Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: xAlisx    29/07/2011    1 recensioni
"Le accarezzai i capelli e ne odorai il profumo. Non gliel'avrei detto, ma anche io speravo di ricordarmi la sua fragranza di vaniglia quando non ci sarebbe più stata."
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Autore: xAlisx
Titolo: Last goodbay; 
Fandom: Originale > Drammatico
Rating: Verde
Genere: Drammatico 
Avvertimenti: One-shot 
Trama: "Le accarezzai i capelli e ne odorai il profumo. Non gliel'avrei detto, ma anche io speravo di ricordarmi la sua fragranza di vaniglia quando non ci sarebbe più stata."



Last goodbye;
Camminavo velocemente sotto la pioggia per arrivare all'entrata dell'ospedale. Nonostante il tratto breve dal parcheggio della macchina all'ingresso quando entrai dentro all'edificio ero completamente bagnato. Mi scossi un pò; ricevendo delle ammonizioni dalle infermiere. Le ignorai e salii fino al secondo piano.
La stanza era sempre la stessa; ormai conoscevo quel posto a memoria. Ci entravo tutti i giorni e ci passavo la maggior parte del tempo; era come una seconda casa da ormai 3 mesi.
Entrai nella stanza e sorrisi nel vederla. Il viso magro e stanco, il sorriso debole, ma sincero, i capelli un pò arruffati e gli occhi tristi; timorosi quasi.
«Ciao amore mio!»
Le andai accanto e le baciai la fronte. Abbassò il viso e sorrise timidamente; mentre si aggrappò alla mia camicia e posò la testa nel mio petto.
Il tumore al cervello si era impossessato di lei qualche mese prima; avanzando troppo in fretta per permettere ai medici di guarirla. Quella malattia la stava piano piano facendo sparire. Dimagriva a vista d'occhio e quella voglia di vivere che aveva sempre avuto si spegneva lentamente. Non smetteva di combattere ovviamente, ma non significava che non fosse stanca di farlo.
«Michael che hai?»
Le sorrisi e sospirai. Lei si morse il labbro e alzò di un poco la testa; facendomi capire che voleva essere baciata. Mi avvicinai a lei e posai delicatamente le mie labbra sulle sue. Quasi mi vennero i brividi: era il solito effetto che mi facevano i suoi baci; al solo contatto con le sue labbra diventavo quasi debole. Era evidente che provavo per lei un sentimento che non avevo mai provato per nessuna. L'amavo; l'amavo immensamente e se avessi potuto avrei dato la mia vita per lei; per salvarla da quella malattia che me la stava portando via.
Mi staccai un poco e avvicinai la bocca al suo orecchio. vTi ricordi che giorno è oggi?»
Glielo sussurrai dolcemente tanto da farle venire i brividi e farla sorridere.
«Come potrei dimenticare il nostro anniversario?»
Le accarezzai la guancia e le baciai la punta del naso. Con delicatezza la presi in braccio; permettendo all'infermiera venutami in soccorso di staccarle tutti i fili dal corpo.
«Ma che fai??»
Sorrisi senza risponderle e ringraziai l'infermiera che scosse la testa e sorrise divertita. Mi credeva pazzo probabilmente, ma anche il medico aveva dato il suo consenso per la mia pazzia; quindi non avevo problemi.
«Adesso tu vieni con me!»
La posai in una sedia a rotelle dopo averle messo il giubbotto e cominciai a spingerla verso l'uscita dell'ospedale. Lei non parlò per tutto il tempo; guardandosi intorno contenta del fatto che stesse andando via momentaneamente da lì.
La sistemai in macchina delicatamente come se fosse la cosa più delicata del mondo; il cristallo più prezioso che potesse esistere.
«Dove mi porti?»
Scossi il capo e feci il serio mentre lei mi guardava negli occhi cercando di capire qualcosa.
«E' una sorpresa Alex, è tale resterà finchè non arriviamo!»
Roteò gli occhi al cielo e sbuffò. La curiosità era sempre stato un suo difetto; o pregio, chi poteva dirlo?
Parcheggiai e ringraziai il cielo per aver placato la pioggia. Tutto doveva essere perfetto e nemmeno una goccia di pioggia avrebbe rovinato i miei piani.
«Eccoci!»
Scesi dalla macchina e feci il giro aprendo il suo sportello e prendendola in braccio. Si aggrappò alle mie spalle e sistemò il viso nell'incavo del mio collo; inspirando e sorridendo.
«Hai un buon profumo; spero di ricordarmelo quando sarò in Paradiso»
Chiusi gli occhi. M'infastidiva che pensasse a quel momento; mi metteva paura pensare a quello che sarebbe successo.
«Shh, ora non pensarci!»
Le accarezzai i capelli e ne odorai il profumo. Non gliel'avrei detto, ma anche io speravo di ricordarmi la sua fragranza di vaniglia quando non ci sarebbe più stata.
Camminai per qualche metro fino a scorgere il gazebo bianco tra gli alberi. Alex sollevò il viso e mi guardò dritto negli occhi.
«Il nostro posto. Il luogo del nostro primo bacio. Il luogo della nostra prima volta. Il nostro posto!»
Lo ripeteva incredula mentre si guardava intorno. Le candele contornavano il gazebo e le rose arancioni; le sue preferite, erano spavaldamente sistemate sopra ad un tavolo rotondo in ferro battuto al centro del pergolato. La feci sedere in una sedia; sistemandola di fronte al tavolo. Mi sedetti anche io e sorrisi mentre lei ancora incredula posava lo sguardo ovunque.
«Voglio che sia il migliore anniversario di sempre. Il primo; quello più speciale. L'anno che abbiamo passato insieme è stato difficile, ma abbiamo superato tutti gli sforzi e l'abbiamo fatto assieme. Ti amo Alex; buon anniversario!»
Tirai fuori dalla tasca una scatolina e gliela porsi. Lei la prese diffidente e quando l'aprii gli occhi s'illuminarono dopo tanto tempo.
«Michael io...no...insomma...»
Le parole uscivano confuse e le lacrime scesero lentamente nelle sue guance. Mi alzai e m'inginocchiai vicino a lei asciugandogliele.
«Mi ami?»
Non fece in tempo a rispondere che crollò tra le mie braccia. Fu un attimo troppo veloce per capire ciò che stava succedendo.
«Alex, amore che c'è?» La chiarezza si fece spazio dentro di me. Se ne stava andando; per sempre.
«Michael ti amo e mi dispiace....»
Le misi un dito nelle labbra senza fare caso alle lacrime che cominciarono a scendere dai miei occhi.
«Shh. Non dispiacerti di nulla. Tutto ciò che abbiamo fatto; tutto, è stato splendido. Ti amo e ti amerò per sempre»
Singhiozzavo a tal punto da non riuscire più a parlare. Lei sorrise e mi accarezzo la guancia.
«Anche io ti amo e ti guarderò sempre da lassù. Senza mai dimenticarmi il tuo profumo amore mio»
Inalò l'ultimo respiro e il suo corpo si lasciò andare senza vita tra le mie braccia. Mi raggomitolai tenendola stretta; con il viso nei suoi capelli.
Non avrei dimenticato il suo profumo nemmeno io e l'avrei portata nel mio cuore per sempre.
   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: xAlisx