«Attento!»,
urlò il vampiro al soldato che lo precedeva, ma non fece in
tempo a terminare
la frase che quello cadde inerme proprio davanti ai suoi occhi, ferito
a morte
da un colpo di fucile.
Jasper
si guardò intorno, per un attimo disorientato. Cosa stava
succedendo? Uno dopo
l’altro, i suoi soldati cadevano per mano di un nemico,
improvvisamente troppo
difficile da battere… perché?
«Serrate
i ranghi, serrate i ranghi!», continuava a urlare cercando
disperatamente un
modo per uscire da quella terribile situazione. Come era potuto
succedere? Dove
aveva sbagliato?
Ma
non serviva a niente continuare a chiederselo. Il punto era uno e uno
soltanto:
il nemico avanzava, inesorabile e spietato. Non c’era
più niente da fare… ormai
l’unica cosa sensata era ritirarsi.
Le
braccia pesanti e le spalle incurvate dal fallimento, Jasper
guardò ancora una
volta i suoi uomini. Quelli ancora in formazione d'attacco e quelli che
giacevano riversi al
suolo.
«Ritiratevi»,
disse con rassegnazione. «RITIRATEVI!».
L’urlo del vampiro attraversò l’aria,
forte della sua rabbia.
Maria
si voltò di scatto, gli occhi sbarrati, il cuore muto pieno
di angoscia. Con poche
falcate raggiunse il suo uomo, ma si fermò a pochi passi da
lui, non riuscendo
ad avanzare oltre.
Davanti
a lei, il vampiro continuava a rimanere di spalle, lo sguardo chino sui
resti di
uno dei suoi soldati.
Maria
si morse le labbra, indecisa su cosa fare.
«Jasper…», sussurrò
abbozzando un
mezzo sorriso.
«Ho
fallito», disse lui girandosi lentamente.
La
vampira si avvicinò cauta. Sapeva bene che, in quei momenti,
nessuna parola
valeva. «Ne troveremo altri», gli disse semplicemente.
«Dallo a me, me ne occuperò io».
Jasper
allungò la mano e, senza esitare, le affidò i
resti del soldato. «Tattica e
strategia», le disse in un sussurro. «Devo
perfezionare tattica e strategia».
Maria
gli sorrise, come solo a lui faceva, e si allontanò senza dir
niente. Quando fu
abbastanza lontana, si fermò e guardò
ciò che aveva tra le mani: tanti pezzi di
legno colorati che fino a qualche minuto prima erano stati il corpo di
un soldato
di fanteria. La vampira scosse la testa e sospirò con
rassegnazione.
«Gioca
ancora a fare la guerra con i soldatini?», le chiese Lucy, un
sopracciglio
alzato.
«Già…e questa volta il suo esercito ha perso»,
rispose lei mentre, con noncuranza, gettava i resti del soldatino
dietro un
cespuglio.«Manda José a procurargliene altri…».
Angolo
Autrice: E
salveeeeeeeeeeeeeeeee!!!!! Dopo millemila anni mi faccio viva
di nuovo XD
Sarà
che è estate, sarà che ho un sacchissimo di cose
da fare, sarà che boh… niente…
questa mi è venuta di getto, quindi è scritta e
pubblicata, senza nemmeno
rivederla più di tanto… credo che, come genere,
si addica al periodo “leggero”
di questi mesi e spero che vi faccia sorridere almeno un po’.
Niente…
come al solito, ringrazio sempre chi ogni tanto mi legge e mi
recensisce: è
sempre una grande soddisfazione leggere le vostre parole!
Spero
di rifarmi viva con qualche altra storia abbastanza presto…
se ciò non accadrà,
vi auguro cmq una buona estate (o quel che ne resta XP).
Baci,
alla prossima!