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Autore: irytvb    31/07/2011    6 recensioni
Damon Salvatore alle prese con un sentimento più grande di lui.
Un damon che non vuole essere debole. che non vuole essere la preda, ed una Bonnie che proprio non riesce a dormire, come se sapesse che la decisione che il vampiro prenderà cambierà la sua vita. per sempre.
e... si, sono di nuovo in questo fandom dopo mesi di assenza. propongo una mozione per buttarmi fuori di qui xD
ho provato a fare un damon più IC, perchè rileggendo le mie storie l'ho trovato un po' occ... bhè, ditemi voi se c'e l'ho fatta :)
un baci8
iry
Genere: Dark, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The real prey is the hunter

(La vera preda è il cacciatore)

 
 

Spesso è da forte, più che il morire, il vivere.

 

                           Vittorio Alfieri

 

Sono passati secoli senza che me ne accorgessi, senza che niente mi toccasse.

Scorreva tutto veloce, come acqua tra le dita, senza che riuscissi a frenare quegli attimi, senza che volessi frenarli.

Poi è come se tutto si fosse bloccato.

Ho visto un cespuglio rosso, ed è stato come se mi avessero detto: "la vedi? quella ragazza non te la scorderai mai."

Ed è stato proprio così: non mi sono mai scordato di quell' uccellino rosso.

E' per questo, che ancora una notte sono qui, alla tua finestra, mentre ti guardo cercare di dormire e non riuscirci.

Sai, la morte è molto più semplice che dormire: chiudi gli occhi, e scivoli via, per non tornare mai più in questo mondo.

O, nel mio caso, per tornarci sottoforma di mostro.

Un immortale, bellissimo mostro.

Un cacciatore, che sopravvive grazie alla morte degli altri.

Sai, me lo sarei dovuto aspettare l' amore: nonostante sia fermo, ce l' ho ancora un cuore.

Il problema è che non pensavo all' amore così: pensavo fosse affetto, interesse per l' altra persona...

Ma l' amore non è così.

E' un ossessione.

E' così forte che mi sembra quasi di essere spazzato via, mi sembra di non essere più Damon Salvatore, ma un altro di quegli sciocchi che si è fatto sottomettere da quel sentimento.

Vedi, la differenza è proprio questa: per quanto io creda di somigliare a loro, non sono come loro: non mi sono arreso, non mi sono fatto sottomettere.

Sono più forte di qualunque sentimento umano: io sono immortale.

Non abbastanza umano da essere ritenuto normale, non abbastanza per essere ritenuto un dio.

Eppure, per quanto adori pensarla in questo modo, sono sempre qui alla tua finestra.

Ti vedo arricciare il naso, vedo che ti sposti i capelli, forse per il caldo, e vedo il tuo bellissimo collo.

Una parte di me, la parte del mostro, vorrebbe soltanto entrare nella tua stanza e prenderti la vita.

Rubartela, per essere più forte, per dimostrare che tu sei soltanto un altra persona.

Invece, la parte che è ancora umana vorrebbe entrare nella stanza, sedersi sulla sponda del letto e parlarti.

Solamente parlarti, farti capire che non sono soltanto mostro.

Invece, non ascolto nessuno dei due istinti, ma rimango seduto sul ramo davanti alla finestra.

Io sono superiore a questo sentimento.

Io sono il cacciatore, tu la preda.

Tu dovresti rimanere nel gregge, non dovresti distinguerti dagli altri.

Io non dovrei provare niente per te.

Ma, naturalmente non è così.

Nautrlamente va tutto storto, altrimenti la vita sarebbe troppo facile.

Mugugni nel sonno, ed inconsciamente mi chiedo come fai ad essere così bella anche quando mugugni.

Apri gli occhi con uno sbuffo, frustrata, e ti giri dall' altro lato del letto.

Hai dei normalissimi occhi castani, e per l' ennesima volta mi chiedo come tu possa essere così unica rispetto agli altri, quando sei così normale.

Perchè devi essere così?

Quasi senza accorgermene mi sono infilato nella tua stanza, infondo non ho bisogno più di un invito.

Ho deciso, ho finalmente deciso qual'è la parte di me che prevarrà.

Mi siedo sulla sponda del tuo letto: "Streghetta?" chiamo, tranquillamente, come se dentro di me non tremassi.

"D-Damon?" chiedi, sbattendo le palpebre, quasi convinta che sia un sogno.

"Si." rispondo, per poi avvicinarmi a lei: "sei così debole, Bonnie." sussurrò sul suo collo, prima di morderla.

Lei non grida, mi fissa spaventata con i suoi grandi occhi castani.

Mi dispiace, Uccellino, ma sei la preda.

Non può andare diversamente, pensò mentre chiudo gli occhi, infastidito dallo quello sguardo un po' rassegnato e un po' spaventato.

In fondo a quegli occhi, l' ho visto fin troppo bene, c'è qualcosa che si è rotto: la tua fiducia.

Ti eri fidata di me, perchè Stefan diceva che ero cambiato. Ti fidavi perchè volevi, perchè speravi che io fossi cambiato.

Alla fine la parte del mostro ha prevalso quella umana.

Non so se te ne sei accorto uccellino, penso, mentre fastidiose gocce salate si mescolano al tuo sangue, ma se fosse andata avanti così sarei diventato io la preda.

O forse, pernso ancora mentre mi rendo conto che quelle non sono le tue lacrime, ma le mie, sono già diventato la tua preda.

fine (?)

 

^il mio angoletto^

ok, non so da dove sia saltata fuori questa, fatto sta, che dopo mesi di assenza sono di nuovo qui a rompervi le scatole xD

non so se è davvero finita o se ci sarà un seguito... bho, ditemi un po' voi :)

1 baci8

iry

  
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