Una donna
dal viso magro e cavallino sosta dinnanzi a una fredda lapide di marmo
bianco:
i capelli raccolti in una crocchia severa e gli occhi scuri che vagano,
sofferenti, su quella triste superficie.
L’ultimo
nemico che sarà sconfitto è
la morte.
Recita
queste parole la frase scelta per ornare la tomba di Lily e James
Potter, e
Petunia non può fare a meno di chiedersi chi le abbia scelte
al posto suo. Perché
avrebbe dovuto occuparsene lei, anni prima, di scegliere una frase
adeguata ad
onorare quella sorella che aveva sempre affermato di detestare.
E allora,
perché
una lacrima, imperterrita, scorre sul suo viso?
<<
Petunia, hai… ehm… finito qui? >>
Vernon Dursley si
guarda attorno, circospetto: e se qualcuno
li stesse osservando?
Perdonami, Lily.
Ti prego, perdonami…
Sono stata io il vero mostro.
<<
Sì
ho finito, Vernon. Andiamo, torniamo a casa. >>