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Autore: JulyAneko    30/03/2006    0 recensioni
Quando la vita ti mette davanti all'amore tu... non puoi evitarlo...!!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 12

Devo essere del tutto rincretinita.. pensavo di aver già inserito l'ultimo capitolo! >< Me completamente pazza..
Non so davvero come scusarmi.. me chiede umilmente perdono!
E beh, che dire.. questo capitolo l'avrò scritto un anno fa.. spero comunque che vi possa piacere! ^.^
E un grandissimo ringraziamente a Luxy e Mary-lu che hanno recensito questa mia piccola storia.. ^^

 

CAPITOLO 12

La porsche nera di Benjamin correva veloce lungo quella strada di periferia, mostrando agli occhi grigi di Kim un bellissimo paesaggio di campagna. Il ristorante non era in città ma nella periferia proprio ai piedi del monte Fuji, in un bellissimo ambiente pieno di giardini e fontane.

Kim era leggermente turbata: non sapeva come doveva comportarsi. All'inizio aveva sempre rifiutato quella proposta di Benji non tanto perché non si sentiva all'altezza, di sicuro sapeva di avere idee migliori della maggior parte delle persone aristocratiche che pensavano solo al denaro, quanto perché si sentiva fuori luogo. Lei non sapeva nulla di quegli ambienti, anzi, lei e sua madre erano andate avanti contando solo ed unicamente sulle loro forze senza mai agiarsi sui loro guadagni. Già, lei proveniva da un altro ambiente.

Improvvisamente spostò lo sguardo su Benji che era concentrato a guidare. Sorrise. No, non doveva aver paura.. non doveva perché lei era là assieme al ragazzo che per lei era migliore di tutti gli altri nonostante tutti i suoi difetti, perché lei stava andando in quel dannatissimo ristorante con la persona di cui si stava innamorando sempre di più e che l'avrebbe sempre protetta. Sì, di questo ne era sicura e così, con questa rassicurazione in cuore, arrivarono al ristorante "La Perla"..

Nonostante tutto Kimberly dovette ammettere che era proprio un bel posto, cosa, comunque, di cui non aveva mai dubitato. Tutto era davvero bello anche se dannatamente aristocratico! Alla ragazza sembrava di essere in uno di quei vecchi film tanto eleganti quanto romantici..

-Tutto bene?- le chiese Benjamin dopo aver ordinato

-Certo- gli sorrise lei -Non potrebbe andare meglio.. ci sei tu qua con me, no?-

Lo sapeva. Sapeva benissimo cosa voleva dirgli con quella semplice frase. Sorrise a sua volta per poi far morire lì quel discorso. Ora potevano solo trovarsi bene, perché erano insieme. La serata, infatti, passò tranquillamente e anche piuttosto velocemente, solo all'ultimo Benjamin, dopo aver pagato, si ritrovò a dover parlare con un'anziana signora e sua figlia col marito, gente dell'alta borghesia giapponese.

Kimberly se n'era rimasta in disparte mentre vedeva Benji chiacchierare con quei signori alla fine anche animatamente. Aveva già notato lo sguardo dell'anziana signora su di lei ma fece finta di niente anche quando le passò davanti per uscire. Lei abbozzò un sorriso alquanto goffo allo sguardo stizzito della signora, non vedeva proprio cosa aveva fatto che poteva averla infastidita.

-Andiamo?- si sentì chiamare - Scusa se mi sono trattenuto a parlare..-

-Niente..- mormorò poco convinta mentre raggiungevano l'auto. Quando furono saliti e ormai per la strada Kim provò a chiedere di cosa avevano discusso con quei signori ma Benjamin rimase molto sul vago. Lei aveva già capito che l'umore del ragazzo era cambiato da quella discussione anche se lui non voleva darlo a vedere ed ogni tanto le sorrideva distrattamente.. Ma alla fine la curiosità ebbe la meglio su di lei e poi voleva proprio capire cosa poteva essere successo -Insomma, la smetti?-

-Come?- disse sorpreso lui

-Pensi che sia cieca? Pensi che non riesca a riconoscere quando un sorriso è finto o no? Insomma, si può sapere cosa diamine è successo?-

Benji sospirò picchiettando le dita sul volante -Senti Kim.. è una cosa vecchia, si tratta di affari di mio padre con quella famiglia, di azioni mai comprate e tutto.. insomma una cosa complicata Kimberly..-

-Posso capire Ben..- rispose lei guardandolo -E ti da così fastidio?-

-Cosa?-

-Questo, no? L'argomento di cui avete parlato..-

Benji sospirò nuovamente -Ok Kim, l'hai vinta!-

-Come sempre!- sorrise la ragazza -E' per me, non è vero?-

-Anche..- si girò un attimo a guardarla -E' una famiglia molto importante e da qualche parte hanno anche una parente che ha la nostra stessa età o giù di lì. Tempo fa chiesero a mio padre di combinare un matrimonio, ma la nostra famiglia non fa più queste cose da molto tempo e così gli risposero negativamente. Ora che siamo cresciuti, che mio padre non è più qua e soprattutto ora che sto con te loro hanno avuto a che ridire..-

-Ma la nostra non è una cosa combinata!-

-Con tutto il rispetto, io questa parente non l'ho mai vista, ma sono sicuro che non è bella quanto te..- continuò il ragazzo guardandola con la coda dell'occhio -E soprattutto non penso che abbia un cervello come te, anche solo per il fatto di essere cresciuta in una famiglia così, e servita e riverita-

-E questo cosa c'entra, Ben?-

-Che a loro questo dà molta noia! E poi.. il vestito Kimberly, il vestito..-

-Che ha fatto il vestito? L'ho sporcato? Sto male?- chiese lei allarmata guardandosi

-No, no- ridacchiò lui -Era di mia madre.. gliel'ha regalato mio padre per il loro fidanzamento.. uno di quei giorni che non si scordano..-

Kimberly rimase immobile, guardandolo fisso mentre lui parcheggiava l'auto nel garage. Spento il motore si girò verso di lei che non aveva proferito parola -Capisci? Sono gelosi.. di te, perché ti ho trovato e portato con me..-

Kim restò a guardarlo finché lui, anche un po' preoccupato, le si avvicinò un poco chiedendole se andava tutto bene. A quelle parole la ragazza sorrise, si era incantata nei suoi pensieri ed a quanto quella frase di Benjamin poteva essere importante in tutti i suoi significati. Sorrise portando l'indice della mano sulle labbra di lui -Sta zitto..- mormorò -..e baciami..- gli sussurrò a fior di labbra poggiando la mano sulla guancia di lui e facendo unire le loro labbra in un delicato bacio che non ci mise molto a diventare sempre più passionale..

 

Quando Kimberly si svegliò era sdraiata sul divano vestita con una larga maglia di Benjamin che le stava a vestito da quanto era lunga. Si mise a sedere stiracchiandosi e strofinandosi gli occhi con le mani. Quella sera, poi, si erano cambiati ed avevano finito per addormentarsi abbracciati nel salotto della grande villa ora vuota.

Si alzò spostandosi nella cucina per preparare la colazione quando vide un bigliettino di Benji: "Buongiorno dormigliona! Sono andato a correre un po', guarda che quando torno voglio trovare una bella e sostanziosa colazione pronta!" e il tutto corredato da uno scarabocchio che doveva somigliare ad uno smile con una linguaccia. Infine, in fondo al foglio c'era un'altra scritta: "PS: sono stato troppo bene ieri sera.."
A quelle parole Kimberly sorrise, sapeva che Benjamin non era tipo da lasciarsi a frasi troppo romantiche o cose sdolcinate.. sapeva che quello che aveva scritto era proprio vero e che, soprattutto, veniva dal cuore e che voleva sottintendere altre mille cose.. L'aveva capito, ormai lo conosceva.. ed ora, era felice!

Dopo aver preparato la colazione come meglio poteva, andò nella veranda dove aveva visto fermarsi il ragazzo per fare un po' di stretching. Infatti era là, rimase a guardarlo poggiandosi alla parete scorrevole di vetro che divideva il salotto dalla veranda. Non voleva disturbarlo ed in più le piaceva vederlo mentre faceva degli esercizi o comunque, qualsiasi cosa facesse, a lei piaceva osservarlo.
Non fece nulla finché il ragazzo si girò e si accorse della sua presenza. Si sorrisero a vicenda mentre lui la raggiungeva e le dava un piccolo bacio a fior di labbra -Buongiorno-

-Buongiorno Signor Price.. la colazione è pronta, se vuole venire..!- disse lei come fosse una cameriera per poi ridacchiare

-Uhm.. ridacchi, eh?- fece lui seguendola nella cucina

-E' che ti sto per avvelenare con i miei capolavori culinari!-

-Ah.. ma io lo devo sapere?- chiese con fare complice

-No..- disse lei a bassa voce come se fosse un gran segreto -Penso di no..- fece finta di riflettere finché Benjamin non scoppiò a ridere e le andò vicino incominciando a farle il solletico e facendo ridere anche lei!

Così cominciava anche quella giornata e così trascorrevano i giorni, così passava il tempo che li avrebbe condotti fino al giorno della partenza per la Germania.. E solo allora si sarebbe saputo se quella stramba storia tra Kimberly e Benjamin era davvero qualcosa di vero e serio.. solo allora si sarebbe saputo se avrebbero retto allo strano gioco del destino..

 

Fine di "Armonia - Parte prima: La nascita di un sentimento?"

 

  
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