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Autore: redalertbd    30/07/2011    1 recensioni
Frank Iero si sveglia dentro a un frigorifero. Esprimendo un'ovvietà, non è un bel risveglio. (MCR/LeATHERMOUTH)
Genere: Horror, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Frank Iero
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Note:Ispirato a questa foto (avvertimento: un pochino di sangue). Mi sono divertita un po' con lo stile di questa cosa XD





Riprendi conoscenza quando essere cosciente è sinonimo di dolore e buio e pressione tutto intorno e altro dolore e non respiri. La lingua incontra un corpo estraneo infilato tra le tue labbra, non sa di sangue più di quanto non lo sappia l'interno della tua bocca. Cerchi di tossire e riesci solo ad annaspare, non respiri in questo buio, la tua fronte preme contro una superficie dura, la pelle è tesa da qualcosa di appiccicoso, le tue gambe sono rattrappite e senti solo dolore, il petto compresso su se' stesso ti duole troppo e il cervello è troppo ottenebrato per farti provare ad urlare...

Il portello si spalanca di botto, portando bruciore alla fronte e una luce che fa male più del buio.

"Forse si è svegliato".
"Non è ancora morto?".
"Sarà meglio, che non sia morto".

Qualcosa ti tocca la faccia, obbligandoti ad alzare il viso. Dita premono sopra e sotto il tuo occhio, forzando la palpebra ad aprirsi, lasciandoti scoperto ai tagli provocati luce, sale su una ferita aperta. Non riesci a vedere comunque se non ombre indistinte. Senti un suono rantolante e senza stupore capisci che viene dalla tua gola. Tossisci di nuovo e sei scosso da un rigurgito, la bocca ti si riempie di bile.

"E' sveglio".

La mano afferra la tua testa e tira e quello che senti dopo un momento in cui sei sospeso nel vuoto totale è l'urto della tua faccia contro qualcosa di solido. Il pavimento, supponi. Puoi mettere insieme un pezzetto alla volta, e forse il cervello non ti esploderà. Le gambe restano rattrappite su se stesse, e quando tenti istintivamente di allungarle è una nuova cacofonia di dolore che avvolge ogni singolo legamento. Il dolore sta cambiando di qualità, però. Prima era dolore e basta. Ora senti dolore agli occhi, dolore alla fronte, dolore dentro alla bocca, dolore alle gambe, dolore ai polsi che scopri di non poter separare perchè c'è qualcosa che morde la carne avvolto intorno a essi, dolore in punti precisi della schiena e del petto, è un intero catalogo di dolore che puoi sfogliare pagina per pagina, sottolineando a pennarello rosso gli articoli più forti.

Dolore alla testa quando qualcosa le si schianta sopra e preme sui tuoi capelli, schiacciandoti il viso e facendo rimbombare il cranio.

"Come sta?"
"Vivo".

Oh sì. Se c'è qualcosa che puoi dare per assodato è questo. Se essere morti portasse tutto questo dolore, la terra sarebbe ricoperta di zombie che si lamentano.

Hai richiuso gli occhi, e quando provi a riaprirli il bruciore è solo insopportabile. E' un miglioramento.

Il peso sulla tua testa se ne va, e il dolore si concretizza di nuovo in un punto preciso dello stomaco quando qualcosa, punteresti i tuoi soldi sulla punta di uno scarpone, lo colpisce mandandoti la respirazione a puttane di nuovo. Annaspi intorno al bavaglio che ti stringe la bocca, ripiegandoti su te stesso, e in qualche modo ti rigiri sulla schiena. E apri gli occhi. Per davvero.

C'è un soffitto di legno e una lampada al neon che penzola sopra la tua faccia. C'è un frigorifero spalancato proprio davanti a te, l'interno bianco segnato da schizzi di sangue che ti potrebbero chiamare papà.

Ci sono quattro maschere che ti fissano, tre conigli e un pagliaccio, e ci sono i corpi sotto le maschere, jeans e t-shirt, e ci sono le cose che hanno in mano, un coltello, una sbarra di metallo, un martello. Uno dei conigli china la testa di lato osservandoti attraverso la plastica, come un animale incuriosito.

E tu ridi.

E' una risata sommessa, troppo confusa con un rantolio di dolore, all'inizio, e poi cresce istericamente finchè stai urlando le tue risate a rischio di soffocare ancora e presto puoi solo gemere ilarità senza sapere se quelle sulla tua faccia sono lacrime o sangue o entrambi. Fissi i conigli e il pagliaccio, e vorresti sghignazzare ancora un po' perchè cazzo, stai per essere ammazzato ma sembra uno scherzo, e ti fa tutto un male troppo dannato per disperarti ancora.

"Questo mi piace", dice all'improvviso il Primo Coniglio sulla Sinistra. Il Secondo Coniglio sulla Sinistra e il Pagliaccio si girano a guardarlo. Il Coniglio sulla Destra continua a fissarti, invece.

"Possiamo tenerlo?"

  
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