I Padroni del Tempo

I personaggi qui rappresentati non sono di mia proprietà (purtroppo!) appartengono alla BBC ed io li ho usati per puro diletto.

I sospiri del dottore si confondevano con quelli di Rose.
L'alieno ripensava ai momenti della sua vita in cui aveva dovuto abbandonare i suoi compagni.
O, più che altro, a quando loro lo avevano abbandonato.
Perchè per quanto l'esperienza di un viaggio nel tempo esaltasse tutti, l'esuberanza non durava per sempre e prima o poi, i suoi amici si rendevano conto di giocare con il fuoco e che se fossero rimasti con lui avrebbero finito per bruciarsi.
E così se ne andavano.
Ma non la sua Rose.  No, lei era diversa, e lui lo aveva capito fin dall'inizio.
- Tutto bene? - le chiese.
- Hai anche il coraggio di chiedermelo? Ma allora sei proprio matto! - rispose lei con un sorriso malizioso sulle labbra rosate.
- Non te n'eri già accorta da tempo??! - scherzò il dottore.
Per un pò rimasero in silenzio, guardandosi negli occhi. Per loro non c'era bisogno di altro.
- Rose, ricordi ciò che non ti ho detto su quella spiaggia, in Norvegia? - le disse lui.
Lei annuì. Il dottore si avvicinò e accostò le labbra all'orecchio di lei.
- Ti amo, Rose Tyler - si ritrasse lentamente e alzò lo sguardo verso i suoi occhi nocciola.
- Ma come siamo romantici stasera... - disse Rose. La sua frase era carica d'ironia, ma in realtà il suo cuore batteva più forte che mai.
Il dottore lo vedeva, da come brillavano i suoi occhi, della luce che vi danzava dentro.
- Ti amo anch'io, Dottore -  disse poi.
Sul viso dell'alieno spuntò un sorrisetto compiaciuto.
- Lo sai, in tutte le mia vite, ho visto soli, stelle e lune, appartenenti a centinaia di mondi, ma ti assicuro che nessuna splende quanto te - le disse.
A quel punto Rose lo baciò. Fu un bacio dolce, ma al tempo stesso intenso e disperato, come se da esso dipendesse la loro intera esistenza.
Pensarono al loro legame, indissolubile.
Il loro unico punto fermo in un universo in continuo cambiamento.
Erano lo scorrere impetuoso del tempo, di cui in quel momento erano gli assoluti padroni.
Un filo argentato univa i loro cuori, scalpitanti d'amore l'uno per l'altro.
Un legame inossidabile.
Eterno.
Immortale.
Come il loro amore.


Note dell'autrice:
Storia rivista e corretta, ho pensato che andasse fatto, visto che è stata la prima e che è forse una di quelle a cui tengo di più, insieme ai suoi personaggi.
Spero con tutto il cuore che questo la renda più "gradevole" ai vostri occhi, visto che anch'io mi sono spaventata quando l'ho riletta, quasi due anni dopo averla pubblicata e perciò ho deciso che meritava di essere "rivisitata".
Aspetto le vostre recensioni!