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Autore: MorenK1    31/07/2011    2 recensioni
Mi sono divertito a scrivere questa FF per colmare il vuoto del quarto libro.
Questa è la mia prima FF quindi vi chedo di essere clementi.
Vi chiedo di avvertirmi degli eventuali errori grammaticali del libro.
Per chiunque avesse visto la prima stesura, ho deciso di rivoltarla e continuarla. Scusate l'assenza eterna.
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Eragon, Galbatorix, Murtagh, Nasuada, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Mentre volava, Eragon ripensava a ciò che gli era accaduto negli ultimi giorni: appena due giorni dopo l'assalto a Fernister, mentre stavano marciando alla volta di Belatona, gli esploratori avevano avvistato un esercito che stava arrivando nella loro direzione. La battaglia era stata una grande vittoria per l' esercito ma non per Eragon che aveva capito che il potere di Murtagh stava aumentando e che presto non sarebbe più riuscito a contrastarlo.

Per questo aveva deciso di andare alla rocca di Kuthian come consigliatogli da Solmembun tempo prima.

Prima di avventurarsi nelle terre dell' impero aveva fatto delle ricerche sulla rocca di Kuthian e aveva trovato un testo che parlava della suddetta rocca: essa si trovava a sud dell' Helgrind, prima che Galbatorix la distruggesse alla ricerca di altri Eldunari.

Eragon era partito il giorno prima correndo e aveva calcolato di arrivare l' indomani.

Infatti vide al l' orizzonte la rocca semidistrutta alla fine del primo giorno e al l' alba del secondo era arrivato.

La struttura in pietra era stata erosa dal tempo e la maggior parte dei piani superiori era stato distrutto, probabilmente con la magia.

Eragon entrò dalla porta principale mormorando un incantesimo "Brisingr raudhr".La luce uniforme illuminò lo spazio mostrando ad Eragon un ampia sala spoglia mentre con la mente parlava con Saphira io entro da qui, tu cerca un entrata della tua taglia.

in fondo alla sala si trovava una porta che Eragon varcò attento.

anche questa sala era deserta e semidistrutta, ma al centro c'era una Volta riempita da un masso.

La volta era illuminata da un disco di luce che scendeva da un foro nel tetto.

Eragon si avvicinò e disse a Saphira ho trovato una strada adatta a te mentre le inviava un immagine mentale del foro.

Quando la dragonessa le fu al fianco Eragon le si avvicino ulteriormente e disse "Eragon!". Per un attimo non successe niente, poi, come se fosse colpita da un martello la pietra che chiudeva la volta iniziò a creparsi, mentre alcune schegge cadevano a terra.

In pochi secondi la pietra era praticamente sbriciolata e Eragon poteva vedere attraverso la volta: vide una sagoma emergere dalla luce spettrale, essa, con un calcio, spazzò via gli ultimi residui ed emerse.

La figura era umana ma il corpo nemmeno vagamente: sembrava essere costituito d' ombra, tanto fragile da rompersi al primo tocco ma tanto forte da restsere a qualunque cosa.

La figura disse qualche parola in una lingua ad Eragon sconosciuta, poi si voltò verso Eragon e gli attaccò la mente con un assalta tanto forte da essere paragonabile all'impatto di un meteorite.

un ariete spostato da mille e più uomini, in confronto al'attaco mentale subito da Eragon era pari alla forza di una mosca che sbatte contro un vetro per passare.

L' essere sfondò senza fatica le difese mentali di Eragon e di Saphira contemporaneamente e, mentre ne paralizzavva i corpi, analizzava migliaia di ricordi insieme, apprendendo ogni conoscenza di Eragon e di Saphira. Appena l' assalto fu terminato la dragonessa attaccò la figura con una fiammata che avrebbe incenerito un Urgali, ma la figura le rivolse un occhiata indifferente e, appena le fiamme furono a

pochi piedi da lui, si curvarono come attorno a una bolla.

Intanto Saphira era saltata verso l' essere con gli artigli pronti, ma fu deviata da una forza impressionante che la mandò verso la parete alla sua sinistra.

"Basta" disse la figura mentre deviava l' attacco "io non voglio farvi del male" continuò

"Allora perche ci hai attaccato mentalmente?" Chiese Eragon.

"Per essere sicuro che voi non volevaste attaccare me" disse l' essere "e per comprendere in che luogo e in che tempo ci troviamo"

"Cosa intendi dire?"

"Che fino ad un attimo fa non avevo la più pallida idea su dove o quando fossi.

   
 
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