It's
only a storm in a teacup.
Sua sorella
le aveva detto tutto
sul conto di Draco Malfoy.
Le aveva
raccontato della sua arroganza,
della sua voce strascicata e della sua superbia.
La mano
di Astoria aveva tremato a mezz’aria, prima di poggiarsi sul
palmo bianco che
le stava porgendo, per invitarla a danzare.
Aveva sentito
gli sguardi di tutti puntati addosso, come se al loro passaggio
s’aprisse un
varco tra gli invitati. La tensione e la paura non le avevano dato il
coraggio
di incrociare i suoi occhi e tantomeno sorridergli.
Si era
sentita rigida, goffa, impacciata, mentre passeggiavano, verso il
centro della
sala.
Poi lui
si era fermato e con gentilezza, le aveva posato una mano sul fianco
esile.
Suo padre le
aveva detto tutto sul
conto di Draco Malfoy.
Le aveva
raccontato della sua
camera blindata alla Gringott, del suo albero genealogico, delle scelte
dei
suoi genitori durante la seconda guerra magica.
Anche ora
la mano di Astoria sta tremando, avvolta dalle sue lunghe dita sottili.
Spera che
non riesca anche a sentire l’impetuoso battito del cuore
attraverso la stoffa del
suo abito. Ha passato ore dinnanzi allo specchio prima di decidere
quale
indossare, e quale acconciatura potesse andar bene. Ha ricevuto molti
complimenti, ma quel pomeriggio si era sentita brutta, con quelle gambe
ossute
e quel naso a punta, tanto che più volte aveva pensato di
non presentarsi ed
era quasi scoppiata in lacrime.
Si lascia
guidare, ora, tra le coppie che danzano ma non ha idea di che musica li
accompagni. Tiene lo sguardo fisso sul colletto della camicia che le
è di
fronte e sa che non troverà mai il coraggio di alzare gli
occhi.
C’è
un
profumo che non hai mai sentito prima a circondarlo. Pensare che un
giorno le
sarà familiare, che forse ricoprirà anche la sua
stessa pelle, la rende
inquieta.
Sua madre le
aveva detto tutto sul
conto di Draco Malfoy.
Le aveva
raccontato di come lui si
sarebbe aspettato che lei si comportasse, dell’erede che la
sua famiglia desiderava.
Le aveva raccomandato di essere una moglie esemplare, come lei lo era
stata per
suo marito e come Narcissa lo era per Lucius.
Ed ora
Astoria
teme di inciampare nel vestito, di pestargli un piede, di respirare
troppo affannosamente,
di farsi troppo vicino, di non saper conversare, di non piacergli e
deludere
tutti. Di non essere abbastanza.
- A cosa
stai pensando? – le chiede lui, e il suo viso pare andare a
fuoco. Sente forte
l’impulso di guardarsi le scarpe o spostare quella ciocca di
capelli che le
solletica la fronte, ma non osa muovere altro che non siano i piedi e
risponde:
- Nulla. – con voce bassa e tremante.
La musica
cessa.
Si
allontanano
di un passo l’uno dall’altra e, come vuole il
cerimoniale, si dedicano un
piccolo inchino.
Poi
un’altra
melodia invade l’aria e lei riesce di nuovo a percepirla.
Draco le
si avvicina ma Astoria pare esitare:- I-io non conosco questo ballo.
–
confessa, e sente aumentare dentro sé la voglia di fuggire.
Sapeva che
sarebbe successo, sapeva di non essere adatta.
Non riesce
neanche a danzare, come hanno potuto pensato che potesse sposarlo, ed
essere
per lui una compagna perfetta?
Lo immagina
ridere di lei, immagina sua sorella alzare gli occhi al cielo, sua
madre
stringere le labbra in disapprovazione e suo padre scuotere la testa.
Ma lui non
fa altro che ignorare le sue parole, prenderle una mano ed invitarla a
compiere
un volteggio prima di attirarla di nuovo a sé.
- Non
importa,
balleremo a modo nostro. Non devi avere paura.- le dice con
naturalezza, e fa
scivolare dolcemente le dita, ad incastrarsi con le sue, per poi
stringere la presa
ed impedire alla sua mano di tremare ancora.
Così
Astoria
alza finalmente lo sguardo ed incontra il suo sorriso complice e
leggermente
divertito ancor prima dei suoi occhi grigi, intensi e assorti.
D’improvviso,
sente di non avere più alcun timore.
Questa sera
le ha detto tutto sul
conto di Draco Malfoy.
E a lei non
serve altro.
GOD SAVE THE SHIP!
I ♥ Shipping è un'idea del « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »
Piccolo contributo alla maratona notturna a base di Canon!*__*
La storia si ispira a questa FanArt,
Il titolo, è un modo di di dire inglese che sta a significare: non c'è nulla di cui preoccuparsi. Penso si dica anche in italiano, è così? Bah!
Spero vi sia piaciuta. :)