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Autore: whatwordsmiss    30/07/2011    4 recensioni
Draco, Harry e l'outing.
One-shot, 900 parole.
! omofobia.
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Draco/Harry, Lucius/Narcissa
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Prima Drarry, siate clementi! Innanzitutto, non avendo mai letto una Drarry (..seriamente) ho avuto problemi nel rapporto Draco/Lucius; all'inizio Draco lo chiamava "papà", poi ho deciso di cambiarlo e scrivere "padre". Poi, devo ringraziare un paio di persone: prima di tutto, una delle due metà dell'account Kurtofsky (non so il suo nomeDD: ) che ha betato (è stato un onore, visto che è una delle mie autrici preferite *w*), poi Claudia (LikeaDCx) che ha letto anche senza sapere chi siano i personaggi. Questa storia è dedicata a Maria perchè è sempre così ed è così che sarà sempre (♥) e a Lucilla (putoffia) che mi ha aiutato e sopportato durante tutta questa difficile settimana, anche fino alle 4 di notte a volte D: grazie trentordicimillemila ♥ 
ah, ultima cosa, 900 PAROLE! nel documento word c'erano un sacco di festeggiamenti per questa lunghezza assurda! x)
spero vi piaccia, siate buoni. :3



Scesero dall’auto.
“Sei pronto?”
“No, ma se dovessi aspettare di essere pronto farei in tempo a.. diventare calvo! Devo farlo e basta. Non ho scelta.”
“Draco, hai la scelta di rimandare a quando sei pronto.”
“No, dobbiamo farlo. Per noi due. Così finalmente saremo liberi.”
Gli diede un bacio a stampo, per poi approfondirlo sfiorando con la lingua le labbra dell’altro, come per chiedergli il permesso di violarle; quando le lingue dei due si toccarono Draco sentì un brivido percorrergli la spina dorsale.
Si staccò e gli prese la mano intrecciando le sue dita con quelle del ragazzo.
“Ti amo. Adesso entriamo e leviamoci questo peso dalle spalle.”
“Ok.. facciamolo!”
Si allontanarono dall’automobile per arrivare davanti alla porta e bussare.
Narcissa arrivò e aprì la porta.
“Draco! Cosa ci fai qui.. con Harry Potter?!”
Sputò il nome come se fosse.. veleno. Abbracciò il figlio e poi guardò dall’alto al basso l’altro ragazzo davanti a lei.
“Mio padre è a casa?”
“Sì.. perché? C’è qualche problema? Lui ti ha fatto qualcosa?”
“No mamma. Vi devo parlare. Chiama papà e fallo sedere in sala.”
La donna sembrava preoccupata, ma rispose solo con un ‘ok, entrate’ e andò frettolosamente verso lo studio del marito.
Draco prese la mano di Harry e lo guidò fino in salotto. Sentirono i passi di Lucius che scendeva le scale e si guardarono, sempre più agitati.
“Draco.. Potter. A cosa devo l’onore di questa visita?”
Harry strinse più forte la mano del suo compagno per dargli coraggio.
“Padre, devo dirti una cosa. Molto importante. Siediti, per favore.”
“Che succede? Perché lui è qui?”
Lucius, preso dal panico – che tuttavia cercò di nascondere – seguì il consiglio del figlio e si sedette.
“Padre.. io.. sono innamorato.”
“Wow, sono sorpreso. Chi è la fortunata? Sei ricambiato?”
“.. Veramente non capisci?!”
L’uomo sembrò confuso.
“Sono qui, con Harry, gli sto tenendo la mano e ti dico che sono innamorato. Secondo te chi è la fortunata?!”
Sembrò che qualcuno avesse lanciato un ‘lumos’ nel cervello di Lucius.
“Tu, Draco, mio figlio, mi stai dicendo che..?”
“Sono gay, e innamorato di Harry. Molto innamorato.”
“E molto gay.”
Aggiunse sottovoce Harry ridacchiando, ricevendo poiuna gomitata nelle costole dal suo ragazzo.
“Sono venuto a dirtelo perché io e Harry andremo presto a vivere insieme.. abbiamo già una casa. Non ti sto chiedendo il permesso. Lo amo ed era solo per comunicarvelo.”
Harry gli strinse la mano ancora più saldamente. Lucius si alzò dalla poltrona, molto calmo.
“Bene. Sono contento per la creazione della nuova famigliola felice. Ora fammi il favore di alzarti da quella poltrona, uscire, e non entrare mai più in questa casa. Ah, e non considerarmi più tuo padre se non ti dispiace. Io ho un figlio normale, non ho creato un.. pervertito sessuale. Non sei sangue del mio sangue. Magari tua madre mi ha tradito con l’elfo domestico.”*
A Draco si strinse il cuore.
“Ma.. padre..”
“Mi pare di averti detto che io non sono tuo padre, quindi non mi chiamare così. Anzi, non mi chiamare più e basta. Mi faresti un grande favore. Sei il disonore di questa famiglia. Ora, se non ti dispiace, ho del lavoro da sbrigare. Arrivederci.”
Draco senti delle lacrime bagnargli il viso. Suo padre era andato nell’ufficio, e sua madre si avvicinò ai due ragazzi, guardandoli benevola.
“Draco, tu sei mio figlio e.. Puoi contare su di me. A tuo padre passerà, sai com’è fatto..”
Il ragazzo la prese e la strinse a sé, grato a sua madre per la prima volta.
“Ti voglio bene mamma.”
“Ti voglio bene anch’io.”
Si staccarono, e Narcissa guardò storto Harry.
“È meglio che tu non faccia soffrire il mio bambino.”
“MAMMA!”
“Che c’è?! Sono sempre tua madre, e tu sei il mio piccino! Eri così carino da piccolino.. posso raccontare al tuo..  fidanzato di quella volta che–”
Draco la interruppe piuttosto imbarazzato.
“Noi andiamo, eh! Abbiamo un trasloco da fare!”
Strinse ancora la mano di Harry che non aveva mai lasciato. Salutarono, uscirono e salirono in auto.
Draco parlò per primo.
“Wow, mi aspettavo di peggio. E grazie al cielo tu non hai dei genitori, Potter!”
“Beh, io non ringrazierei il cielo, ma diciamo che in questo momento potrebbe essere considerato come un fattore positivo..”
“Scusa, non intendevo essere rude.”
“Non ti preoccupare.”
Harry sorrise, il biondo gli si avvicinò e lo baciò.
“Ti amo, Harry Potter.”
“Ti amo anch’io, Draco Malfoy.”
“Wow, suona strano.”
“Concordo!”
“Su, muovi quel bel culetto che ti ritrovi e andiamo a casa. Casa nostra.”

Si sorrisero.
Quella sera i due ragazzi fecero l’amore per la prima volta nella casa nuova. Il letto – come gli altri mobili – non era ancora arrivato e così erano stati costretti a dormire per terra, sul freddo pavimento.
Draco si addormentò fra le braccia dell’altro che lo coprì con la sua giacca, senza fare rumore, per non svegliarlo.

E dormirono così, dimostrando a loro stessi che tutto ciò di cui avevano bisogno era stare insieme.
Il biondo si svegliò e si accorse di avere gli occhi dell’altro addosso.
“Buongiorno.”
“Buongiorno amore. Profumi di.. mhm, vediamo.. rose. E pavimento.”
Gli stampò un bacio sulle labbra.
“Sei tranquillo?”
Il biondo sembrava confuso.
“Perché non dovrei esserlo? Sono qui, con te, sotto il nostro tetto.”
“Intendo, tuo padre..”
“Ah. Sì, più o meno.. tranquillo.”
Draco si vestì di un’espressione non troppo allegra, e Harry lo baciò appassionatamente.

“Siamo liberi.
* riferimento (casuale.. ok.. no) ad AVPM/S dove Draco è il figlio di Narcissa e Dobby. x)
  
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