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Autore: Remedios la Bella    01/08/2011    2 recensioni
Diana scopre di essere rimasta incinta, dopo aver subito una violenza sessuale.Il primo a scoprirlo è suo fratello Robert, persona iperprotettiva che cercherà in ogni modo di aiutarla.
Il ragazzo che ha combinato il pasticcio non vorrà prendersi le sue responsabilità lasciando la ragazza in balia del suo destino. Come affronterà la situazione?
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 39
 
Diana ebbe solo l'imbarazzo della scelta davanti alle file di abiti da sposa che gli si presentò davanti agli occhi; ce n'erano classici, con un tocco di pizzo sul corpetto, aderenti, a tubino o con la gonna ampia, con strascichi lunghi chilometri e anche di diverso colore rispetto al classico abito bianco, dal rosa shocking a un bel lilla più giovanile. Visto che non aveva ancora pensato all'eventualità di sposarsi, non aveva in testa il suo vestito ideale ancora.
L'assistente le faceva vedere vari modelli, ma lei scuoteva la testa poco convinta della scelta della donna.
" Hai già un'idea di ciò che vorresti indossare?" le chiese l'assistente.
" In verità no, ma pensandoci bene vorrei andare sul sobrio ... non amo gli eccessi. E poi sono incinta ... se l'abito fosse troppo stretto in vita mi darebbe fastidio, sono già agli inizi del secondo mese." rispose lei gentilmente.
" Congratulazioni per la dolce attesa! Comunque ... hai detto che ami la sobrietà giusto? allora ... resta un minuto qui." la donna si allontanò tra le file degli abiti da sposa lasciando Diana da sola dentro la stanza. La ragazza ne approfittò per sedersi su una comoda poltrona di velluto messa lì per i clienti, e attese l'arrivo dell'assistente. Sentiva le grucce degli abiti spostarsi, e la voce della ragazza di colore che esultava, borbottava o imprecava:" Ma dove diavolo sarà?" e non potè fare a meno di chiedersi cosa stesse cercando così assiduamente.
In fondo Diana non desiderava una di quelle cerimonie da vip, ma una intima e senza eccessi, classica e con pochissimi invitati. E poi si sarebbe sposata in quella chiesetta da lei tanto desiderata, e voleva un abito in stile semplice. Quindi non capiva perchè quella donna ci mettesse così tanto.
Ma alla fine rivide comparire la commessa con in mano due abiti, uno bianco, e l'altro con lievi accenni di rosa sulla vita e il corpetto. ma sembravano piuttosto semplici.
" Te li consiglio!" fece lei raggiante porgendoli a Diana, perplessa. Le due andarono in camerino, dove fuori li aspettava la madre di Diana. Poi l'assistente lasciò da sola la ragazza, in modo che si potesse cambiare. Venne chiamata quando Diana ebbe bisogno di qualcuno che le allacciasse la cerniera di lato del primo vestito.
"Tesoro sei pronta?" le chiese la madre in ansia.
" Si ... più o meno." Fece Diana scostando la tendina del camerino. Si tirò la gonna dell'abito bianchissimo per non inciampare e salì rossa in volto sul piedistallo fuori:" allora .. come sto?" chiese timidamente.
La madre aveva le lacrime agli occhi. Diana era semplicemente bellissima; l'abito aderiva alla sua figura snella leggermente accentuata in vita dalla gravidanza ancora apparentemente invisibile, aveva due lunghe maniche a farfalla e una scollatura sobria ma raffinata. Era in seta bianchissima, e legato in vita da una cintura di raso, anch'esso di un bianco immacolato.
" tesoro, ma è bellissimo!" fece la signora Smith ammirandola. Diana si rigirò infagottata in quel modo, e ai suoi occhi quello parve l'abito più bello che avesse mai visto. Si guardava nello specchio del camerino davanti a sè e si teneva i capelli in mano come per vedere quale acconciatura avrebbe donato alla classe acqua e sapone di quell'abito di cui sembrava letteralmente innamorata.
" Mia cara .. ti piace?" fece l'assistente osservandola.
" Se mi piace? é ... stupendo." disse in un filo di voce la ragazza, che aveva le lacrime agli occhi. Non avrebbe mai pensato che si sarebbe commossa così tanto per un abito che avrebbe indossato solo una volta nella sua vita. Era qualcosa di magico indosso a lei, e lei ne era comunque entusiasta. Però c'era una cosa che la preoccupava:" ma quanto costa?"
" Sui ... 1500 dollari. é un affare, e a quanto pare ti piace." disse l'assistente.
1500 dollari? Altro che affare! Era un'occasione da non perdere! C'erano abiti che potevano costare un occhio della testa, ma 1500 dollari era un prezzo davvero ragionevole. Diana ne restò stupita e si voltò dalla madre con occhi dolci:" é lui .. ti prego!"
La madre la guardò perplessa, e poi annuì convincente:" E sia! in fondo pensavo che costasse di più! E ora andiamo a farlo vedere agli altri!"
La ragazza annuì felice e per poco non saltò in braccio all'assistente, che sorrideva a trentadue denti. Gli altri nel mentre erano all'ingresso seduti sulle poltrone di velluto davanti a un piedistallo vuoto in attesa della sposa. Joe era con loro, impaziente, al contrario del detto che porta sfortuna se lo sposo vede la sposa prima dell'altare.
Appena la piccola principessa arrivò con il suo abito bianchissimo, un gridolino di Taylor accompagnato da un urlo di stupore di Jodie accolse il resto della congrega.
" Oh mio dio! Diana sei super!" disse Taylor guardandola commossa con le mani alla bocca e le lacrime che sgorgavano dagli occhi. Robert la guardava accigliato e divertito, Joe sembrava incantato.
" Accidenti ... sei ..." riuscì a balbettare, passandosi una mano nei capelli dall'emozione.
" E non costa nemmeno tanto! me ne sono innamorata letteralmente!" fece Diana girandosi su se stessa per far ammirare il tutto agli ospiti.
" Io avrei pagato qualsiasi prezzo, Diana,anche se fosse costato milioni te lo avrei preso." disse Joe.
"Per tua fortuna costa solo 1500 dollari." fece lei raggiante.
" davvero? Così poco?" fece Taylor stupita. Robert si accigliò ancora di più.
" Anche se costa relativamente poco per un abito da sposa ... come faremo a pagarlo?" chiese lui, rammentando a tutti il problema dei debiti della madre. La signora Smith cambio la sua espressione e scurì in volto:" Hai ragione, non ci avevo fatto caso prima ..." fece tristemente.
Intervenne Joe:" Lavorerò sodo per pagarlo io stesso ..." disse convinto:" Lei non si preoccupi di niente. E poi è il mio regalo di compleanno per Diana! Quindi è mio dovere farglielo, anche se mi costerà 1500 dollari." Disse dolcemente, e aggiunse poi ironicamente:" Dovrò rinunciare a comprare il mio amato Death Note per un pò!" fece sconsolato.
Diana rise:" Sei sempre il solito!" e corse ad abbracciarlo, rischiando quasi di inciampare tra le sue braccia:" Grazie ..." gli baciò la guancia e lo abbracciò forte.
" Di niente ..." rispose lui baciandola sulla guancia:" Buon compleanno."
" Grazie ancora." si staccò poi dall'abbraccio, si sistemò l'abito e si riguardò allo specchio:" Direi che abbiamo finito!" disse ironica.
Tutti risero e aspettarono che si ricambiasse d'abito per poter andare via.
Aveva scelto l'abito da sposa e ne era entusiasta ... ma poi si chiese: Come mai le avevano permesso di sceglierselo così presto? Ora che se l'era ricordato, sua madre le aveva vietato di sposarsi fino a che non avesse avuto 18 anni. Invece eccolo lì, il suo abito prediletto.
Sembrava quasi che la madre avesse accettato di farla sposare prima. Presa da questi dubbi glielo chiese esplicitamente quando furono in macchina:" mamma, come mai mi hai fatto scegliere l'abito così presto?"
La madre, che era al volante, non si voltò verso di lei, ma la guardo attraverso lo specchietto retrovisore, e le rispose con voce pacata:" Abbiamo anticipato il tuo matrimonio."
" Cosa? A quando?" fece lei stupita. Fu Joe a risponderle stavolta:" Il mio compleanno sarà tra meno di un mesetto .. bene! Come regalo voglio che tu mi sposi!" le rispose stringendole la mano.
 
Chapter 40
 
Joe aveva appena detto che il giorno del suo compleanno lui si sarebbe sposato con Diana, o era solo un'impressione della ragazza, fin troppo sbalordita??
Rimase un pò allibita dalla riposta di Joe, che continuava a fissarla in cerca di una risposta o di una qualsiasi reazione alla sua affermazione.
Continuava a stringerle la mano, mentre la mamma continuava a guidare e a recepire la risposta della figlia, e Robert sul sedile davanti, avrebbe voluto tanto cavare la risposta dallo stomaco della sorella.
Finalmente lei riuscì a parlare:" Stai scherzando vero??"
" Chi ti dice che sto mentendo? Io voglio davvero sposarti il giorno del mio compleanno!" fece lui sicuro.
" ma è pura follia! e poi se non sbaglio tu farai gli anni tra meno di un mese! Mamma tu non dici niente?" Diana tentò di far entrare in scena sua madre, che le rispose semplicemente:" Lui ha insistito e io ho accettato .. e poi conviene!"
" Come? Oddio .. Joe, perchè?" ora Diana sembrava che altro spaventata dalla novità. Non era neanche a conoscenza di che abito volesse indossare, figurarsi della cerimonia! Era tutto sin troppo nuovo per lei.
" Diana ...." Fece lui accomodandosi davanti a lei sul sedile e guardandola dritta negli occhi nerissimi:" Prima di tutto, eviteremo che la tua pancia sia cresciuta troppo quando mi sposerai ... secondo, ti amo sin troppo per aspettare... terzo punto, ho lavorato sodo in questi pochi giorni, insieme a Michael che si sente responsabile quanto te, e abbiamo accumulato abbastanza soldi. E poi dobbiamo assicurare un futuro stabile ai piccoli! un altro anno per me è eccessivo, voglio che le cose vengano fatte subito!"
" Oh .." Diana non riuscì a replicare alla spiegazione tanto convincente di quel ragazzo tanto impulsivo ma in fondo dolcissimo. Guardò un attimo fuori dal finestrino il paesaggio boschivo che le correva davanti agli occhi, sospirò rassegnata e si limitò alla fine a poggiare la testa sulla spalla di Joe:" E sia .. ma tu sei davvero matto!"
" Ti amo anch'io!" disse lui euforico stringendola a sè. Robert guardava dallo specchio retrovisore i due abbracciati, e sorrise. Anche le madre sorrise, continuando però a guardare la strada per non incidentarsi.
Furono a casa di Jodie in pochi minuti, e Diana doveva ancora sbirciare i regali degli altri invitati. Toccò a Robert, che la mise davanti alla quercia dell'ingresso sommersa dai petali bianchi dei mandorli in fiore e le mostrò l'altalena, rimessa a nuovo come Diana aveva sospettato.
" non so se per te è adatta, visto che peserai come un ippopotamo con la gravidanza .." fece lui scherzoso, beccandosi però una gomitata micidiale dalla sorella, che si voltò verso di lui con sguardo furente:" ma potresti farci salire i tuoi figli quando saranno nati!" disse lui riprendendosi dal colpo.
" Oh grazie fratellino ... ma non dire più scemate del genere!"
" che c'è? è vero!" disse lui con la risata sulla punta della lingua. Tutti risero, e Diana prese a inseguirlo per tutto il giardino come una matta, insultandolo da dietro, ma era comunque contenta del pensiero gentile che Robert le aveva fatto.
Taylor le regalò un nuovo MP3, visto che quello di Diana da quanto si ricordava era andato a farsi benedire dopo essere caduto una volta per sbaglio nella vasca da bagno colma d'acqua, e Il C D dei 30 seconds to Mars "This Is War". Per quest'ultimo regalo Diana saltò dalla gioia addosso a Taylor, che per poco non soffocò.
La madre le fece un dono speciale in via delle sue future nozze; si avvicinò alla figlia mentre erano in salotto a scartare i regali, e si sfilò dal dito l'anello di fidanzamento con la quale si era congiunta al padre di Diana quando erano giovani, e lo infilò al dito della figlia.
" non saprei cosa regalarti di meglio figliola, spero ti piaccia, per me è molto importante che tu lo custodisca."
" mamma .." Diana ebbe le lacrime agli occhi nel vedere quella fedina d'argento in cui era incastonato uno splendido opale che riluceva dei colori dell'arcobaleno. Buttò le braccia al collo alla signora Smith felice, e anche la madre si mise a piangere sotto lo sguardo commosso di tutti. Era un regalo bellissimo, colmo di specialità e prezioso per lei. Non che prima volesse meno bene alla madre, ma quel gesto le lasciò sul cuore un bel ricordo della madre, e da quel momento le avrebbe sempre dato fiducia, come in tutti quegli anni, in fondo!
Poi ...Jodie. Diana pensò; che cosa potrà mai regalarmi mia cugina?
Quando fu il turno della ragazza, lei si alzò e porse la mano a Diana: " ti porto di sopra, è lì il mio regalo." Diana rimase molto stupita da quel comportamento così misterioso. le prese la mano e la cugina la portò al piano di sopra. Si fermarono davanti alla porta della stanza di Mary, e Jodie ne estrasse la chiave dalla tasca dei pantaloni e la infilò nella toppa. Le serratura scattò, sotto gli occhi allibiti di Diana che non credeva proprio che sua cugina la stesse facendo entrare nella Stanza Proibita!
Prima che la cugina potesse tranquillamente poggiare la mano sulla maniglia della porta, Diana le chiese:" Perchè lo fai?"
" perchè ormai ho fiducia in te .. mi basta poco per capire il carattere di qualcuno .. e so che tu sei la più adatta a sapere i segreti della stanza di mia madre ... quindi, accomodati. Il mio regalo e il libero accesso a questa stanza, finché rimarrai qui."
" Jodie ..." Diana era commossa ma si trattenne dal saltarle addosso. Jodie abbassò la maniglia sorridendo e la porta si aprì cigolando.
Un dolce odore di cannella invase le narici di Diana e il buio invase i suoi occhi. La stanza era del tutto chiusa, la finestra era sprangata, ma non faceva affatto paura. Quella stanza sapeva .. di buono. Quel dolce odore di cannella che ora era misto anche a una punta di liquirizia le invadeva le narici e le dava un senso di sicurezza mai provato prima d'allora.
Jodie mise mano alla parete in cerca dell'interruttore e accese la luce. Fu allora che Diana vide la stanza, in tutta la sua bellezza; Mobili di mogano rilucente sotto la luce del lampadario di cristallo che illuminava la stanza con luce fioca ma elegante. Un grande letto a baldacchino coperto da tende rosso porpora e finimenti in filo d'oro, sedie laccate d'oro e tende della grande finestra che davano sul balcone, rosso porpora. La stanza di un reale di Francia, degno della reggia di Versailles. Diana rimase stupita davanti a quel lusso sfrenato.
" Wow ... ma come faceva tua madre a possedere tale lusso??2 Chiese Diana esplorando la stanza e accoccolandosi sul morbido materasso del baldacchino. Jodie aprì la finestra prima sbarrata e la luce invase tutto, illuminando ancora di più l'arredamento sfolgorante. La vista dava sul retro della casa, e da lì si poteva intravedere la quercia di Diana. in tutta la sua maestosità:" In origine questa villa era di un ricco signore a cui mia madre si affezionò sin da piccola."
" Quindi tua madre ha sempre conosciuto questa casa?"
" esatto, l'ho scoperto anch'io così per caso ..." disse Jodie, guardando fuori dalla finestra:" E anche quel ricco uomo, che non aveva moglie né figli, si affezionò a lei. Quando mia madre fu incinta di me, venne ad abitare qui, e fece compagnia all'uomo per quei quattro anni in cui io rimasi con mia madre.
" Poi ci fu l'incidente in cui lei perse la vita ... il ricco uomo, che mi sembra si chiamasse Goldwin, mi accudì fino all'età di dieci anni, poi anche lui, molto vecchio, lasciò questo mondo.
" questa stanza lui la fece arredare solo ed esclusivamente per mia madre, finché rimase viva..." fece una pausa, in cui sospirò nostalgica:" Me la sono cavata fino ad adesso da sola, ma senza di lui io e mia madre adesso non avremmo avuto un posto dove vivere."
" quindi per te lui è stato come un padre?"
" esatto, un patrigno diciamo, e io devo molto a lui .. non sai quanto mi faccia piacere condividere con te tale ricordo ... tenersi tutto dentro la tristezza mi faceva stare male .. con te adesso mi sono sfogata. Grazie." e finalmente Jodie si voltò verso Diana, e le due si guardarono a lungo, mentre i loro occhi si ringraziavano a vicenda della fiducia che avevano nei loro cuori.
Con quell'ultima confessione Diana ora sapeva come trattare la cugina, e se darle o meno fiducia. Ma sapeva già la risposta in cuor suo; Un forse, un forse piccolo come un chicco di riso, più un sì che un no.
Non sapeva ancora se avrebbe dato alla cugina davvero la custodia, ma sapeva che in qualunque caso le avrebbe voluto bene. Erano bastate poche settimane per conoscersi, incredibile! ma la sentiva come una stretta conoscente. Quello che era in fondo, e un'amica, speciale e disponibile.
Ora le sue idee erano molto più chiare di prima. 

   
 
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