Ansiti e piccoli gemiti si spargevano per tutta la stanza. Due corpi uniti in uno solo.
Tanto amore represso e non manifestato da troppo tempo, ora riempiva l’intera camera.
Era l’ultima notte insieme.
L’ultima che avrebbero potuto trascorrere assieme e dirsi ciò che era stato celato per molti anni.
Dita che si toccavano, vogliose di più contatto. Respiri affannosi e goccioline di sudore sui loro visi.
Un nome sussurrato con un filo di voce tra i gemiti.
Baci ardenti come il fuoco.
Si desideravano e si volevano a vicenda.
Volevano appartenersi l’un l’altro per sempre, prima di dirsi addio.
 
La luce della luna passava dalla finestra, mostrando i loro corpi nudi stretti in un abbraccio.
Erano seduti in mezzo al letto. Kisame avvolgeva tra le proprie braccia il suo compagno da dietro, baciandogli il collo. Itachi con gli occhi chiusi aveva la testa che pendeva leggermente di lato, lasciando un po’ più di spazio all’amante.
-Non sei costretto ad andare…- gli sussurrò l’Hoshigaki all’orecchio.
-Devo farlo, per Sasuke- tossì sangue e una goccia gli colò dall’angolo della bocca.
-Stai male, Itachi- gli pulì la bocca. –Se vai, non tornerai- disse con voce un po’ rotta.
-Morirò lo stesso…-
-Ma potresti vivere un po’ di più-
-…- si voltò con il viso verso di lui. –Non essere così insistente. Non lo sei mai così tanto-
-Mi preoccupo per te. E’…è ingiusto-
-Kisame Hoshigaki…il ninja a cui non gli importa niente dei propri compagni, ora farebbe di tutto per salvarne uno…-
-Le persone cambiano, e poi quel “qualcuno” sei tu. Farei qualsiasi cosa per te-
-Perché mi ami?-
-Perché, per quanto siamo diversi, siamo simili-
-Dimmi…dimmelo- chiuse gli occhi.
-Ti amo, Itachi. E ti seguirò ovunque, anche nei posti irraggiungibili. Niente mi separerà da te-
Un piccolo sorriso si dipinse sul volto dell’Uchiha. Una lacrima gli rigò il viso. Kisame lo voltò verso di se e lo baciò.
-Devo andare…-
Si guardarono per un istante negli occhi. Itachi gli accarezzò i capelli e si avvicinò al suo viso.
-Non lasciarmi…- gli mise una mano sulla guancia.
-…- si alzò e vestì. Si avvicinò alla porta; mise una mano sulla maniglia e si voltò. –Non è la fine-
-Ci vediamo fra non molto tempo. Ovunque…-
-Insieme…-
Uscì dalla stanza e non tornò più.



Ecco a voi una piccola KisaIta. Spero vi piaccia, ovviamente l'idea è nata vedendo l'immagine che ho messo sopra :) .

Ryuga