“Okay
ragazzi, allora siamo tutti pronti per intraprendere questa nuova
avventura?”
“Certo!”
“E
allora in bocca al lupo a tutti!” esclama forse un po' troppo
brilla Julie, portando in alto il suo bicchiere e, sorridendo, tutti la
emuliamo per brindare all'inizio delle riprese della seconda stagione
di “The vampire diaries”. Sorrido ripensando a tutte le avventure
che ho vissuto qui lo scorso anno insieme ai ragazzi, che ormai
superano di lungo il termine colleghi, anzi si avvicinano a quanto
più possibile possa essere una famiglia. Julie e Kevin sono i
genitori apprensivi, Matt e Sara gli zii un po' troppo
irresponsabili, Candice e Katerina le pazze sorelle, Steven e Micheal
i vicini di casa e Paul e Ian i miei due fratelloni....
“Ehi
bambolina cos'è quel sorrisino?” mi volto leggermente e ad una
spanna dal mio viso ritrovo due ghiacciai che mi fissano curiosi.
Subito sento le guance andarmi a fuoco e il cuore che mi schizza in
gola, okay forse non definirei Ian proprio un “fratellone”...
“Nulla
Som.” riesco a rispondergli a fatica.
“Sai
che a me non puoi nascondere nulla, vero Dobrev?”
“Certo.”
“E
allora dimmi a cosa stavi pensando da farti sorridere a quel modo.”
“Uffa
che palle Somerhalder! Stavo pensando a quanto mi siete mancati
okay?” sbotto cercando di non guardarlo negli occhi.
“Adoro
quando sei sincera e ancor di più quando ti arrabbi.” mi sussurra
in un orecchio, non rendendosi conto che rischio l'iperventilazione,
passandomi poi una mano fra i capelli sconvolgendoli un po' e
ottenendo un mio sbuffo, fintissimo aggiungerei, infastidito.
“Ehi
Ian lascia in pace la mia bella Elena o finirò per
ingelosirmi.”sentiamo dire e tutti e due ci voltiamo sorridenti
verso Paul.
“Tranquillo
fratellino è tutta tua, sai che io preferisco la bella passionale
Katherine.” gli risponde lui con il sorriso storto.
“Io
non direi visto che la rinchiuderai e vorrai ucciderla.” si
aggiunge alla conversazione Julie.
“Quelli
sono dettagli, diciamo che aiutano a mantenere il rapporto vivo.”
si giustifica ancora lui.
“Ah
beh che cosa carina, quindi vuoi farmi credere che quando la tua lei
ti annoi, minacci di ucciderla per riaccendere il rapporto?” gli
chiedo io fingendomi scandalizzata.
“Non
lo so, è da un po' che non ho a che fare con queste cose, che ne
dici vuoi candidarti tu per l'esperimento?” mi chiede malizioso e
io boccheggio in cerca di una risposta.
“Sarebbe
magnifico! Così lo show raggiungerebbe il massimo! Pensate milioni
di fan che vedrebbero realizzato il loro sogno Delena!” cinguetta
Julie facendomi arrossire ancora di più.
“Si
dia il caso che non siano esattamente i nostri nomi Damon e Elena.”
le risponde in uno strano tono Ian.
“Hai
ragione, ma sarebbe comunque un successo vedere Nian recitare
Delena.”
“La
smetti di parlare come un'adolescente impazzita? Mi fai paura...”
“Più
che altro smettila di parlare di noi come oggetti.” okay Ian è
veramente seccato da questa conversazione.
“E
poi per questa serie i Delena avranno anche troppo... mi sento la
testa che pesa per le corna che mi fanno portare!” esclama Paul e
tutti scoppiamo a ridere alleggerendo la tensione.
*
“Oh
al diavolo!”
“Che
succede piccola Dobrev?” mi sento chiedere e inferocita mi volto
verso il mio interlocutore.
“Succede
che sono stufa, stufa marcia di dover andare in giro a raccontare i
fatti miei Somerhalder!”
“Mi
sono perso qualcosa?” chiede ancora e stavolta inarca un
sopracciglio guardandomi sorpreso.
“Sì
il cervello!” gli dico acida per poi voltargli le spalle ed
andarmene.
“Ehi
si può sapere che t'ho fatto? Sei arrabbiata okay ma io che
c'entro?” mi chiede afferrandomi un braccio e voltandomi verso di
lui, mi specchio in quei ghiacciai e per un attimo mi dimentico di
respirare, poi quando capisco che il mio silenzio si sta prolungato
recupero le facoltà mentali e mi libero della sua presa.
“Hai
ragione, è solo che queste cose mi stanno stancando il cervello.”
“Ti
va di parlarne?”
“Ero
giù nella palestra dell'hotel, sai in vista della scena che dobbiamo
girare domani, e ad un tratto mi trovo accerchiata da tre o quattro
giornalisti. Ero infastidita dalla loro presenza, ma ho messo su un
bel sorriso finto e mi sono mostrata disponibile, solo che a loro non
gliene frega niente di Nina Dobrev l'attrice, a loro frega solo di
sapere se di notte mi rotolo con te nelle lenzuola!” esclamo
indignata al ricordo delle domande che ho ricevuto prima. Ian sbarra
gli occhi a questo mio sfogo, poi si passa una mano fra i capelli e
sembra in imbarazzo.
“Di
nuovo con questa storia di noi due eh?”
“Sì
e io ne ho le palle piene! Non possono fantasticare per un abbraccio
o per uno sguardo che ci lanciamo quando siamo a qualche premier!
Sono stanca di dover accontentare le fan che mi urlano di starti
abbracciata per vedere il loro sogno “Delena” realizzarsi, o di
quelle esaltate che mi urlano nelle orecchie se solo ti sfioro
inavvertitamente.” grido e lui è sempre più esterrefatto, da
quant'è che provavo tutto questo? Da quando il sentimento splendido
che nutro per lui mi riempie di amarezza?
“Nina.”
“No
non dire niente Ian, anzi scusami, mi dovevo sfogare e sei stato il
primo che ho avuto a portata di mano.”
“Da
quanto ti portavi questa frustrazione?” mi chiede guardandomi serio
e di nuovo mi dimentico di respirare, perchè i suoi occhi mi fanno
questo effetto? Perchè quando sono con lui anniento tutto il mio
essere?
“Io...”
“Se
sei stanca di farti vedere con me, di essere scambiata per la mia
ragazza, non c'è problema, possiamo chiedere a Julie e Kevin di
trovare una soluzione.” okay, è solo una mia impressione o sembra
dispiaciuto di queste sue parole?
“No
ma che dici! È solo che quei giornalisti prima mi hanno fatto
veramente infuriare. Ian non ho nessun problema con te, ti voglio
bene come a pochi ne ho voluto e mai potrei vergognarmi di farmi
vedere con te. Sei il mio fratellone te ne sei dimenticato?” gli
dico, mettendo da parte i miei veri sentimenti, cercando solo di far
sparire quello sguardo, poi per sottolineare il concetto gli porto le
braccia alla vita e lo stringo a me, poggiando il viso sul suo petto
possente ed ignorando il battito furioso del mio cuore che rimbomba
nelle orecchie e mi grida di perdermi nei suoi laghi ghiacciati.
“No
che non posso purtroppo.” lo sento rispondermi per poi ricambiare
forte l'abbraccio. Mi stringe a sé come se avesse paura che
scompaia, ma vorrei rassicurarlo che al momento non c'è altro posto
dove vorrei essere, se non fra le sue braccia... Oh ma perchè lui
non può provare per me quello che sento io? Perchè non riesce a
guardarmi con occhi diversi? Perchè non dice di amarmi mentre mi sta
stringendo così forte al suo cuore?...
“Ehi
voi due ma che combinate?” vengo distratta dai miei pensieri dalla
voce di Paul, così abbastanza imbarazzati ci separiamo e ci voltiamo
verso di lui che ci guarda sarcastico.
“Non
una parola Wesley, o altrimenti i tuoi gioielli li potrai portare
appesi al collo.” lo fulmino fredda mentre mi allontano dai due,
con i miei sentimenti in completo caos... Ian perchè devi essere
solo un amico per me?
*
“Nina Nina mi ascolti?” mi volto stralunata verso chi mi sta
chiamando e sorpresa guardo Julie che mi fissa scocciata.
“Oddio perdonami Juls, mi sono distratta un attimo!”
“Sì un attimo... Ma mi vuoi dire che ti prende? Sono settimane che
ti perdi nei tuoi pensieri senza degnarci di molta attenzione.”
“Perdonami perdonami, non capiterà più! Sono tutta orecchi ora.”
le dico supplichevole e dopo un secondo di silenzio annuisce
sospirando.
“Stavo dicendo che in questa scena devi essere attenta ai più
piccoli dettagli, ogni tuo sguardo deve essere convincente..”
“Ehi cos'è una sorta di rimprovero? Vuoi dire che in quello
registrato fin'ora non c'è convinzione?” le chiedo piccata.
“No non è questo...”
“Devi solo essere il più passionale che puoi piccola Dobrev, tutto
qui. Katherine sprigiona sensualità in ogni piccolo gesto e devi
sapermi incantare mentre esci nuda dalla doccia.” sento dire alle
mie spalle e mi volto sempre più scocciata verso il mio
coprotagonista.
“Io sono sensuale.”
“Non dai il massimo di te ultimamente Nina e di questo ne risentono
tutte le tue scene, è questo che Julie non riesce a dirti.”
“Ian non credo che così...”
“Basta trattarla da piccola principessa, sono stanco di ripetere
all'infinito ogni nostra scena perchè lei non si impegna Julie.
Dobrev questo è lavoro, ci pagano per far sognare la gente e se non
ne sei più capace credo che te ne debba andare.” mi dice freddo e
io sento il mio cuore sgretolarsi. Che diavolo significa? Cos'è
questo cinismo nei miei confronti?
“Io... io non credevo di aver lavorato tanto male, chiedo scusa a
tutti.” dico abbassando il capo mortificata.
“Non si tratta di lavoro fatto male. Quando interpreti Elena sei
perfetta Nina, davvero. La tua ingenuità, spensieratezza, il tuo
feeling con Paul, è davvero tutto meraviglioso. Il problema è
quando devi essere Katherine. Lei è una vampira di circa
quattrocento anni, tendenzialmente viziata ed egoista, che pensa
prima a sé e poi, semmai ne resta qualcosa, agli altri. Si rifugia
nella sua bellezza e cerca di soggiogare tutti usando il suo
splendido corpo. È spregiudicata, sfacciata...sexy... È in questo
che hai dei problemi.” mi spiega esaurientemente Kevin e le sue
parole mi colpiscono molto, è vero, sono molto più Elena che
Katherine, ma non lo faccio apposta, il fatto è che la maggior parte
delle scene in cui ci sono Damon e Katherine, lei non fa altro che
ferirlo, anche se lui finge di essere indifferente, e a me vedere Ian
fissarmi con disprezzo, dolore e rabbia, seppur per finzione, mi
distrugge.
“Dai non pensiamoci su, dieci minuti di pausa e poi si riprende.”
annuncia Julie e io me ne vado nel mio camerino.
“Aspetta Dobrev!” sento dire mentre qualcuno mi afferra.
“Non scocciare Somerhalder, i tuoi rimproveri sono stati recepiti.”
gli dico rimanendo di spalle.
“Guardami.” ordina voltandomi a forza e subito la mia immagine si
riflette in due occhi di ghiaccio che mi fissano in modo diverso.
“Che ci sta succedendo Nina?” mi chiede d'un tratto tornando ad
essere il solito Ian.
“Che intendi dire?”
“Lo sai bene, guardaci, alla minima
parola detta male scoppiamo, questi non siamo noi... Non sei tu.”
“Non dare la colpa a me Ian, se tu non vuoi più essermi amico
basta che lo dici chiaramente, non c'è bisogno di mortificarmi così
davanti a tutti.” gli dico cercando di essere il più fredda
possibile, cosa che non mi riesce bene visto che il battito del mio
cuore mi sta assordando tanto è forte.
“Ma che stai dicendo?” mi chiede e avverto nella sua voce dello
stupore.
“Dico quello che vedo Somerhalder, i tuoi atteggiamenti fanno
capire chiaramente che non mi reggi più, evidentemente la
'principessa' ti ha stufato.” mi si forma un nodo in gola a
pronunciare queste parole e serro forte gli occhi per non vedere
quella visione che mi ha stregato sin dal nostro primo incontro.
“Sciocchezze! Non puoi davvero credere che io voglia...”
“Davvero? E perchè non posso?”
“Perchè non è così! Perchè mi taglierei un braccio piuttosto
che chiudere quello che c'è tra di noi!” a quel noi ho un
sussulto, il cuore accelera nuovamente la sua corsa, ma quando poi
prendo coscienza del fatto che associamo due significati diversi alla
parola di nuovo torno ad affliggermi.
“Ian, lasciamo stare, vado a ripassare le battute.”
“Le sai da mesi le battute non è quello il tuo problema. “
“E quale sarebbe allora?”
“Io.” mi risponde con semplicità.
“Ah davvero? Allora credo proprio che Copernico abbia sbagliato la
sua teoria secoli fa.” dico sarcastica incrociando le braccia sotto
al seno e sollevando un sopracciglio.
“Il tuo sarcasmo non è divertite.”
“No hai ragione, le tue sparate mi superano. Comunque lascia che ti
dica una cosa Som, il mondo non ruota attorno a te.” e con questo
cerco di concludere la conversazione ed andarmene ma lui ovviamente
me lo impedisce.
“Non sono io perchè mi sento Dio, ma semplicemente perchè è
chiaro che è con me che non riesci a girare.”
“Non è vero.”
“Per l'amor del cielo smettila! Ogni qualvolta dobbiamo girare sei
tesa, sbagli o dimentichi le battute, sei un pezzo di ghiaccio! Come
lo devo interpretare?”
“Sono solo stanca tutto qui.”
“Sei stanca solo quando devi lavorare con me, perchè negli altri
ciak sei perfetta. Cosa ho fatto? In cosa ho sbagliato Nina?” mi
sento morire nel sentire quel tono sofferente, lo stesso con cui
Damon parla a Katherine, e a specchiarmi in quegli occhi che ora mi
fissano tristi. Vorrei abbracciarlo e gridargli che lui non ha colpe,
sono stata io l'idiota ad innamorarmi di lui e che
ora non riesce a
dire neanche delle semplici battute, perchè lo feriscono, anche solo
per finzione.
“Ian...”
“Perchè non me ne vuoi parlare? Eppure un tempo ci dicevamo
tutto... eravamo inseparabili. Sei così cambiata dal nostro primo
ciak insieme.”
“Non è vero, non è così, non ho problemi con te, te lo giuro, ho
solo problemi miei, non riesco ad entrare in Katherine.”
“Non mentirmi ti prego.”
“Che vuoi dire?”
“Che quando sei con Paul a registrare sei stupenda, la tua
Katherine è così reale, è solo quando ci sono io al tuo fianco che
diventi di ghiaccio.” ma perchè è sempre così maledettamente
attento? Al diavolo Somerhalder!
“Io... io ho bisogno di un po' di tempo per stare sola, scusa.”
riesco a biascicare ormai prossima alle lacrime, scappando via di lui
e sentendo un forte rumore dietro di me ed una forte imprecazione.
“Ehi Nina sei qui?” quando ormai è già passata una mezz'ora
dalla mia conversazione con Ian sento la porta del mio camerino
aprirsi timidamente lasciando intravedere la testolina bionda di
Candice.
“Piccola che ci fai lì seduta per terra?” mi chiede venendomi
incontro, sono seduta per terra all'angolo della stanza con la testa
poggiata sulle mie braccia.
“Guardami per favore.” ubbidisco al suo comando e la vedo
sbarrare gli occhi, evidentemente ho un aspetto più tremendo di quel
che credevo, sicuramente il trucco sarà tutto sciolto per le lacrime
che continuo a versare e gli occhi saranno rossi e gonfi.
“Che succede?” mi chiede dolce passandomi una mano fra i capelli
mossi, i capelli di Katherine.
“Io... non faccio... stupida... lo amo... mi fa male...”
singhiozzo forte e la voce esce roca.
“Calmati.... non capisco...” aspetto qualche altro momento prima
di parlare, o almeno di cercar di parlare, il tempo che le mie spalle
smettano di sussultare.
“Non ce la faccio Candice.”
“A fare cosa?”
“Non posso interpretare questo ruolo.” la vedo sbarrare gli occhi
ma non dice nulla, evidentemente aspetta che io continui. “Ho
creduto di essere forte, di poter fare tutto, anzi no di saper far
tutto, in fin dei conti questo è il mio primo ruolo importante e ho
pensato che non avessi difficoltà a farle, a dar vita a due persone
così profondamente diverse, ma non è così, non ce la faccio. Non
riesco ad essere infima, maligna, doppiogiochista, sexy, eternamente
stronza, non ci riesco. Ho peccato di presunzione e sono stata
punita.” le dico tutto d'un fiato.
“Non riesco a seguirti.”
“Quando ho firmato il primo contratto ero entusiasta davvero, avevo
un lavoro importante per la mia carriera e avrei trovato dei colleghi
con cui lavorare a lungo termine, era tutto perfetto, ma non avevo
messo in conto che poi sarei andata ad innamorarmi di un mio collega
e che non avrei saputo recitare la parte della bastarda che gli ha
distrutto il cuore.” rivelo e la vedo dapprima socchiudere la bocca
sorpresa, ed un secondo dopo fissarmi dolcemente.
“Sei innamorata di Ian.” la sua non è una domanda ma comunque mi
ritrovo ad annuire. “E hai difficoltà a girare determinate scene
perchè lui deve sentirsi ferito.” nuovamente annuisco. “Lo sai
che è finzione vero? Che è studiato che lui ti guardi in un
determinato modo mentre tu pronunci altre determinate parole? Che non
potrebbe mai guardarti in quel modo nella realtà?”
“E perchè mai? È successo proprio poco fa.”
“Nina Ian ti adora, non penserebbe mai che tu lo stai ferendo, lo
sa che state recitando, che tu non sei come Katherine.”
“L'ho ferito invece.”
“Sì è vero, ma perchè si sente ferito? Perchè tu ti stai
allontanando da lui.”
“Io...”
“Ho assistito alla vostra conversazione per caso e ho visto quanto
lui sta male quando ti vede ridere e parlare con tutti mentre a lui
riservi solo occhiate fredde e parole a mezza bocca.”
“Non ce la faccio.”
“È finzione, mettitelo in testa.” mi dice sorridendo dandomi un
buffetto sulla fronte. “Parla con lui piuttosto, io credo che
dicendogli ciò che senti...”
“Mai!” la interrompo con veemenza. “Lui non lo deve sapere
Candy, ti prego giurami che non gli dirai nulla!”
“Certo, non sta a me parlargli di certe cose. Ma ti, anzi vi
farebbe bene parlarne.”
“È fuori discussione, non saprà mai ciò che provo.”
“Perchè no?”
“Perchè mi farebbe troppo male sentirmi rifiutare, preferisco
vivere questo mio amore nella mia fantasia.”
“Perchè sei così convinta che ti rifiuti?”
“Oh avanti guardami!”
“È quello che faccio da quasi due anni e vedo una splendida
ragazza, sia caratterialmente che fisicamente.”
“Ha dieci anni più di me.”
“Da quando l'età è un problema?”
“Mi vede come una ragazzina.”
“Ma per favore!”
“Sono come una sorella minore per lui.” le dico ricordando le
mille volte in cui me lo ha detto.
“Se ti vedesse come una sorella non ti guarderebbe come ti guarda,
non stringerebbe i pugni ogni volta che ridi con Paul, abbracci
Micheal o sbaciucchi Steven.”
“Cosa?” chiedo sorpresa e lei mi guarda maliziosa.
“Te l'ho detto che osservo e questi comportamenti non mi fanno
proprio pensare che tu per lui sia una 'sorellina'.”
“Candy...”
“Pensaci su okay?”
“Okay... grazie.”
“E di cosa?”
“Di tutto.” le rispondo sorridendo e lei si unisce a me, poi mi
tende la mano e afferrandola mi rialzo.
“Okay hai non più di cinque secondi per risistemarti a dovere
prima che Julie entri come una furia sbraitando.”
“Perchè dovrebbe?”
“Perchè ero venuta a chiamarti.”
“O cavolo, allora è meglio sbrigarmi!” esclamo frettolosa
cercando di risistemare quel pastrocchio che è la mia faccia.
“Coppola e Dobrev dove vi siete cacciate?” sentiamo gridare e
entrambe spaventate ci avviciniamo a Juls che sta, letteralmente
sputando fuoco dal naso.
“Ehm... in bagno?” perchè mi sembra più una domanda che
un'affermazione?
“Per più di dieci minuti? E che dovevate fare?”
“Noi...”
“Oh zitte, piuttosto Nina tutto okay?”
“Sì, e visto che ci siamo chiedo ufficialmente scusa a tutti, sono
stati giorni un po' così ma ora sono pronta, avrete le due
protagoniste desiderate, ho risolto i miei problemi.” dico con un
sorriso guardando tutti e quando i miei occhi si fermano sul ghiaccio
fuso dei suoi, il mio sorriso si allarga, sto cercando di
comunicargli quello che penso e dopo un attimo di sorpresa lo vedo
rispondere in egual maniera.
“Okay allora tutti in posizione....” esclama Kevin e tutti ci
muoviamo frenetici per riprendere da dove avevamo lasciato. “E
azione.”
*
“Okay pronti e... azione!” mi isolo completamente dalla realtà e
aspetto paziente la sua entrata in scena, quella di Damon. Quando
entra in quello che è il soggiorno di villa Salvatore, va dritto al
carrello degli alcolici e si versa un bicchiere di quel
che sembra
scotch, poi fa i passi stabiliti e si interrompe.
“Sei
molto coraggiosa a venire qui.” dice con calma voltandosi a
guardami. Dio è così sexy con quella camicia!
“Volevo
dirti addio.” gli rispondo rimanendo immobile
nella mia posizione, inclinando solo leggermente il capo, mentre lui
continua a fissarmi.
“Te ne vai di già?”
“So capire quando non sono desiderata.” recito la mia battuta e
lo vedo avvicinarsi, fermandosi poi poco distante da me, mentre io
rimango seduta sul divano
“Non fare il broncio. Non è attraente per una donna della tua
età.” mi dice portandosi poi il bicchiere alle labbra, gesto in
cui mi soffermo forse un po' troppo, e bevendo un sorso del
contenuto.
“Ouch.” esclamo sorridendo enigmatica, lui posa il bicchiere sul
tavolinetto e si allontana.
“Okay ragazzi buona! Presto ora alzati Nina e mettiti lì.” ci
dice Kevin e subito obbediamo, mi fermo un attimo a guardare Ian, a
cui la costumista sta sistemando quella benedetta camicia e
involontariamente mi mordo il labbro.
“Stai sbavando.” mi sento sussurrare ridacchiando e riacquistando
contegno mi volto verso chi ha parlato, ritrovando una Candice
parecchio divertita.
“Non è vero.”
“Ma smettila che ti si legge in faccia che gliela vuoi strappare di
dosso!”
“Beh è quello che devo fare.”
“Nina!”
“Okay è vero ma che ci posso fare? Insomma guardalo!” le
sussurro sconfitta e lei riprende a ridacchiare. “Piuttosto, che ci
fai qui? Oggi non devi girare.”
“Lo so, ma questa scena è stata tenuta per ultima e volevo
vederla. Sei pronta?” mi chiede poi addolcendo il tono.
“No affatto, ma devo.” le rispondo sincera e lei annuisce.
“Non pensarci troppo okay?”
“È
difficile ma ci proverò.” le
rispondo sollevando un lato delle labbra in un mezzo sorriso.
“Parla
e agisce Katherine, Ian non soffrirà per Ian, ma Damon per
Katherine.” mi dice guardandomi fissa e cercando di ficcarmi in
testa questa cosa e io annuisco. È vero, non sono e non sarò mai
come Katherine, non permetterò mai che Ian mi rivolga sguardi come
quelli a cui è costretto Damon.
“Va bene
ragazzi, ci siamo, riprendiamo dai.” ci urla il grande capo e
subito Candice si dilegua, mentre io chiudo nuovamente gli occhi,
faccio un sospiro profondo e sono di nuovo Katherine.
“Azione.”
“Che c'è niente bacio d'addio?” chiedo fingendomi dispiaciuta
mentre lui si blocca nel vedermi davanti a sé, poi cercando di
respirare normalmente recita la sua battuta.
“Perchè invece non ti uccido?” sorridiamo entrambi, poi lui
nuovamente mi guarda serio. “Cosa ci fai qui?”
“Nostalgia, curiosità, eccetera.”
“Sono molto più bravo io con le battute enigmatiche, Katherine.
Cosa stai tramando?” dapprima scuote la testa divertito, poi di
nuovo mi porge la domanda serio.
“Credimi Damon, quando starò tramando qualcosa... te ne
accorgerai.” rispondo io inarcando le sopracciglia e mantenendo il
mio atteggiamento imperscrutabile. “Forza, baciami... o uccidimi.”
gli dico poi decisa avvicinandomi di più a lui, al suo corpo e,
anche se le gambe mi tremano per questa vicinanza così intima, il
suo odore mi sta inebriando, cerco di rimanere concentrata sul suo
sguardo. “Quale delle due sceglierai, Damon?” continua a rimanere
in silenzio, mentre mi fissa tra lo stupito e lo scettico, so che
Damon non sa come Katherine si comporterà e quindi non gli è facile
fronteggiarla. Faccio un piccolo sospiro di cui nessuno si accorge,
ormai ci siamo, devo avere la forza di essere lei, il bacio scritto
sul copione è quasi arrivato, devo solo ricordare chi siamo in
questo momento. “Sappiamo entrambi che sei in grado di fare solo
una di quelle due cose.” gli sussurro ad un centimetro dal suo viso
e lui mi guarda, Dio vorrei perdermi in quell'azzurro, mai, da quando
ho capito di amarlo, ho provato la sensazioni di avere le sue labbra
tanto vicine alle mie e la voglia di allungare un po' di più il viso
per farle scontrare è tanta, ma non è questo il momento, infatti
lui dopo aver espirato forte si allontana lasciandomi senza il calore
del suo respiro che mi scaldava il viso.
“Stop!” vengo riportata alla realtà da Kevin e dopo aver scosso
la testa torno in me stessa. Dio sapevo che sarebbe stato duro, ma
continuando così ne uscirò distrutta.
“Tutto okay?”
“Sì tranquilla.” rispondo sorridendo ad una Candy abbastanza
preoccupata.
“Presto Nina prendi posizione e ricorda, devi essere sensuale.”
mi dice Kevin ed io annuisco, poi mi volto verso Ian e vedo che mi
sta fissando attentamente. Sorrido anche a lui che però non risponde
e si volta. Sarà concentrato anche lui. Prendo velocemente posizione
e al 'via' di Kev riprendiamo. Arresto la camminata di Damon
portandogli una mano sul petto, sussultando lievemente sentendo la
tonicità dei suoi muscoli, e fingendo la super forza dei vampiri lo
spintono leggermente facendolo cadere a terra e lo seguo,
posizionandomi a cavalcioni su di lui, che continua a guardarmi in
silenzio... Il cuore mi batte impazzito per quanto sono emozionata in
questo momento e ho paura che tutti possano sentire il caos che sta
creando dentro di me. Mi abbasso su di lui cercando di apparire sexy
mentre faccio scivolare la mano su quel paradiso che è il suo petto.
Sono di nuovo a pochi centimetri da suo viso, dalle sue labbra,
mentre i miei capelli gli accarezzano le guance, poi mi avvicino al
suo orecchio e gli sussurro con voce roca la mia battuta. “Mio
dolce e innocente Damon.” lo sento afferrarmi con forza e spostarmi
da sé per poi capovolgere la posizione. Sentirlo sopra di me è un
qualcosa che non riesco a descrivere, sento che mi sto fondendo con
il mio personaggio, la situazione è ormai al punto più caldo ed io
desidero il suo bacio. Voglio in maniera quasi oscena che Damon baci
Katherine, così come che Ian baci Nina. Sbarro un attimo gli occhi
per questo mio strano pensiero, ma non ho tempo per ragionare, la
mano di Ian si porta al mio collo mentre continua a fissarmi e io
aspetto la sua mossa, che immediatamente arriva. Veloce come non me
lo sarei mai aspettata si china su di me e le nostre labbra si
incontrano. È una sensazione indescrivibile quella che avverto, ma
di nuovo non posso pensarci perchè tutti si aspettano di finire la
scena, così chiudo gli occhi e rispondo al bacio, mentre lui si
addossa completamente a me continuando a baciarmi... a baciare
Katherine mi correggo subito dopo. Continuiamo a rimanere sdraiati,
poi lui si separa da me per baciarmi il collo ed io recito la
battuta. “Così va meglio.” dico con un sorriso e di nuovo le
nostre labbra s'incontrano, ma stavolta è diverso, entrambi
sembriamo presi da una sorta d'euforia e mi è naturale socchiudere
le labbra quando sento la sua lingua chiedere con forza l'accesso. Di
nuovo porto le mani al suo petto e nonostante le nostre lingue
continuino a lottare lo spingo leggermente facendolo alzare e lui mi
porta con sé, nella scena che poi andrà trasmessa sarà fatto
vedere che Katherine in preda alla passione lo spinge a velocità
vampiresca, continuiamo a camminare e a baciarci come due assetati in
un'oasi in mezzo al deserto e quando poi arriviamo al punto stabilito
mi separo da lui per poi sbatterlo al muro con forza. Entrambi
ansimiamo e per sfuggire al suo sguardo eccitato e confuso scendo ad
aprirgli con forza la camicia, lasciando scoperto quella meraviglia.
Sono ossessionata da lui, lo voglio, voglio veramente far l'amore con
lui, quindi prendo i lembi della camicia e cerco di toglierla ma
rimane bloccata sulle braccia, quindi prendo ad accarezzargli i
pettorali e poi porto le mani ai lati del suo viso, rituffandomi
sulle sue labbra, ci baciamo avidi, poi lui torna ad avere il comando
e dopo avermi stretto a sé butta per terra dei libri che ci sono sul
tavolo e mi addossa ad esso. Scende a baciarmi il collo mentre col
mani mi accarezzo deciso e possessivo il seno e mi riesce impossibile
non gemere, sono così eccitata che se non lo avrò morirò di
sicuro.
“Okay aspetta.” dice invece e per me è come una doccia fredda,
smetto di accarezzargli i capelli setosi e nel frattempo cerco di
tornare in me, che cavolo mi è successo? Davvero pensavo che lui
stesse baciando me? Stava interpretando il suo personaggio e ci è
riuscito perfettamente, al contrario di me. “Breve pausa.”
continua ansante e io rimango a bocca aperta, sia perchè è ciò che
è scritto sul copione e sia perchè è l'unica cosa che posso fare.
Lo spingo lontano da me e lui barcollando mi guarda. Sono in
reggiseno, con la maglia calata e neanche mi sono accorta di quando
lo abbia fatto. Sono totalmente sconvolta e sorpresa, non riesco ad
assumere l'aria seccata che dovevo ma a quanto pare a Kev va bene
perchè fa continuare. Ian e sconvolto quanto me, i capelli che ho
torturato sono sono spettinati, la camicia aperta e gli occhi
stupiti. Cerco di riavvicinarmi ma lui indietreggia e porta una mano
a metà aria, come a fermarmi. “Ho una domanda.” mi dice e io
torno ad essere seria, aspetto che continui. “Rispondi e torneremo
a fare i fuochi d'artificio.” continua sarcastico sollevando
entrambe le braccia e lo fisso sorpresa, continuando a stare zitta.
“Rispondi bene e.... Dimenticherò gli ultimi centoquarantacinque
anni in cui mi sei mancata. Dimenticherò...” comincio a prendere
coscienza della fine di questo dialogo e abbasso gli occhi. “Quanto
ti ho amata. Dimenticherò tutto e potremo ricominciare daccapo.”
sospiro alla sua affermazione.“Questo può essere il nostro momento
decisivo. Perchè abbiamo tempo...È il bello dell'eternità.” mi
dice e sembra ubriaco per l'espressione che fa, riprende ad
avvicinarsi a me e io continuo a guardarlo. “Ma almeno per una
volta mi serve la verità.” ormai è ad un passo dal mio viso e
porta le mani ad esso ma io, nonostante non desideri altro che
riappropriarmi di quelle magnifiche labbra che mi hanno stregata,
scuoto lo testa e lo blocco.
“Fermati.” lui acconsente e mi fissa, leggo nei suoi occhi la
speranza e la voglia di sapere “So già qual è la tua domanda... E
la risposta..” gli dico fingendo di non sentire la carezza leggera
che mi sta facendo sui capelli. “La verità è che...” le mani
ritornano al mio viso e mentre lui mi fissa, osserva ogni dettaglio
del me, con occhi lucidi, io mi preparo a dire quello che mai vorrei
dirgli, mantengo tutta la freddezza che serve e ignorando i pollici
che mi accarezzano delicati le guance, pronuncio quelle cinque parole
che mi hanno creato problemi dalla prima lettura del copione. “Non
ti ho mai amato.” sento un silenzio irreale attorno a noi, per un
attimo credo che siamo soli, e mi sento morire quando lui mi guarda
sconvolto, disperato, non sa cosa dire, le sue mani si immobilizzano
e gli occhi cercando un punto da guardare fisso. Il cuore perde un
battito e mi sento morire, vorrei abbracciarlo forte e dirgli che non
è vero, che non potrei vivere senza di lui e sto davvero per farlo
quando...
“Eeee stop!” entrambi sussultiamo e dopo un attimo di smarrimento
ci ricordiamo dove siamo, io mi volto imbarazzata verso Kevin,
aspettando che mi dica qualcosa mentre sento lui sospirare ed
allontanarsi rapido.
“Andava bene?” chiedo imbarazzata.
“È stata magnifica!” esclama Julie abbracciandomi e mi sento
sollevata. È finita finalmente. Parlo con i produttori per un po',
entrambi mi, anzi ci elogiano, poi però mi allontano e ancora con la
testa ferma sul nostro bacio mi siedo su una delle sedie.
“Mi stava per venire da piangere.” riconosco la voce di Candy ma
non ho molta voglia di parlare ora.
“Nina tra di voi non c'è amicizia, si capisce da questa scena,
l'alchimia che c'è tra di voi supera di gran lunga amicizia,
rapporto di lavoro eccetera.”
“Non sono in grado di pensare a nulla in questo momento, perdonami
Candy.” le rispondo rivolgendole un sorriso stanco ed alzandomi.
Mi dirigo verso il camerino e vedo davanti a me Ian, cammina con le
schiena curva ed è strano, lui è sempre così imponente. Osservo la
sua figura e di nuovo ripenso ai suoi baci, alla sua lingua che
giocava con la mia... Stavi davvero recitando? Alzo le spalle ed
entro nel mio camerino, sono troppo stanca per cercare di capirci
qualcosa, voglio solo cambiarmi e tornare in hotel a riposare. Il mio
buon proposito si va a far friggere quando vedo il divanetto, è così
piccolo e accogliente che mi sembra assurdo non stendermici per poco,
così cinque minuti dopo sono tra le braccia di un Morfeo dagli occhi
di ghiaccio.
Vengo svegliata dal suono del mio telefono così mi alzo di
soprassalto e dandomi un'occhiata in giro mi accorgo di essere ancora
nel camerino, cavolo mi sono addormentata! Prendo il cellulare e vedo
che mi è arrivato un messaggio di Candice: “Ehi donna sexy dove
sei finita? Katerina sta dando di matto perchè ha visto un pezzo
della scena e vuole congratularsi. Comunque se sei con Ian, visto che
anche lui è sparito, gli potresti chiedere se si unisce alla cena di
stasera? Kevin vuole festeggiare l'ottimo lavoro di oggi! Baci e
fammi sapere.” ripongo il telefono in borsa e guardandomi decido di
cambiarmi. Questi abiti non mi rispecchiano. Rapida mi cambio e mi
leggo i capelli in una coda alta, poi prendo le mie cose ed esco.
Ripenso al messaggio di Candy e mi chiedo dove sia Ian, poi ho
un'intuizione geniale, era stanco anche lui, quindi potrebbe essersi
addormentato. Sorrido e decido di andare a vedere, se lo trovo
addormentato lo sveglierò come fa lui tutte le mattine, a forza di
urli. Quando sono davanti alla sua porta busso leggermente, ma non
ottenendo risposta porto la mano alla maniglia e giro, trovandola
aperta. È buio e un po' intimidita faccio capolino chiamando il suo
nome ma niente, così mi decido ed entro.
“Ian ci sei?” chiedo bisbigliando, non lo so ma mi mette
inquietudine il buio.
“Che c'è?” sento dire e sussulto, mi volto in direzione della
voce e lo vedo, i miei occhi ormai sono abituati alla penombra,
indossa ancora i panni di Damon ed è seduto davanti allo specchio.
“Ma che ci fai qui da solo? Gli altri se sono andati da un pezzo e
ti stanno cercando.”
“Volevo starmene per i fatti miei.” mi dice duro e rimango
sorpresa, che gli prende?
“Tutto okay?”
“Perchè me lo chiedi?”
“No così... mi sembri strano...”
“È tutto apposto, però voglio rimanere un po' da solo se non ti
dispiace.” la sua richiesta mi ferisce, così senza rispondere
torno alla porta, prima di andare però gli riferisco il messaggio di
Candy
“Stasera Kevin vuole fare una cena per festeggiare lo splendido
lavoro di oggi.” in un attimo sento la sua mano artigliarmi il
polso e voltarmi con forza verso di lui.
“Ma che...”
“Questo è stato per te? Uno splendido lavoro?” mi chiede
infuriato a mezzo millimetro dal mio viso e mi si mozza il respiro.
“Io...”
“Rispondi. Quel bacio, quei baci erano solo Katherine?” mi
domanda con tono accorato e il cuore mi schizza in gola. Cosa devo
dirgli? Che si vuole sentir rispondere?
“E per te invece? Eri Damon?” gli chiedo io contrattaccando e lui
sembra stupirsi.
“Non si risponde con un'altra domanda.”
“Non stai rispondendo neanche tu.” gli faccio notare ovvia. “Devo
andare ora, ci vediamo stasera se verrai.” gli dico poco dopo,
quando capisco che non vuol rispondere, così faccio per voltarmi ma
ancora una volta lui è più veloce e mettendo le mani a coppa sul
mio viso fa scontrare le nostre labbra. Rimango immobile, troppo
sorpresa dal suo gesto per far qualcosa, poi quando sento la sua
urgenza, faccio cadere la borsa e porto le mani alla sua nuca,
socchiudendo le labbra e lasciando ancora una volta che le nostre
lingue si trovino. Baciare Ian è una di quelle cose meravigliose che
non si può descrivere, la morbidezza delle sue labbra, la dolce
irruenza della sua lingua... tutto ti fa perdere la testa e la mia
ormai è già andata da un pezzo.
Non so quanto rimaniamo così, a scambiarci baci appassionati che
alterniamo al semplice sfiorare di labbra, ma so che non vorrei
essere in nessun altro posto.
“Sto impazzendo...” mi sussurra roco mentre mi bacia un orecchio.
Non riesco a rispondergli e porto il viso in basso, gli bacio il
collo per sfuggire ai suoi occhi, sono sicura che lui capirebbe
quanto sono emozionata in questo momento.
“È tutto così assurdo....” continua ed io mi irrigidisco, già
assurdo... per lui forse, perchè io avrei usato altre parole.
Capisco che non era quello che voleva fare, forse è ancora stordito
per l'intensità della scena che abbiamo fatto, così per conservare
quel minimo di dignità che mi è rimasto decido di mettere le mani
sul suo petto, ignorando le ondate di calore che il contatto mi
procura, e spingendo un po' sciolgo l'abbraccio. Lui non oppone
resistenza, mi lascia fare.
“Credo... credo che dovrei andare.” gli dico evitando di
guardarlo negli occhi.
“Se vuoi.” mi risponde secco.
“Già certo... se voglio... beh è la cosa da fare.” gli dico
piccata.
“Ma per favore! Te ne vuoi andare.”
“Ma che diavolo vuoi eh? Si può sapere? Che t'aspetti da me?”
urlo arrabbiata guardandolo con gli occhi che mandano lampi. La sua
visione mi lascia però senza respiro, i suoi occhi sono luminosi e
le labbra una vera tentazione.
“Niente.” la sua risposta mi ferisce.
“Vai al diavolo Somerhalder! Che male ho fatto per incontrarti eh?
Vuoi che ti dica che desidero rimanere qui a farmi baciare da te? Che
ti cada ai piedi solo per due baci?” grido e ad ogni mia parola lo
vedo rabbuiarsi... “Beh rassegnati perchè non ti dirò niente di
tutto ciò, solo che sei un incubo.” concludo dandogli le spalle.
“Io sono un incubo per te? Oh ma per piacere! Tu non sai neanche
cosa voglia dire la parola incubo! Un incubo è quello che sto
vivendo io da due anni a questa parte cara la mia Dobrev, da quando
ci siamo incontrati! Sei diventata il mio incubo da subito, non sai
che incubo osservarti, abbracciarti, ascoltarti e non poterti avere!
Non sai che incubo vedere che guardavi gli altri come non guardavi
me! Oppure stringerti fra le braccia mentre tu non facevi altro che
ripetermi che ero come un fratello per te! Per non parlare delle
ultime settimane, ho passato l'inferno per prepararmi a questa scena,
per convincermi che tu non sei Katherine, che, anche se davanti alle
telecamere, io avrei baciato Nina...” grida a dir poco furioso e io
rimango sconvolta dallo sfogo... che significa? Davvero posso sperare
che lui...
“Ian..”
“Eh no ora taci e mi ascolti! Non puoi prendere e giocare con me
fino a che ne hai voglia e poi buttarmi via. Cazzo Nina noi due ci
siamo baciati su quel set! Non me ne fregava un cazzo della scena, io
baciavo, gemevo e toccavo te! Mi è venuto duro nel sentire i tuoi
gemiti per l'amor di Dio!” esclama e io sbarro gli occhi... si era
eccitato?
“E anche ora che ti sto sbraitando contro, la mia unica voglia e
quella di prenderti, buttarti su quel divano e farti mia fino a farti
impazzire. Voglio riempirmi le orecchie dei tuoi sospiro e poco me ne
frega se tu non mi ami come io amo te, io ti voglio ora.” ammette
poi e credo di rischiare l'infarto. se tu non mi ami come io amo te,
la frase mi ronza attorno e non riesco a concentrarmi su altro,
mentre lui mi fissa in silenzio, probabilmente attendendo la mia
reazione.
“Non siamo Damon e Elena, ne tanto meno Damon e Katherine.” ma
che razza di risposta è?
“No infatti, solo Ian e Nina.” mi risponde lui ed accenna un
sorriso.
“Tu... tu hai detto.... tu mi...” complimenti che gran figura.
“Ti amo Nina e lo dirò fino alla morte perchè sono stanco di
tenermelo dentro.” mi risponde capendo la mia difficoltà e io mi
sento morire e risorgere... Ian mi ama, cavolo lui mi ama!
“Beh potrebbe essere un buon modo per passare del tempo insieme.”
gli dico maliziosa mentre mi avvicino, sotto il suo sguardo sorpreso,
di nuovo a lui.
“Che..?”
“Evidentemente non è stato poi così buono quel lavoro oggi, se
abbiamo lasciato da parte i nostri personaggi per baciarci.” gli
dico guardandolo e vedo solo che socchiude le labbra sorpreso. “Non
ho tenuto per niente conto di Damon oggi, ho baciato e desiderato, in
maniera spregiudicata, Ian Somerhalder davanti alle telecamere e lo
stesso prima. Mi sento completa solo se sono fra le tue braccia, ma
non come una sorella che cerca protezione in un fratello, neanche
come un'amica cerca un confidente, semplicemente come una donna che
ama e desidera il suo uomo.” concludo e credo che lui sia diventato
una statua, così porto le mie mani alla sua nuca e lo attiro a me,
poggiando poi la fronte sulla sua.
“Mi ami?” chiede a fatica e sento tutto lo stupore nella sua
voce.
“Sei il mondo.” gli rispondo e allora lui porta le sue mani alla
mia vita e mi stringe a sé, mentre fa ricongiungere le nostre labbra
in un bacio che sa, per la prima volta, di amore...
************
Okay è finita...
Non so se c'è qualcuna che avrà avuto il coraggio di
leggere fino alla fine, però se c'è ci tengo davvero a
ringraziarlo di cuore.
È la mia prima shot in questo fandom e anche se leggendola
può risultare noiosa e confusa, sono mfiera di averla scritta.
Erano mesi che provavo a mettere giù qualcosa, ed ora ci sono riuscita.
Sembra più una raccolta di momenti che una vera e propria storia
ne sono cosciente, così come sono coscientte che la storia vera
e propria è l'ultima parte, ma io sento che tutto ciò che
è scritto prima fa parte di questa shot.
Che altro dire?
Tornerò a scrivere su questa coppia ne sono certa.... per il momento... ARRIVEDERCI!
Baci.
Elisa