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Autore: Beatriz    29/07/2011    6 recensioni
Darren ha chiuso il bigliardino. Sam ora aspetta l’autobus canticchiando solo come un cane. Mik trascorre le serate a giocare a poker. Tua madre piange. Io mangio M&M’s verdi, le tue preferite, e Dio ha chiuso i conti con le nostre anime.
Siamo un po’ così, soli in buona compagnia.
Ma tu, tu ti stai divertendo?E’ davvero così bello il mondo lì fuori,come lo dipingevamo da bambini?Hai un momento per i ricordi, o il presente bussa ancora alla tua porta?
Perché la mia valigia si è ingrandita, ha cominciato a pesare, e devo restituirti un po’ di amore.
Un po’ rimane con me, ma il resto lo lascio nella valigia, e viene via con te.
E se puoi, solo se puoi, porta anche me.
Perché la consapevolezza dell’amore non basta, a volte, e che noi uomini siamo troppo bravi a dimenticare ormai lo sa anche il cielo
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusa se ti scrivo solo ora.

 

Forse è un po’ colpa mia, e un po’ tua.

E’ un po’ colpa del tempo che non trovo e di quello che ho sprecato, di quello che mi manca e di quello che non torna, è un po’ colpa del fuso, del sonno e degli impegni mai presi per le scuse a cui nessuno crede.

 

Colpa del tuo ricordo, che non lascia i miei pensieri, e colpa della tua assenza che si diverte a segnare i vuoti che hai lasciato dietro te.

Poi, penso che in fondo non sei mai stato mio, e che ho sbagliato anche solo a pensare che nei miei sogni qualcosa potesse andare nel verso giusto, perché abbiamo sogni che non ci rimborsano, mai.

Però dimmi, dove sei ora?Dove sei sparito?Dov’eri quando avevo bisogno di te?Dov’eri quando pregavo per un tuo sussurro?E ci sei mai stato, mi chiedo, o il bisogno di averti accanto era così presente da confondere la voglia con la realtà?

Qui chiedono tutti di te.

Qui parlano tutti di te.

E qui nessuno ha più tempo per ascoltare me.

Darren ha chiuso il bigliardino. Sam ora aspetta l’autobus canticchiando solo come un cane. Mik trascorre le serate a giocare a poker. Tua madre piange. Io mangio M&M’s verdi, le tue preferite, e Dio ha chiuso i conti con le nostre anime.

Siamo un po’ così, soli in buona compagnia.

Ma tu, tu ti stai divertendo?E’ davvero così bello il mondo lì fuori,come lo dipingevamo da bambini?Hai un momento per i ricordi, o il presente bussa ancora alla tua porta?

Perché la mia valigia si è ingrandita, ha cominciato a pesare, e devo restituirti un po’ di amore.

Un po’ rimane con me, ma il resto lo lascio nella valigia, e viene via con te.

E se puoi, solo se puoi, porta anche me.

Perché la consapevolezza dell’amore non basta, a volte, e che noi uomini siamo troppo bravi a dimenticare ormai lo sa anche il cielo.

Sei stanco?Vuoi riposare?Te la stai godendo a sparire dalla vita arida di altre persone come noi?

Mi mancano le risposte, e le domande si accumulano inermi nel cassetto.

Quante domande, Joe, che conserviamo nel cassetto.

Non sogni, non speranze … Solo domande.

So che se ti scrivo solo adesso un motivo ci sarà, e forse potrò anche dirtelo, quando lo avrò capito.

So che lascerò viaggiare questa lettera nel vento, perché non ti raggiungerà, e so che lui ti sussurrerà queste parole nelle fresche notti d’estate.

Grazie, per quando le ascolterai, e scusa, per quando le odierai.

Ho capito che la quantità di amore che puoi trasmettere forse dipende proprio da chi sei.

E perdonami, se non riesco a sopportare la tua assenza, ma non sono ancora molto brava a farlo con la mia presenza.

Mi sento bambina,e tu l’altalena vuota dall’inarrestabile corsa nel fantasma delle nostre vite, in quel derelitto umano che chiamiamo esistenza.

Hai lasciato qui i tuoi giocattoli,e i tuoi pupazzi, perché sei partito che eri ancora bambino, e la tua ombra che marcisce nei vicoli, perché sei partito e non sapevi ancora chi fossi.

Forse non manchi.

Forse non sei mai mancato.

Forse sei ancora qui, e allora andiamo a prendere qualcosa al bar prima di fare l’amore.

La tua vecchia macchina da scrivere ha ripreso a battere emozioni, la tua chitarra scordata non ha mai sbagliato le note, e adesso sei lì con un’altra macchina da scrivere e un’altra chitarra più buona, ma in soffitta quelle restano, perché ho bisogno di mettere via un po’ di vita. Questa sta diventando trafficata.

Qui ti aspettiamo e sappiamo che non tornerai, perché quando ti fai fuori ti marchiano un po’ e vedi, la solitudine spaventa anche noi.

Ho imparato ad attendere senza pretendere, e se vieni deluso ti rimane qualche bel momento da sborsare quando il futuro ti obbliga a pagare il conto, che dire che il tempo guarisce le cose è una grandissima bugia, perché siamo tutti un po’ duri ad andare avanti.

Ma tu no.

Tu hai preso la tua valigia e sei passato accanto a tutti noi.

“Torno presto” avevi detto con la birra in mano.

Il tuo posto sul bancone è ancora vuoto e il rumore delle Nike sul parquet si affievolisce.

Scherzavo quando dicevo che non sei mai stato mio, e sbaglio se penso che tu lo sia ancora.

Ho capito che ti scrivo solo adesso perché sono fatta così, arrivo sempre un po’ in ritardo, quando siete tutti andati via e io ancora non so bene quale sia casa mia.

E adesso che sei dovunque ti sarebbe piaciuto essere, continua per la tua strada, non voltarti, io ti aspetto qui.


Riposa, se puoi, che la vita è un lungo viaggio.

 

                                     A. 


 

Buon pomeriggio gente :)
Sono qui con questa squallidissima lettera, un piccolo sclero delle due di notte, quando il sonno non viene e tu vuoi fare di tutto tranne che guardare il soffitto.
Non so chi abbia scritto la lettera, ne perchè Joe se ne sia andato.
Non so chi è questa A,se per Joe è stata importante,o se lui se ne sia andato di sua spontanea volontà.
Era solo un piccolo sfogo che avevo bsiogno di scrivere.
Spero recensiate in tante,anhce se si tratta di un totale sclero.
Love you all.
Simona.

 

  

  
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