29/03/2006
4 recensioniPassion
Chiuse la porta dietro di se, appoggiandovi la schiena.
"Ti prego, non farlo"
Sorrise, un debole sorriso accennato appena su quelle sottili labbra.
"Sai che devo farlo, metterei a rischio la mia e la tua vita e....non potrei permetterlo."
"Non ti fermerò vero?"
"No."
Uno sguardo rassegnato prima di rispondere.
"Fai attenzione"
"Mpf. Ci proverò..." si avvicinò leggermente portando una mano tra i suoi capelli corvini e chinandosi a baciare quelle invitanti labbra che disperatamente chiedevano attenzione. "Fa attenzione anche tu"
"Mhhh" ripassò con la lingua tutto il contorno delle sue labbra reduci di quel dolce e appena accennato bacio. "E' un addio?"
"Solo un arrivederci"
"Ti aspetterò."
"Tornerò".
Un altro sfuggevole bacio per poi dare le spalle alla persona con cui aveva condiviso, in segreto, l'ultimo anno.
La porta si richiuse alle sue spalle, una pesante porta in mogano nero.
Nero come i giorni in cui vivevano.
Nessuno poteva immaginare che quella sarebbe stata l'ultima volta che entrambi avrebbero assaporato quei dolci momenti.
+++
"Dove vai?Harry...non puoi andare, sei ferito"
"Devo."
"Ma...." una Luna in lacrime pregava quel ragazzo di non allontanarsi. Ma era tutto inutile, il ragazzo dai capelli corvini si era già allontanato sfilando tra quei corpi.
Troppe vittime erano cadute, da ambedue le parti, amici, conoscenti, nemici.
La morte non è mai giusta, eppure tutti quei corpi erano lì, inermi, sospesi in una pozza di sangue.
Strano come la morte unisce tutti, lì, quel sangue si mescolava, il sangue di tutti, Babbani, Mezzosangue, Purosangue, Mangiamorte, Eroi.
Eroi, quel'era il criterio per cui si definiva una persona Eroe?Qual'era il criterio che giudicava se una persona fosse nel giusto o nel sbagliato?Cos'era il giusto?Cos'era il sbagliato?Chi siamo noi anime mortali per giudicarlo e stabilirlo?
Ora tra le lacrime Luna osservava quel ragazzo a cui era stato strappato tutto. Persino i suoi più cari amici erano caduti per difenderlo, ed era definito un eroe.
Ma anche lui aveva ucciso. E non importava se avesse ucciso quelli che venivano ritenuti Cattivi, nessuno ci può assicurare che quello che noi crediamo Bene sia il vero Bene. E lui aveva ucciso, così come tutti gli altri.
Le sue mani erano sporche.
E avanzava, alla ricerca di qualcuno a cui non riusciva a dare un volto. Tutti erano morti.
+++
Non avrebbe mai pensato che fosse così difficile mettere un piede avanti all'altro e mantenere l'equilibrio, ma si sbagliava...troppe Cruciatus aveva patito e mantenere l'equilibrio in quella situazione era piuttosto complicato, ma andava avanti.
"Dove sei?"
Sotto i suoi piedi sfilavano corpi e corpi, sangue su sangue, mantelli e maschera mischiati a persone che conosceva.
Gente con cui aveva vissuto, con cui aveva solo sorriso.
E poi vide ciò che non avrebbe voluto vedere.
La maschera argentata era spostata leggermente, strano come anche in quella situazione risaltasse la sua eterea bellezza.
Si gettò a terra, inginocchiandosi nel sangue, forse il suo, forse quello di altri.
"Ehy..." sussurrò lentamente prendendogli il capo tra le mani.
Respirava, poteva percepire il suo debole respiro, lentamente gli scostò i fini capelli dal volto insanguinato.
"Ehy..."
"Dovevi aspettarmi, dovevi restare lì."
"Sai che non l'avrei fatto. E sapevi che sarebbe finita così, la nostra storia non poteva andare a..." la frase non venne finita, un grumo di sangue venne sputato da quelle invitanti labbra, macchiando e insudiciando ancora di più quella candida pelle.
"Shh....andrà tutto bene, ora...:" gli occhi gli si offuscarono.
"Non andrà tutto bene, io non ce la farò " lentamente portò la mano ad accarezzare la guangia graffiata del suo oggetto dei desideri.
"Avevi promesso che sarebbe andato tutto bene, l'avevi promesso."
"Non sono il tipo da mantenere una promessa." Sorrise nuovamente, debolmente, prima che un nuovo colpo di tosse lo colpisse.
"Harry....ti ho sempre ama....." ancora un colpo di tosse. Troppo violento, troppo improvviso, troppo forte per un corpo così debole. Ancora del sangue venne espulso da quella bocca perfetta, e forse fu l'ultima volta che quelle labbra si piegarono in una smorfia di dolore.
Lentamente gli occhi si fecero pesanti e non riuscì a far altro che chiuderli, abbandonandosi alla dolce mietitrice.
I fini capelli ricaddero nuovamente su quel viso, mentre lacrime si espandevano su quelle dolci gote.
"No...avevi promesso....AVEVI PROMESSO!AVEVI PROMESSO CHE MI AVRESTI ASPETTATO!"
Chi avesse visto la scena dall'esterno, non avrebbe potuto credere ai suoi occhi. Due persone così differenti eppure al momento così vicine e simili.
Harry Potter, il grande eroe, colui che era sopravvissuto e che ora aveva sconfitto il Signore Oscuro.
Harry che con tanta freddezza aveva impugnato la sua bacchetta e aveva combattuto con cattiveria contro il suo avversario, contro colui che gli aveva estirpato ogni briciolo di felicità.
Harry. Ora era lì, chino su un corpo ricoperto da un mantello nero, tra le mani teneva debolmente la testa di….cos’ era? Cos’ erano? Amici? Amanti?
La morte era sopraggiunta su quel corpo e l’aveva avvinghiato tra le sue spire e ora lui era lì, si protendeva verso quelle labbra morte e insanguinate e le catturò per un’ ultima volta in un debole bacio carico di passione e dolore.
“Avevi promesso. Mi avresti aspettato e siccome non l’hai fatto sarò io a raggiungere te.”
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Luna guardava da lontano la scena esterrefatta. Mai, e poi mai si sarebbe aspettata di vedere quella scena.
Davanti ai suoi occhi due nemesi erano avvolte in un bacio, contornato da lacrime e morte.
Due perfetti opposti, due poli differenti.
Harry, coraggioso, valoroso, grifondoro, eroe.
Draco, cattivo, malvagio, serpeverde, nemico.
Insieme.
I pensieri le volarono lontano mentre tutti i tasselli mancanti del puzzle tornavano al loro posto.
Riportò lo sguardo sulla scena.
“NOOOOOO!!!” con un rapido scatto si alzò e con tutte le forze che riuscì a racimolare corse verso quel ragazzo dagli splendidi occhi verdi.
Troppo tardi.
Troppo tardi si era resa conto.
Troppo tardi aveva compreso.
Troppo tardi aveva visto una maschera trasfigurarsi in una lama d’argento, e troppo tardi aveva visto quel eroe sacrificarsi per salvare il suo cuore.
Troppo tardi era corsa per fermarlo.
“Har..ry…cosa hai fatto?”
Il ragazzo dai capelli corvini si era accasciato sul corpo dell’amante, mentre tra le mani stringeva l’impugnatura dell’arma che presto l’avrebbero ricondotto alla sua felicità.
Sangue scorreva tra le sue mani, sui suoi vestiti, sui loro corpi.
“Harry.” Lacrime.
“As…spettami amore” furono le ultime frasi che gli sentì pronunciare, mentre quei verdi smeraldi che avevano portato tanta speranza si offuscavano.
E fu in quel momento che capì.
In quella battaglia non c’erano stati né vincitori né vinti.
Ognuno aveva perso ciò che di più caro aveva al mondo.
E lei….lei era solo una debole testimone del martirio che le si presentava alla vista..
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Sincermante non so come mi sia uscita questa storia, è uscita di getto, mentre ascoltavo "Passion" della Utada Hikaru.
Mi è venuta questa strana idea, e anche se la coppia non è tra le mie preferite, e, anzi, a dir la verità non l'ho mai usata, mi è sembrata adatta a questa fic.
Forse sarà la prima e ultima volta che scrivo una Harry/Draco.
Spero solo vi piaccia.
Ps. so che come trama non è ben definita e che i personaggi non si capiscono da subito, ma ho voluto creare un leggero alone di mistero. Scusate.