accostando il mio bicchiere al suo e bevendo, in un sol sorso, la bevanda.
Dopo ore di chiacchiere fui finalmente travolta dal sonno, così me ne andai a dormire.
Il risveglio fu piuttosto brusco. Mia sorella fu costretta a buttarmi quasi giù dal letto.
<< Astoria hai un aspetto orribile >>. Disse Daphne mentre ci avviavamo verso la sala grande.
<< Ho dormito pochissimo… >>, risposi sbadigliando.
Ci sedemmo al nostro tavolo. Nonostante fossero tutti più grandi di me, preferivo stare con mia sorella e i suoi amici che con i miei compagni.
Allungai il braccio per prendere i miei biscotti preferiti e iniziai a inzupparli distrattamente nel latte.
Dopo essersi scambiarti effusioni e paroline smielate, Daphne e la sua nuova fiamma, si alzarono per recarsi, così avevano detto, nell’aula di Difesa contro le arti oscure.
Stufa di rimanere lì ad ascoltare i soliti pettegolezzi della Perkinson, me ne andai anche io.
Presi dalla tasca il mio orario delle lezioni ed iniziai a studiarlo mentre camminavo.
Mi scontrai con qualcuno. Alzai lo sguardo decisa a dirgliene quattro.
<< Astoria! >>.
Ruotai gli occhi. << Draco, guarda dove cammini ! >>.
<< Scusami, ma non sono io quello che se ne va in giro mentre guarda il proprio orario… >>, disse con una punta di presunzione.
Lo lasciai lì e mi diressi velocemente verso l’aula di Pozioni. Ero anche terribilmente in ritardo !
La prima giornata di scuola era fortunatamente terminata.
Mi lasciai cadere sul divano della sala comune stropicciandomi gli occhi.
“Credo che chiederò i compiti a Michelle…”, pensai indugiando con lo sguardo sui libri, senza avere la benché minima forza di prenderne uno.
<< Ragazziii su ! andatevi a preparare! La festa inizierà fra pochissimo! >>, annunciò Pensy Parkinson entusiasta.
“ Eh ?! Una festa?! Come sarebbe a dire?”.
Decisi che era meglio andare a riposare, invece che stare a guardare tutte le schifezze che facevano la Parkinson e company.
<< Vai a prepararti? >>
<< Ti sembro una che ha lo spirito giusto per andare ad una stupida festa, Malfoy? >>, dissi un po’ stizzita allargando le braccia.
<< Direi di no… >>
<< Appunto >>
<< Allora, notte…>>
<< Notte e divertiti…. >>, risposi entrando nel dormitorio e buttandomi sul letto dove in pochi secondi caddi in un sonno profondo.
Ciao ! Come la trovate ? Nei primi capitoli la situazione sarà abbastanza stazionaria ma dopo, credetemi, saranno scintille !!!
Vi auguro una buona lettura, se vi va scrivetemi un commento, anche delle critiche, dei suggerimenti, qualsiasi cosa …. È una storia in cui credo molto J
Che altro aggiungere….. A presto !!!! _A_