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Autore: Setsuka    28/07/2011    1 recensioni
[ Fanfiction Terza Classificata al concorso "Infanzie Rubate" indetto da Namine22 & Hiko. ]
C'era una volta nella poco raccomandabile Spinner's End, vicino a un fiumiciattolo maleodorante, la decadente dimora dei Piton.
Lì viveva un piccolo mago ma la sua storia non sarebbe stata una fiaba e alla fine dei suoi giorni non avrebbe potuto neanche dire che era vissuto felice e contento.
Genere: Sentimentale, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Contesto generale/vago
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Green Hope in Spinner's End. Fanfiction Terza Classificata ( a pari merito con  "Requiem per una lama" di Yami ) al concorso "Infanzie Rubate" indetto da Namine22 & Hiko, al quale ho partecipato scegliendo il prompt 'Finestra', elemento che i lettori noteranno appunto essere colonna portante delle drabbles.

Note introduttive:
Questa raccolta di 10 drabbles è sul Severus Piton bambino che mai ha conosciuto l'infanzia, a causa di un pessimo padre e una vita di miseria, ha conosciuto cose cose che un bambino non dovrebbe conoscere, poteva diventare un altro Tom Riddle a causa dell'infanzia rubatagli ma lui -al contrario di Tom- ha conosciuto l'amore ed esso ha salvato la sua anima. Queste drabbles quindi parlano non solo dell'infanzia rubata a Severus ma anche di amore, di quello che lo farà diventare l'adulto meraviglioso che conosciamo.
E' stato più faticoso scrivere queste drabbles ( a parte la drabble introduttiva sono tutte da 100 parole esatte ) che una long-fiction, perché -purtroppo- il dono della sintesi non mi è stato dato, ma ho voluto sfidare me stessa e provarci, spero quindi che possiate apprezzare almeno un po' questo lavoro che ho fatto col cuore.
Grazie alle giudici per aver indetto il contest che mi ha portato a fare questo esperimento che -a quanto sembra- non ha fatto sfigurare il mio adorato Severus.




  


                           Once upon a time in Spinner's End                                 




C'era una volta nella poco raccomandabile Spinner's End, vicino a un fiumiciattolo maleodorante, la decadente dimora dei Piton.
Lì viveva un piccolo mago ma la sua storia non sarebbe stata una fiaba e alla fine dei suoi giorni non avrebbe potuto neanche dire che era vissuto felice e contento.
Un disgraziato destino attendeva quel bambino che passava la maggior parte delle ore notturne seduto alla finestra a sognare, con la speranza nel cuore, perché sapeva che sarebbe arrivato per lui un gufo dalla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Speranze che si sarebbero realizzate ma trasformate poi in incubi: perché i bambini a cui è stata rubata l'infanzia imparano a coltivare odio che fiorisce in un sentiero oscuro che non preclude felicità. Severus l'avrebbe percorsa quella via, nei panni di un Principe oscuro la cui crudele fiaba ha un triste epilogo. Non è questo però ciò che conta davvero, importante è che Severus morì Eroe, non in nome dell'Odio ma in nome dell'Amore, la più grande magia che mago o babbano possa conoscere.   



§ § §



Da giorni si infiltra nel giardino degli Evans per spiare il suo quotidiano dalla finestra: in quella casa ricca d'amore è fiorita una strega dal candore e la bellezza di un giglio.
Dopo mesi Severus si trova davanti alla bambina che gli tende la mano sorridendo "Ciao, io sono Lily e tu?".
"Io sono Severus... Piton" e vorrebbe stringerle la mano ma guarda le sue, con unghia sporche e la pelle secca.
Ha paura che toccarla equivalga a sporcarla dunque Severus preferisce fuggire ma Lily gli urla "Arrivederci" e entrambi sanno allora che quello è l'inizio di una lunga amicizia.


§ § §  


Il piccolo Severus viveva in un incubo dove regnavano urla e negli angoli si soffocavano singhiozzi.
Suo padre disprezzava maghi e stregoneria, radicò per questo nel bambino orgoglio per la sua razza, solo così poteva accettare la buona dose di percosse quotidiane destinate alla madre.
Era stanco di tutta quella violenza e wiccafobia, attendeva trepidante il suo gufo, per questo i suoi occhi erano sempre rivolti alla finestra; lì vi era il confine tra incubo e sogno: oltre quel vetro c'era un mondo verde, di speranza, come gli occhi della streghetta che aveva sempre un sorriso e una parola gentile per lui.



§ § §




La piccola Lily già dava mostra di coraggio Griffondoro, non aveva timore di presentarsi davanti alla malridotta casa dei Piton e chiamare a voce alta Severus. 
L'aveva sentita, la stava spiando dalla finestra del cucinotto, avrebbe voluto uscire ma vedendola indossare quel grazioso vestito rosa si era vergognato dei propri stracci: indumenti ricavati da vecchi vestiti dei suoi genitori o trovati nei cassonetti e lavati nel fiume per non farsi vedere dal padre.
Dopo il decimo richiamo Lily andò via con espressione amareggiata ma mai quanto quella di Severus: lui non sarebbe mai stato un bambino degno di lei.  



§ § §



"Severus non dovresti esser cattivo con lei!"
Davanti a tali parole il volto giallognolo prese il colore della chioma di Lily.
Lui la osservava sempre: fosse dietro un cespuglio o dietro una finestra; vedeva le lacrime di Lily e non poteva perdonare Petunia che si compiaceva nel chiamarla 'Mostro', lo stesso compiacimento degli insulti di suo padre, lo stesso sangue babbano. Non c'era nulla di male quindi nel chiamarla 'Stupida Babbana', Petunia era sciocca ed era babbana ma -soprattutto- cattiva, meritevole di insulti peggiori, ma nel rispetto di Lily, Severus, lasciava sempre odio e rabbia dietro cespugli e finestre.     


§ § §




Un nuovo litigio, nuove parole ignoranti, sprezzanti e volgari indirizzate contro sua madre.
Ha gridato a gran voce "Basta!" e in quel momento le finestre del salotto si sono frantumate, una pioggia di vetri ha sfiorato quell'uomo che non è passato sopra a quell'incidente; ha cercato di fuggire ma lui lo ha preso, colpito con un pugno al naso e come una bestia lo ha calciato, finchè sua madre non l'ha trascinato via, al sicuro.
"Non odiarlo Severus, non sa quello che fa" ripeteva in lacrime tenendolo stretto.
Ma era troppo tardi: ormai aveva conosciuto cosa significava odiare.




§ § §



"Mi dispiace" singhiozzò Miss Piton sentendosi colpevole per la violenza del marito su Severus. L'aveva sposato credendo fosse il suo Principe, la finestra per una vita migliore.
"...quello che hai fatto è stato degno di un vero principe dei maghi."
"Non dire sciocchezze, siamo poveri e io..." amareggiato aggiunse "...sono in parte babbano".
"Non conta questo, tu sei coraggioso e hai un cuore gentile, è così che sono i principi."
Sapeva che sua madre diceva tanto per dire, ma gli sarebbe piaciuto che quelle parole fossero vere.
Avrebbe così potuto proteggere anche Lily dall'ignoranza babbana ed esser degno di lei.




§ § §



Miss Piton portò Severus nella sua camera, doveva medicarlo dopo che quella bestia di padre lo aveva nuovamente picchiato al posto di lei.
"Hai davvero il coraggio di un Griffondoro, sai? Potresti esser smistato lì" disse cercando di spezzare l'atmosfera pesante e strappare un sorriso al figlio.
"I Griffondoro non mi piacciono".
"E dove vorresti esser smistato allora?" domandò dolcemente lei. L'attenzione di Severus andò alla finestra, dove un ramo rigoglioso strusciava le sue foglie contro il vetro.
Gli piaceva il verde di quelle foglie, gli ricordavano...
"Serpeverde"...così avrebbe potuto indossare sempre quel verde che tanto amava.



§ § §



Era una notte di fine estate e Severus aveva gli occhi umidi puntati alla finestra aperta, anche se ormai la mezzanotte era passata lui -come tutte le notti- faceva resistenza al sonno; il gufo con la sua lettera da Hogwarts poteva arrivare in qualsiasi momento e Severus non voleva perdersi un momento tanto importante: entrare a Hogwarts sarebbe stata la la sua rivincita sulla vita, una volta lì sarebbe entrato a Serpeverde, come tutti i maghi più ambiziosi e talentuosi, non aveva dubbi su questo.
Se il mondo babbano non sapeva apprezzarlo allora il mondo dei maghi lo avrebbe fatto.

 


   § § §  



Un ticchettio regolare, come qualcosa che picchiettava contro il vetro costrinse Severus a svegliarsi per verificare cosa fosse. Sbadigliò e si strofinò gli occhi per cercare di mettere a fuoco e realizzare che non fosse ancora nel regno di Morfeo: occhi gialli enormi lo fissavano, un gufo che teneva col becco una lettera dove spiccava il nome di Albus Silente.
Quel bambino sempre serio e cupo si sciolse in lacrime.
Era arrivata la sua speranza da Hogwarts, quella per poter diventare un grande uomo, migliore di suo padre che aveva saputo solo che rubargli la gioia di essere un bambino.










Note.

Wiccafobia: fobia per la stregoneria e le streghe/stregoni.

Giudizio del concorso "Infanzie Rubate".

34p. ( Namine22 ) + 35p. ( Hiko ) + 10 extra ( per aver scritto una raccolta di drabbles ) = 79 punti in totale.
Il giudizio era sui seguenti punti: Originalità, Stile, Lessico&Grammatica, IC, Utilizzo Parola/Prompt, Gradimento Personale.

In mancanza di una parte del giudizio articolato ho solo inserito il giudizio sommario. 
Volevo pubblicare il bellissimo bannerino ma NVU non è mio amico.

Grazie a tutti coloro che apprezzeranno e ancor di più a chi esprimerà il proprio parere con una recensione.



   
 
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