Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: Luna Mrow    31/07/2011    6 recensioni
I campeggiatori sono al campo estivo di Chris e Chef. Cosa succede quando Duncan e Courtney trovano un cucciolo di procione che ha perso la madre? Più di quanto avessero immaginato. Adesso genitori di un procione, i due si cacciano in più guai del previsto.
DxC/NxI/GxB/TxG
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Angolo della traduttrice:
Ehilà, ragazzi! Eccomi alla mia prima traduzione (sono Alisea_3, x chi non l'avesse capito xD)!
Questa esilarante storia di Luna Mrow mi ha ispirato molto, così, d'accordo con HarryAndCourtney che traduce le sue storie, ho voluto pubblicarla :D
Ho tradotto anche gli angoli dell'autrice, perché a me, personalmente, piace tanto leggerli xD
Ora, senza altri indugi, ecco la storia!!

Angolo dell'autrice:
Ehi ragazzi! Qui è Luna, che inizia un'altra delle sue pazze storie DxC :D
Allora, ricordate
in Celebrity Manhunt, quando Courtney e Duncan avevano un procione di nome Britney e litigavano sulla sua custodia eccetera? Bene, la storia parla proprio di questo. Non ho idea quanto sarà lunga. TDI, TDA, TDWT non sono mai accaduti. Per favore leggete ;D



Courtney's POV:

Io odio i campi estivi. Solitamente mi piacevano, ero una CIT una volta, ed erano divertenti. Ma adesso sono insopportabili. Perché le mie due migliori amiche, Gwen e Bridgette, mi hanno convinto ad andare in un campo estivo chiamato McLean Escape. Solo che qui tutti vogliono fuggire da McLean.

Chris McLean, il quasi-trentenne che governa questo campo infernale. Ha reso la vita di ogni campeggiatore miserabile, facendoci svolgere folli attività, nutrendoci con cibo scadente, e ridendo a nostre spese. Beh, potrei dire che è Chef che ci sta dando da mangiare cibo scadente. Chef è un tizio enorme con uno sguardo torvo in faccia che aiuta Chris a tenerci 'in riga'. Ieri la farina d'avena di Geoff si stava contorcendo...così dopo scoprimmo che non era farina d'avena. Ma Chef non ha voluto dirci cosa fosse.

Per otto settimane siamo bloccati qui. E siamo solo a due settimane nella tortura. Chi siamo? Beh, c'è Gwen, la ragazza gotica che è l'opposto di me in quasi tutti i modi possibili e nonostante ciò siamo migliori amiche. Poi c'è Bridgette, la bionda surfista che ama madre natura e continua a prendere qualunque cosa alla leggera. Dopo c'è Geoff, il suo ragazzo, un vero amante delle feste animalesche che indossa un cappello da cowboy.

Poi c'è Duncan Adams. Lui è il delinquente punk che vive dall'altra parte della strada di casa mia da quando avevamo nove anni. Eravamo sempre bloccati insieme perché le nostre mamme sono migliori amiche. Duncan è la persona più fastidiosa del mondo. Per cominciare siamo completamente diversi. Io vivo per l'ordine, lui vive per il caos. Un'altra cosa: mi infastidisce costantemente. E io sono bloccata con lui per altre sei settimane. Incredibile, vero? Vero.

Finalmente ci sono io, Courtney Vega. Come tutti i miei amici ho sedici anni (eccetto Duncan e Geoff che sono più grandi di qualche mese). Ho i capelli lisci e castani, pelle color moca, occhi color onice e sono probabilmente alta un metro e settantatre. Così con queste piccole premesse, inizia la nostra storia...

6:35, Martedì mattina

Il Sole era appena uscito da uno spesso strato di nuvole e la luce mi aveva subito svegliata. Con uno sbadiglio scesi dal letto a castello e saltai giù, facendo attenzione a non svegliare Gwen che era addormentata nel letto sotto al mio. Ero nella baracca delle ragazze ed ero l'unica sveglia. Figurati.
Attenta e silenziosa, mi sfilai la camicia da notte rosa e mi misi un paio di jeans sbiaditi, una maglia dritta viola e delle converse viola abbinate.

Dopodiché pettinai i pochi nodi che avevo nei capelli e andai in punta di piedi alla porta della baracca, quando una voce esclamò: "DOVE STAI ANDANDO?"

"Shush!" la zittii, girandomi per vedere una curiosa Izzy sedere nel letto sopra Leshawna. "Sto andando fuori, okay? Tieni la voce bassa," risposi. Una parola per descrivere Izzy: pazza. Piacente ma pazza. Non era un'amica stretta come Gwen o Bridgette, ma mi piaceva. Izzy era come un gattino, piccolo, iperattivo, e con gli artigli.

"Perché stai andando fuori?" chiese Izzy in un tono lievemente più basso.

"Perché voglio un po' d'aria fresca mattutina. Per favore sta' zitta."

"Okay. CIAO!"

"Shush!"

"Scusa!"

Giusto prima di uscire dalla porta della baracca, sentì Heather (l'ape regina) gridare: "Meglio se porti la pazza con te!"

Sospirai sconfitta. "Andiamo Izzy."

"Si!" squittì Izzy, saltando giù dal letto e seguendomi fuori dalla porta. Indossava un vestito verde estivo ed era scalza. "Dove dovremmo camminare?" domandò Izzy.

"Veramente speravo in una camminata da sola."

"Oh, okay."

"Ti dispiace stare da sola?"

Sorprendentemente Izzy scoppiò a ridere fragorosamente: "Io non sono mai da sola! Caleido è sempre con me!" rise.

"Bene. Ci vediamo nella sala mensa per la colazione alle 8:00, okay?"

"Okay," annuì Izzy. "Bu-bye!"

Velocemente girai i tacchi e andai lontano da Izzy e verso il lago per chiarirmi le idee. Era una mattinata nuvolosa, e c'era della nebbia che rimbalzava sul lago. Sbadigliai ancora una volta e quando raggiunsi l'orlo dell'acqua ero completamente sveglia. Le passeggiate mattutine mi liberano la testa.
Chissà cosa ci avrebbero fatto fare Chris e Chef oggi. Rabbrividii al pensiero.

Dopo dieci minuti che fissavo il lago, sentii un veloce fruscio. Sembrava venisse dai cespugli dietro di me. "Ehi?" domandai.

Nessuna risposta.

Sospirai. "Probabilmente era solo uno scoiattolo."

Whish!  

"Ehi?" ripetei ancora.

Nessuna risposta.

"Due scoiattoli," mi dissi.

Whish! Whish! Whish!

"Okay, sul serio, chi va là?" domandai più forte e convinta stavolta.

Nessuna risposta.

"Bene," brontolai. Aumentai il ritmo e camminai verso i cespugli che stavano facendo quel rumore. "Aha!" esclamai muovendo il ramo di un cespuglio. Mi aspettai di vedere qualcosa, ma lì non c'era niente. "Hmm. Credo fosse solo la mia imma-"

"BUU!"

"AH!" gridai quando una mano mi scosse la spalla! Mi girai per vedere Duncan ridere come un matto. "Duncan! Mi hai spaventata!" urlai.

Rise ancora di più. "Lo so Principessa," disse tra le risate "Era quello il punto." Così si ricompose e si raddrizzò in tutta la sua altezza ( di circa un metro e settantotto). Aveva la pelle di una tonalità più chiara della mia, con capelli neri acconciati con un moicano verde. C'erano piercing su tutta la sua faccia, indossava una maglietta nera, jeans larghi e le sue converse rosse firmate. I suoi occhi color alzavola erano fissi su di me.

"Perché sei in piedi così presto comunque?" domandai.

Si strinse nelle spalle. "Non lo so. Non riuscivo a dormire e ho visto te e la pazza fuori, così ho deciso di seguirti e spaventarti."

"Come sei dolce," replicai sarcasticamente.

"Allora, vuoi lasciar perdere questo posto e venire a vedere il nuovo bel posto che Geoff, DJ e io abbiamo trovato?"

"Quale bel posto?"

"Beh, c'è un luogo non molto lontano da qui che abbiamo scoperto di cui né Chris né gli altri conoscono l'esistenza. Potrei mostrartelo."

"Allora non è poi così segreto."

"Allora non lo diremo a nessuno," fece l'occhiolino.

Ugh. "No, penso di star bene così," risposi, girandogli le spalle e iniziando ad andarmene.

Ad ogni modo, Duncan non lascia mai perdere. Mi seguì: "Andiamo Principessa, rilassati."

"Non chiamarmi Principessa." Questo è il soprannome che Duncan mi ha dato quando avevamo dodici anni. A me non piace, ma lui sembra contento.

"Oh, andiamo, togli quel palo dal sedere!" esclamò.

"Io non ho un palo nel sedere!"

"Si che ce l'hai. Sei rigida."

"Cavolo, grazie. Sentirti dire cose simili mi fa venir voglia di passare tutta la giornata con te," sbuffai.

Duncan rise. "Bene allora, dimostrami che ho torto. Lascia che ti faccia vedere il mio posto segreto."

"Non devo dimostrarti niente!"

"Devi se non vuoi avere quel palo sul sedere."

Prima che gli rispondessi, sentimmo entrambi delle urla al di sopra della baracca delle ragazze. "BETH! LINDSAY! UNA DI VOI VENGA QUI A SPALMARMI LA CREMA SULLA SCHIENA!" gridava Heather. Duncan ed io rabbrividimmo a sentire la sua voce.

Sospirai. "Va bene. Puoi mostrarmi il tuo 'posto secreto'."

"Questo è lo spirito piccola," sorrise trionfante Duncan.

"Non chiamarmi piccola."

~X~X~X~

"Quanto è lontano?" domandai. Abbiamo camminato attraverso alberi e cespugli per gli ultimi quindici minuti.

"Siamo quasi arrivati. Non dirmi che ti stai arrendendo," replicò.

"Io non mi arrendo mai!" esclamai.

Duncan rise. "Allora stai zitta." Ringhiai. Finalmente tre minuti dopo si voltò verso di me e disse: "Chiudi gli occhi."

"Perché?"

"Perché siamo arrivati."

"Allora perché dovrei-"

"Chiudili e basta."

"Va bene," misi le mani sugli occhi. "Contento?"

"Si, sarei estasiato se avessi un panino,"

"Duncan!"

"Scherzavo, scherzavo." mi prese il braccio e mi fece fare qualche passo. "Okay, apri gli occhi."

Li aprii e mi cadde la mascella. Mi ha portata in una radura! C'erano fiori selvatici lungo tutta la fresca erba verde, con un ruscello che gli scorreva accanto. La zona circondata da alberi, generava una piacevole obreggiatura, e c'erano delle belle pietre levigate su cui sedersi. "Wow!" esclamai. "Questo posto è fantastico! Così carino! Wow! Non posso crederci!"

"Te l'ho detto," ghignò Duncan.

"Questo posto è veramente magnifico, grazie," sorrisi sinceramente. E dicevo sul serio, era meraviglioso.

Duncan cercò di non mostrare il suo imbarazzo, così si voltò. "Come ti pare," borbottò. "Niente di che." Duncan aveva questa cosa, dove non voleva che nessuno pensasse che fosse simpatico. Voleva mantenere sempre la sua reputazione da duro. Sono sicura che per avermi mostrato questo posto, tutti penserebbero che sia un bravo ragazzo.

"Non lo dirò a nessuno," sorrisi.

"Pff, non mi interessa," replicò. Ma dopo mi fissò. "Grazie," borbottò. "In più Geoff e DJ volevano che non lo mostrassi a nessuno."

"Allora perché lo hai mostrato a me?"

"Perché sei sexy."

"Duncan!"

Rise. "Sono serio, tienilo segreto Principessa."

"Lo farò. Sono una donna di parola, croce sul cuore."

"Come ti pare."

Sorrisi. Dopo, io e Duncan sentimmo uno strillo. "Cos'è stato?" domandai.

"Non lo so," rispose. "Andiamo, seguiamolo." seguii Duncan attraverso degli arbusti, mentre inseguivamo gli strilli. Alla fine trovammo cosa stava piangendo, e raggelammo.



Angolo dell'autrice:
Ovviamente, tutti sappiamo chi faceva quel rumore lol. In questa storia metterò un po' più TrentxGwen, GeoffxBridgette e proverò ad inserire un po' di NoahxIzzy. Forse sarà più amicizia NoahxIzzy, non sono certa di volermi destreggiare con quattro coppie qui xD IO NON SONO UNA SCRITTRICE ROMANTICA! Certo, il romanticismo è un elemento che metto nelle mie storie, ma principalmente sono storie d'azione e umorismo.

Allora, cosa ne pensate ragazzi, dovrei continuarla? Mentre parliamo ho la trama nella zucca che ribolle. Bene, il secondo capitolo lo posterò presto, e con presto intendo presto. Quindi per favore recensite e grazie per aver letto!

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Luna Mrow