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Autore: Cloorophilla    31/07/2011    0 recensioni
Il nostro Blaise ha un problema: un enorme ANO, per l'appunto e a chi pensa bene di rivolgersi? A Malfoy, ovviamente...
Il punto è che il nostro povero amico, a causa di tutte le voci contrastanti che circolano su di lui, si sente ben in dovere di scoprire la verità!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Blu di Prussia

«Draco?»

Eccola, quella voce, con quella tonalità d’isteria, non prometteva nulla di buono.

«Prego, dimmi pure tutto ciò che ti turba, sono qui per ascoltarti, supportarti, offrirti una spalla su cui piangere e una camicia da rovinare »

«Davvero?» e i suoi occhioni si tramutarono in occhioni-da-cerbiatto-spaurito-ma-bastardo-perché-sa-che-ora-può-procedere-alla-conquista-del-mondo.

«No.»

Tutto, ma non gli ululati di dolore, santissimo Merlino dalla lunga barba bianca!

«Perdonami, mio sventurato amico, afflitto da non si sa bene quale nuovo e sconosciuto morbo, parla.»

Con una graduale trasformazione da ululati in guaiti, tanto per mantenere un po’ di credibilità, si decise a chiudere la bocca, ma, ahimè, solo per aprirla un istante dopo.

«Ascolta, ho una grave, gravissimo problema! Un enorme, enormissimo ANO, mi fa perdere il sonno da molti giorni a questa parte e, benché me ne vergogni assai, ho deciso di confidarmi con te, che mai – e qui assunse una posa drammatica – mi hai abbandonato nel fatidico momento del bisogno!»

Ma qui dovette interrompersi per tirare su dal pavimento un Draco che vi era atterrato di fondoschiena (e non si sa bene come, dato che prima era seduto) per lo schock.

«Cosa…cos’hai detto?» riuscì finalmente a dire dopo svariati boccheggi ad effetto.

« Ascolta, ho una grave, gravissimo problema»

«Non quello, dopo!» che testa da Tassorosso che era quel ragazzo…

«Un enorme, enormissimo ANO, mi fa»

«Ecco, ecco…fermati disgraziato ragazzo, fermati…hai per caso detto…un enorme, enormissimo ANO?»

«E poi sarei io quello scemo – borbottò – ma devo spiegarti proprio tutto? Abominevole Nero Oblio…»

«E io che mi aspettavo chissà che spiegazione… - scosse la testa – non potevi trovare qualcosa di più suggestivo di “Abominevole Nero Oblio”?»

«In realtà avevo pensato anche ad Aberrante Nasturzio Oceanico, però poi mi è sembrato eccessivo…questa la terrò come titolo per la mia prossima sceneggiatura teatrale…»

«Da quando in qua scrivi sceneggiature teatrali, scusa?»

«Infatti non le scrivo, ma chissà quali sorprese riserva il futuro!»

E qui si fermarono per una sentita pausa di riflessione, durante la quale i pensieri del primo indugiarono sulla sua luminosa carriera da tragediografo, regista e attore (perché era impensabile che qualcuno potesse recitare ciò che usciva dal profondo del suo cuore) e quelli del secondo…non indugiarono su niente perchè in quel momento non stava pensando (ebbene sì, lui riesce a non pensare a nulla…non pensa nemmeno al non pensare, strabiliante!).

«Dunque, qual è questo ANO che ti tortura?»

 «Non so davvero come spiegarmi… - iniziò a torcersi le mani, un’affettata smorfia sofferente sul volto – è molto delicato come argomento…»

«Per gli occhiali a farfalla di Merlino, non dirmi che…»

«Sì, ho paura proprio che sia così…»

Draco si voltò a rimirarsi nella parete, cioè nello specchio, ma dato che la parete era uno specchio, è la stessa cosa. si passò una mano tra i capelli, lanciando all’altro lui uno sguardo provocante attraverso le dita, poi fece un verso compiaciuto a metà tra una risata e un grugnito e spostò lo sguardo sul suo compagno di stanza, che nel frattempo pareva avesse ingoiato un cucchiaio di puzzalinfa, a giudicare dalla smorfia orripilata.

«Cosa…cosa stai facendo? Sono io quello che si mette in posa davanti allo specchio, io  quello che lancia sguardi sexy a se stesso, e sono sempre io che ho quasi un orgasmo ogni volta che mi rimiro!»

«Stavo solo controllando quanto io sia figo ed irresistibile da averti indotto ad avere questo terribile ANO e devo ammettere che anche io, fossi sfortunatamente stato in te. avrei avuto lo stesso tipo di…diciamo reazione»

«Fuori l’erba, bello! Mi avevi promesso che avremmo fatto a metà, lo sai che adoro quella che usa tua padre! Ma a parte ciò (tanto facciamo i conti dopo), cosa stai farneticando?»

«Ma sì dai, il tuo ANO! Capisco che sia ancora strano per te ammetterlo ad alta voce, ma non c’è davvero motivo di vergognarsi…guarda, ti aiuto io…a questo servono gli amici, no? Ripeti dopo di me e vedrai che sarà tutto più facile: io sono gay. Su, tocca a te.»

SBOM!

«Zabini, dovevi solo ripetere…alzati da lì per terra, ti si sta stropicciando la punta della cravatta.»

«La mia cravatta…tesoruccio del papà, non temere, non ti accadrà più nulla ora – qualche sguardo amorevole dopo – cos’hai capito, testa di fece di Snaso! Io non sono gay! »

«Davvero? – la sua bocca ad O – che strano, pensavo fossi finalmente deciso a rivelarti…»

«Se non la smetti procedo all’amputazione della tua terza gamba! Ed ora ascoltami – riprese dopo aver goduto come un procione per l’espressione di puro terrore dell’amico – ho davvero un problema ed è grave, molto grave…»

Qualche altro istante di pausa che faceva molto suspence…

«Io…non so più chi sono! Ecco, l’ho detto! – inspirò a pieni polmoni, saltellando felice sul posto – l’ho detto, l’ho detto, l’ho de»

«Fermati! E ridammi la mia preziosa erba al posto di fumarla di nascosto nell’ora della Cooman!»

«Non è colpa mia se concilia le visioni…e comunque, tornando al mio ANO, vedi di darmi una mano! (altro istante per godere, stavolta come un riccio, per la rima)Il punto è che ho letto su una delle mie svariate fan page (ok, le ho lette tutte, lo ammetto) descrizioni contrastanti di me! È…è una cosa orribile, non puoi capire! Non sono più certo di nulla, neppure se siamo ad Hogwarts o in una fogna, neppure se questo completo è di Armani o Gucci, neppure se quella di ieri sera era la Weasley o no…»

«Frena…la Weasley hai detto? Impossibile, era da me ieri… a meno che – e ci fu un agghiacciante silenzio – quella cosa dura che ho sentito mentre mi rotolavo al buio fosse…»

L’uno folgorato dal flash back della sera prima (che ora assumeva tutt’altro significato) e l’altro raccolto in un pudico e virginale silenzio, i due si guardarono attoniti.

«L’avevo detto io…e poi non saresti gay?»

«Ecco, un altro tassello da aggiungere al mio esteso ANO…chi dice che io lo sia o non lo sia?»

«Ora calmati, siediti e parliamone…dimmi di preciso cos’è che ti ha sconvolto.»

«Prima di tutto gli occhi, i miei bellissimi e sensualissimi occhi…non so più se siano nero pece o blu cobalto, o, peggio, blu zaffiro!»

«Ora ti dico cosa vedo io…due paia, no, scherzavo…due occhi di una strabiliante banalità, che, ti posso al massimo concedere, hanno un bel taglio»

«Grazie, ma di che colore li vedi? Sono blu o neri?»

«Io li vedo verdi…di un’esaltante color verde erba appena tagliata, il che ci riporta a quella che ci aspetta»

«Aspetta, aspetta…un’altra cosa…non so più se la mia pelle morbida e vellutata come una pesca è bianca come il latte o scura come il cioccolato fondente!»

«Allora, se proprio vuoi, la tua pelle è liscia come il posteriore (sono elegante io, cosa credete!) di un babb…ehm, bambino; per quanto riguarda il colore, la mia modesta opinione è che derivi dalla fusione a bagno maria di cioccolato così diviso: 40% cioccolato al 99% di cacao (vi consiglio quello della Lindt, che a me fa davvero vomitare…), a cui va aggiunto un 50% di cioccolato bianco e un ultimo tocco del 10% di cioccolato al latte, il tutto senza conservanti né aromi artificiali.»

«Oh grazie, grazie davvero… - grossi lacrimoni rotolavano come palle da bowling lungo la sua pelle che ora aveva davvero un colore – un’ultima cosa mi lacera l’animo: non qual è il mio carattere! Non capisco se io sono quello con la testa sulle spalle che ti fa da angelo custode e coscienza in un colpo solo, quello scavezzacollo che ti segue nelle tue imprese aggiungendo un tocco di indubbio humor e stile, quello patito per la moda e con una notevole inclinazione ad essere il più elegante e più figo dei due…»

«L’ultima te la scordi.»

«Va bene, ma dimmi…come sono io in realtà?»

«Presumo sia quello che si è chiesta anche tua madre quando ti ha messo al mondo, ma in ogni caso vieni con me, magari durante una delle tue sedute dalla Cooman ti viene un’ispirazione divina…»

 

 

 

 

Lo so, ormai sto diventando insopportabile, posto troppa roba, ma che volete fare…
Questa mi è venuta dopo aver spulciato un po’ tra le varie fanfic e aver visto come tutti dibattano sul reale aspetto di Blaise, che diverge appunto su occhi e pelle in primis…quindi, mi sono detta, perché non chiedere un consulto al buon vecchio Draco, sempre disponibile a risolvere i problemi altrui? Comunque sia, ci tengo a specificare che io Zabini (che tra l’altro adoro come personaggio), me lo immagino ovviamente alto, magro e muscoloso, con i capelli nerissimi, gli occhi blu di Prussia (che è anche velenoso, come sono giustamente gli occhi di un Serpeverde) e la pelle abbronzata…poi, ognuno è liberissimo di immaginarlo come vuole, è questo il bello della nostra mente: creare delle immagini “inedite”, se così vogliamo chiamarle.
Bene, dopo tutto questo sproloquio, vi lascio…e se voi, prima di lasciare me, avrete voglia di dirmi cosa ve ne pare della mia idea, mi farebbe piacere.
Baci,
Ale

  
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